Annunciato lo scorso Novembre dal presidente Maduro, il Petro è la prima cripto mneta di Stato lanciata dal Venezuela (una sorta di Bitcoin creato dallo Stato del Venezuela) pensata per aggirare le sanzioni economiche imposte da Europa e USA.
Nonostante il Petro non è stato pensato per sostituire in tutto e per tutto la moneta di Stato, il bolivar, nelle intenzioni del presidente Maduro vi è la creazione di una nuova moneta che, sfruttando il principio delle blockchain, riesca a competere con lo strapotere del dollaro americano.
A differenza di quanto avviene con il Bitcoin che non ha nessuna garanzia per i possessori, il Petro è garantita dal Venezuela grazie alle riserve venezuelane di petrolio, benzina, oro e diamanti.
Tutto sui Bitcoin:
- Cosa sono i Bitcoin
- Cos’è e come funziona la Blockchain
- Cos’è il mining di Bitcoin
- Come effettuare il mining
- Come si comprano i Bitcoin
- Si rischia ad acquistare Bitcoin?
Cosa sono i Bitcoin
Sulla bocca di tutti ormai da un paio di anni, i Bitcoin sono la criptovaluta per eccellenza. Si tratta di una risorsa digitale non correlata e nessuna moneta “ufficiale” (se non per gli scambi e la conversione) che non è regolata da nessuna organizzazione, entità o istituzione centrale. Per questa ragione, viene definita come una risorsa che sfrutta un sistema P2P (Peer-to-Peer).
La creazione del Bitcoin si fa risalire a una persona sconosciuta che ha utilizzato lo pseudonimo Satoshi Nakamoto e che ha registrato il dominio bitcoin.org il 18 Agosto 2008. Egli ha integrato molte idee esistenti dalla comunità di informatici durante la creazione della cripto moneta.
Il 31 Ottobre dello stesso anno Nakamoto ha pubblicato “il manifesto” del Bitcoin chiamato Peer-to-Peer Electronic Cash System e disponibile, in formato PDF, a questo indirizzo web.
Cos’è e come funziona la Blockchain
Il principio fondamentale sul quale il Bitcoin (ma anche le altre cripto valute) si basa è la tecnologia del Blockchain. La potete identificare come una lunga catena di blocchi contenenti le informazioni sulle transazioni e sugli scambi di cripto moneta (può essere utilizzata per molto altro) avvenuti.
Il tutto non viene conservato o processato in un solo computer ma si tratta di un sistema peer-to-peer in cui ogni computer fa la sua parte cercando di validare le informazioni di un blocco attraverso la sua potenza di calcolo.
Ogni nodo nel sistema decentralizzato ha una copia del blockchain, il che assicura l’impossibilità di alterare le informazioni e quindi l’impossibilità di truffe. Ogni blocco viene creato approssimativamente ogni 10 minuti, per cui bisognerebbe modificare ogni copia nell’esatto modo e in un arco di tempo di 10 minuti.
In un certo senso, il Blockchain è fondamentalmente un registro aperto e decentralizzato che può registrare le transazioni tra due parti in modo efficiente, verificabile e permanente. Considerando che tutti i nodi (i computer che partecipano al Blockchain) hanno accesso al registro, questa tecnologia è stata identificata come il sistema perfetto per eliminare frodi e truffe.
A proteggere il tutto da black hat e hacker malevoli ci pensa la crittografia con Hash del blocco precedente. In questo modo, la potenza di calcolo richiesta per alterare le informazioni di un determinato blocco è talmente alta che nessuno in questo momento vi ha accesso.
Cos’è il mining di Bitcoin
Per incentivare le persone a partecipare al sistema P2P e quindi condividere la potenza di calcolo dei propri computer con tutta la rete, è stato creato un sistema di ricompensa che emette un nuovo Bitcoin a ogni completamento di un blocco.
Al fine di validare una sequenza di blocchi, è necessaria un enorme quantità di potenza computazionale. Una volta che tutti i calcoli matematici sono stati effettuati, il titolare del computer che è riuscito a terminare per primo il calcolo riceve come ricompensa un’unità.
Il Bitcoin è stato studiato in maniera tale da poterne avere al massimo 21 milioni e ogni quattro anni la quantità di monete create viene dimezzata. Avanzando con il ritmo attuale, entro il 2030 saranno stati generati almeno 20 milioni di Bitcoin. Si prevede che dopo il 2140 non vi sarà più nessun nuovo Bitcoin da poter estrarre e questo porterà a un aumento del loro valore reale.
Come effettuare il mining
Da un punto di vista teorico, per effettuare il mining serve solamente un computer con connessione a internet. Utilizzando un software specifico (come ad esempio BFGMiner che è compatibile con Windows e Linux) che vi collega alla rete P2P, potrete iniziare con alcuni semplici step.
Tuttavia, nella realtà la cosa è ben diversa. Scendendo nel dettaglio, vista la “corsa al Bitcoin” che c’è stata negli ultimi tempi, sono sempre di più le aziende che investono enormi capitali nella costruzione di speciali computer adatti specificatamente per il mining.
Esempi concreti di ciò sono le GPU di fascia alta. Grazie alla loro potenza di calcolo, sono particolarmente vantaggiose per coloro desiderano effettuare mining. Questo è anche il motivo per cui i prezzi delle GPU sono saliti alle stelle negli ultimi tempi.
Un altro esempio ancora più concreto è ASIC Bitcoin Miner (Application-Specific Integrated Circuit), un computer studiato solo per effettuare il mining. In questo caso però, si parla di una componente dal costo decisamente elevato (oltre 2000 euro).
Considerando poi che chi ha maggiore potenza computazionale riesce a validare per primo i blocchi della catena, va da se che un semplice computer non basta più. C’è poi da considerare anche il consumo energetico associato all’uso continuativo del computer per il mining.
Come si acquistano i Bitcoin
Non vivendo in un mondo fatto solo di Bitcoin, per poterli acquistare è necessario dapprima assegnargli un valore e quindi “sborsare” l’equivalente in moneta tradizionale (euro, dollari, yen ecc.). Il valore di un Bitcoin non è fisso ma oscilla e fluttua in maniera repentina in base all’interesse e alla compravendita generale.
Il principale punto di riferimento per l’acquisto di Bitcoin è il portale Bitstamp, fra i più popolari al mondo. In esso è possible convertire il proprio denaro tradizionale in cripto moneta.
Adesso è il momento di creare il proprio wallet (il portafogli digitale). Per farlo, basta scegliere un software con il quale crearlo (Bitcoin Core è il più popolare ed è compatibile con Windows, macOS e Linux ed attraverso il quale è possibile gestire il portamonete).
Utilizzando il servizio di Bitstamp che abbiamo citato in precedenza, si può iniziare la compravendita di Bitcoin o altra cripto moneta.
Si rischia ad acquistare Bitcoin?
Per via della mancanza di istituzioni atti a tutelare il consumatore che li acquista, la grande fluttuazione che hanno le cripto monete in generale, è molto rischioso investire i propri risparmi in questo modo.
In generale, l’acquisto di Bitcoin poteva essere un buon investimento in passato ma, con il suo valore molto elevato di adesso (nonostante le perdite degli ultimi tempi), per acquistarne anche solo uno servono oltre 5500 euro.
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