Dopo aver tentato una sorta di ultima spiaggia facendo ricorso alla sentenza del TAR che gli ha obbligato a restituire i giorni di abbonamenti erroneamente conteggiati per via della fatturazione a 28 giorni, Vodafone ha dovuto pubblicare la decisione del Tribunale di Ivrea che il 23 Novembre 2018 ha respinto il reclamo contro il Movimento Consumatori. Vodafone è stato quindi tenuta a informare i clienti del loro possibile diritto al rimborso.
Con la decisione del Tribunale di Ivrea Vodafone è obbligata ad inviare entro cinque giorni una comunicazione agli utenti abbonati a servizi di telefonia fissa informandoli della probabilità che la fatturazione a 28 giorni sia effettivamente illegittima.
“Sussiste il fumus che l’applicazione e l’uso da parte di Vodafone Italia di un sistema di fatturazione dei corrispettivi dei servizi di telefonia fissa e dei servizi con questa convergenti, basato su una cadenza temporale di quattro settimane o 28 giorni, sia contrario agli interessi collettivi dei consumatori di cui all’art. 2 comma 2° lett. c), c-bis), e) del codice del consumo e costituisca una pratica commerciale scorretta vietata dall’art.20 C.d.C.”.
Se doveste ricevere la comunicazione da parte di Vodafone di cui abbiamo parlato, è molto probabile che vi verrà detratta, dalla fatturazione del mese successivo alla comunicazione, il numero di giorni che Vodafone vi ha conteggiato con il trucco della fatturazione a 28 giorni.
Con questo dovrebbe essersi chiusa la pagina che ha veduto l’Italia intrappolata nella morsa della fatturazione a 28 giorni da parte della maggior parte degli operatori telefonici.
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