Apple Intelligence in azione su macOS 15 Sequoia, iOS 18 e iPadOS 18

Apple Intelligence è il nome con cui l’azienda di Cupertino si riferisce alle funzioni di intelligenza artificiale per iPhone, iPad, Mac e Apple Watch. Si tratta di una soluzione software che comprende una serie di funzioni presentata in occasione del keynote di apertura della WWDC24, arrivata in Italia il 31 marzo 2025 con il rilascio di iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS 15.4 Sequoia.

Alla WWDC di giugno 2025 Apple ha ulteriormente arricchito la sua suite AI con nuove funzioni e strumenti in arrivo con le versioni aggiornate di iOS, macOS, iPadOS e watchOS, rendendo Apple Intelligence più potente e versatile, oltre che disponibile anche sui suoi smartwatch. In questa pagina ci sono tutte le informazioni utili al riguardo, comprese le funzionalità di Apple Intelligence, i dispositivi compatibili e le ultime notizie.

Cos’è Apple Intelligence

Apple Intelligence è il sistema di intelligenza personale di iPhone, iPad e Mac (e anche di Apple Watch con watchOS 26). Lo ha definito così l’azienda di Cupertino in fase di presentazione, un sistema che si basa su modelli generativi e sfrutta i chip di Apple di ultima generazione per comprendere e creare testi, immagini e fare altre azioni di vario tipo. Comprende una serie di funzionalità basate sull’intelligenza artificiale generativa, integrate a livello di sistema nelle versioni 2024 dei sistemi operativi di Apple (iOS 18iPadOS 18 e macOS 15 Sequoia), ma anche incluse in alcune applicazioni sviluppate da Apple come Mail, Note e Pages.

Apple Intelligence funziona on-device, cioè direttamente sul dispositivo (iPhone, iPad e Mac), ma non solo. Quando le richieste sono più complesse e necessitano di una maggiore potenza di elaborazione vengono processate tramite cloud. Per proteggere i dati degli utenti e la privacy interviene in questi casi Private Cloud Compute, una soluzione che entra in gioco proprio quando le funzioni di Apple Intelligence più elaborate vengono processate da remoto su dei server Apple dedicati. A tutela della privacy degli utenti, Apple garantisce che i dati non vengano archiviati né esposti, ma usati esclusivamente per rispondere alle relative richieste quando vengono elaborate su Private Cloud Compute.

A che serve Apple Intelligence: le funzioni principali

Sono già diverse le funzioni annunciate da Apple, ma ne arriveranno delle altre in futuro che renderanno più utile Apple Intelligence per iPhone, iPad e Mac, e forse anche per altri dispositivi dell’azienda. Per ora, soffermiamoci sulle funzioni di Apple Intelligence ufficializzate, come gli Strumenti di scrittura, integrati nei sistemi operativi a partire da iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15 Sequoia con cui rielaborare, rivedere e sintetizzare i testi nelle app di sistema come Mail, Note e Pages, ma anche nelle app di terze parti. Fra questi ci sono Riscrivi per trovare le parole giuste, Correggi per controllare grammatica, lessico e sintassi e Riassumi per riassumere dei testi.

Image Playground è un’altra funzione disponibile su tutti e tre i sistemi operativi citati, che genera immagini permettendo in pochi istanti di crearne di nuove in stili diversi (animazione, illustrazione e schizzo), sia dall’app Messaggi, da Note, o da app terze che usano la nuova API Image Playground. Ha la particolarità di funzionare anche in base al contesto, con temi e anteprime correlate proposte in base alle conversazioni in corso. Rientra nella categoria delle funzioni per generare immagini anche Genmoji. Da una breve descrizione può creare delle emoji personalizzate con varie opzioni extra, basate su foto e con un mix di elementi diversi, da condividere poi come adesivi o utilizzabili come reazioni. Entrambe le funzioni con iOS 26, iPadOS 26 e macOS 26 Tahoe sono state arricchite di funzioni e permettono agli utenti di combinare emoji, Genmoji e sfruttare le descrizioni per creare nuovi contenuti.

