Mercedes è uno dei brand più riconoscibili nell’industria automobilistica, sia quando si parla di auto consumer che quando si parla di auto da corsa. Al momento quasi tutto il suo portfolio si basa sulle auto a benzina e a diesel ma la cosa cambierà molto rapidamente: il colosso tedesco ha annunciato investimenti per 23 miliardi di euro entro il 2030 (circa 2 miliardi l’anno) nel settore delle auto elettriche.
Lo scopo è quello di portare sul mercato, entro il 2030, ben 130 diversi modelli di auto elettriche.
Gran parte degli investimenti annunciati da Mercedes andranno nell’approvvigionamento di batterie al litio e in sistemi di ricarica affidabili. Lo ammette anche Wilko Stark, che sovrintende l’approvvigionamento e la qualità dei fornitori nel consiglio di amministrazione di Mercedes-Benz Cars: “Con ordini di questo livello per le batterie fino all’anno 2030 abbiamo stabilito un altro importante traguardo per l’elettrificazione dei nostri futuri veicoli elettrici“.
Al momento non si ha alcuna informazione su chi potrebbero essere i fornitori che si sono accaparrati questi importanti investimenti. Tuttavia, è già noto che il gruppo di Mercedes ha preso accordi per la fornitura di batterie con SK Innovation in Corea, LG Chem e China Amperex Technology (CATL) in Cina. Non ci stupiremmo se fra gli altri vi fosse anche Panasonic, attuale fornitore principale di grandi colossi come Tesla.
La qualità delle batterie è tanto importante quanto la quantità. Ed ecco perché in Mercedes partiranno con il giusto piglio usando nella EQ Mercedes-Benz, destinata al lancio nel 2019, celle a batteria contenenti il 60% di nichel, il 20% di manganese e il 20% di cobalto.
Per i modelli di fascia più bassa si passerà poi ad utilizzare batterie che sono composte dall’80% di nichel e da solo il 10% di manganese e di cobalto.
Ma l’obiettivo finale (e a lungo termine) è quello di sviluppare batterie a stato solido che potrebbero rivoluzionare il mondo delle auto elettriche garantendo autonomia finora impossibili.
“I nostri ingegneri stanno anche lavorando su un rapporto con il 90% di nichel, il 5% di manganese e il 5% di cobalto per ridurre ulteriormente la quantità di metalli delle terre rare – spiegano alla Daimler (il gruppo che detiene Mercedes) – e lavoriamo anche sulle batterie allo stato solido che non richiedono qualsiasi cobalto“.
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