In questi giorni è stato compiuto un passo in avanti molto importante sul fronte della crescita digitale e dell’arrivo delle reti 5G. Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha infatti approvato il nuovo Piano nazionale di assegnazione delle frequenze (PNAF 2018).
Il Piano prevede l’assegnazione di 15 nuove reti digitali terrestri in tecnologia DVB-T2, così ripartite: 10 reti nazionali in banda UHF, 4 reti locali in banda UHF e una rete su base regionale in banda III VHF destinata, secondo la normativa vigente, alla trasmissione di programmi televisivi in ambito locale.
Lo standard DVB-T2 ricordiamo fa uso del codec H.265 per minimizzare al massimo la banda necessaria per la trasmissione dei contenuti televisivi “nell’etere”.
L’approvazione di queste scelte va ad inserirsi in un Piano ancora più generale che prevede, nel quadriennio 2018-2022, la riassegnazione delle frequenze della banda 700 MHz, attualmente in uso per il servizio broadcasting, al fine di riutilizzarle per la creazione delle reti 5G.
Il ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, oltre ad aver proposto un piano di incentivi per l’acquisto di auto elettriche, ha anche sottolineato l’importanza del 5G e della crescita italiana a livello digitale. Una crescita nell’infrastruttura della rete (sia in fibra ottica che 4G/5G) è alla base per un’economia florida che possa affrontare il XXI con serenità.
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