Unendosi a braccetto con Milano, anche il comune di Torino ha appena recepito le regole del nuovo decreto sulla miro mobilità dando il via libera alla circolazione di monopattini elettrici, hoverboard, segway, monoruote e skateboard.
Si tratta di un’innovazione molto importante che non solo allinea Torino a tante altre grandi città d’Europa e del Mondo ma che contribuisce anche a fornire ai cittadini dei mezzi personali nettamente meno inquinanti rispetto alle auto.
“Abbiamo inteso aderire a questa possibilità per offrire ai cittadini altre modalità di mobilità alternative e per agevolare il cosiddetto ultimo miglio negli spostamenti intermodali – spiega l’assessora Maria Lapietra -. Si tratta di un servizio che si può integrare con quelli già attivi contribuendo così a diminuire l’uso dei mezzi più inquinanti aiutandoci a migliorare l’ambiente e la qualità dell’aria”.
Le regole per poter circolare coi monopattini elettrici
Proprio come a Milano, anche il comune di Torino prevede delle specifiche regole su chi può guidare questi mezzi e dove li si può guidare:
- Monopattini e segway possono essere condotti esclusivamente da maggiorenni e minori in possesso della patente AM e possono viaggiare alla velocità massima di 20 km/h utilizzando il necessario limitatore di velocità;
- I mezzi devono essere dotati di segnalatori acustici e il motore elettrico che li alimenta non potrà avere una potenza superiore a 500W;
- I mezzi possono essere parcheggiati nelle aree e negli stalli destinati alle biciclette e ai motoveicoli, oppure anche nei marciapiede ma a patto che ciò non intralci la circolazione pedonale;
- Da mezz’ora dopo il tramonto e per tutto il periodo di oscurità e di giorno, i mezzi sprovvisti o mancanti dei dispositivi utili alla segnalazione visiva non potranno essere utilizzati ma solo condotti o trasportati a mano.
Dove si può circolare
Al momento il comune di Torino non ha fornito particolari indicazioni su eventuali zone in cui non è possibile utilizzare i monopattini elettrici. In linea generale però, i mezzi possono circolare nelle zone 30, nelle strade a velocità limitata a 30 km/h e nelle piste ciclabili e ciclopedonali.
Inoltre, a breve avverrà il posizionamento della segnaletica che sarà accompagnata da una campagna informativa in corrispondenza di infrastrutture di trasporto come stazioni ferroviarie, autostazioni e l’aeroporto.
É bene inoltre sottolineare che quella di Torino è solo una sperimentazione dalla durata di 24 mesi, periodo in cui il comune valuterà l’impatto positivo o negativo della cosa prima di decidere se approvarla o meno a tempo indeterminato.
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