Apple Intelligence, come anticipato, è presente anche in alcune app di Apple. È il caso della funzione per fare trascrizioni, registrazioni e riassunti delle app Note e Telefono, o anche di Foto, che integra una funzionalità per cercare contenuti usando frasi in linguaggio naturale, o lo strumento Ripulisci che rimuove oggetti o persone indesiderate dalle foto. In Mail interviene ponendo in cima le email più urgenti, selezionate nella sezione Messaggi con priorità, e inserendo le risposte rapide di Risposta veloce. Da segnalare anche le Notifiche prioritarie, che appaiono in cima alla raccolta delle notifiche, una funzione simile a quella appena citata e che si basa sulla comprensione profonda del linguaggio, capacità che migliora anche la modalità Full Immersion avvisando solo delle notifiche reputate più importanti.

Apple Intelligence migliora anche Siri che fa un importante passo in avanti diventando più personale, naturale e contestualmente pertinente, cioè più abile a comprendere e a interagire con l’utente, sia vocalmente che non. Grazie all’integrazione di ChatGPT (basato su GPT-4o) in iOS 18, iPadOS 18 e macOS 15 Sequoia, l’assistente virtuale diventa più smart e capace di fare operazioni elaborate, legate anche al web e alle app di terze parti. Per un nuovo Siri vero e proprio bisogna tuttavia ancora aspettare.

Con iOS 26 Apple ha introdotto anche Visual Intelligence (intelligenza visiva) che può analizzare il contenuto presente sullo schermo di iPhone consentendo agli utenti di cercare o richiedere informazioni (anche a ChatGPT) su qualsiasi cosa sia presente a schermo in quel momento; riconosce anche quando un utente sta guardando un evento, fornendo suggerimenti per aggiungerlo al calendario integrandone i relativi dettagli automaticamente con l’IA.

Da segnalare anche la traduzione in tempo reale integrata nelle app Messaggi, Telefono e FaceTime di iOS 26, iPadOS 26 e macOS 26 Tahoe, funzione che permette di tradurre in tempo reale sia testi che contenuti audio.

Con watchOS 26 Apple Intelligence è arrivata anche su Apple Watch, integrando le traduzioni in tempo reale menzionate ma soprattutto la funzione Workout Buddy, una sorta di assistente vocale motivazionale che interagisce con l’utente durante l’allenamento in modo personalizzato, basandosi su dati in tempo reale come battito cardiaco, distanza percorsa, velocità e altro.

Disponibilità e dispositivi compatibili con Apple Intelligence

Il debutto di Apple Intelligence negli Stati Uniti d’America è avvenuto alla fine di ottobre 2024, in concomitanza con il rilascio delle versioni stabili di iOS 18.1, iPadOS 18.1 e macOS 15.1 Sequoia, in quest’ultimo caso disponibile anche in Italia benché non in italiano.

Dal 31 marzo 2025, Apple ha reso disponibile Apple Intelligence in italiano per tutti anche su iPhone e iPad, in Italia con il rilascio delle versioni stabili di iOS 18.4, iPadOS 18.4 e macOS 15.4 Sequoia.

Le funzioni di Apple Intelligence sono disponibili solo su determinati iPhone, iPad e Mac, quelli più recenti e potenti, anche per ragioni legate alle capacità di elaborazione hardware.

A seguire gli attuali dispositivi compatibili con Apple Intelligence:

Discorso diverso invece per gli Apple Watch, che avendo abbracciato Apple Intelligence con watchOS 26, la versione del sistema operativo dell’anno seguente rispetto agli OS menzionati, ancora non è disponibile per tutti; lo sarà con il rilascio di watchOS 26, previsto per settembre 2025. A differenza degli iPhone, iPad e Mac, tutti gli Apple Watch compatibili con watchOS 26 riceveranno le funzioni di Apple Intelligence, che richiedono tuttavia un iPhone compatibile con Apple Intelligence per funzionare.