Dopo aver portato alla luce la violazione di alcuni brevetti Qualcomm da parte di Apple, la settimana scorsa l’azienda produttrice di processori si è appellata alla corte cinese per ottenere il divieto delle vendite di vecchi modelli iPhone in Cina. In tutta risposta, il colosso di Cupertino ha assicurato che avrebbe provveduto immediatamente al rilascio di un aggiornamento software per ovviare a questa restrizione.
Questo upgrade, a detta di Apple, avrebbe eliminato quelle soluzioni software che violerebbero i brevetti sopracitati mentre, stando a quanto dichiarato da Qualcomm, i problemi sarebbero ancora presenti e l’aggiornamento dell’azienda di Cupertino sarebbe solamente uno specchietto per le allodole in modo tale da uscire da una situazione divenuta ormai critica.
Prima di dichiarare chi sia “il vincitore” di questa battaglia (che ormai va avanti da due anni), bisogna analizzare la situazione più nel dettaglio. Il vero problema infatti non è il sistema iOS utilizzato sui dispositivi Apple, ma alcune soluzioni tecniche software attuate da quest’ultimo. Ovviamente le specifiche complete di tali soluzioni ad oggi le conoscono solamente le due aziende e la corte cinese.
Stando così le cose quindi la risoluzione di questa disputa sembra essere ancora lontana e sicuramente non vedrà la sua fine in questo 2018. Gli avvocati vociferano di una possibile conclusione nel 2019, ma anche in questo caso bisognerà vedere come procederà la corte cinese e soprattutto a favore di chi tra Apple e Qualcomm.
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