Dopo un inizio che sembrava essere frizzante in Italia per i servizi di sharing legati ai monopattini elettrici, frutto anche del nuovo decreto sulla micromobilità elettrica, sembra proprio che le Giunte Comunali delle varie città si stiano rendendo conto che è necessario un piano strategico fatto ad-hoc prima di far andare il tutto a regime. Ed ecco allora che, dopo Milano, anche Roma e Torino hanno sospeso la micromobilità in sharing.
La motivazione fornita dagli assessori di Roma e Torino è la stessa di quella fornita dagli assessori di Milano: prima di concedere la licenza per la micromobilità in sharing, è necessario che venga approvato il bando ufficiale contenente tutte le regole e i divieti e che vengano posizionati i segnali stradali previsti dal decreto Toninelli sulla micromobilità.
Stando a quanto riferito dall’assessore ai Trasporti di Roma, Linda Meleo, “a settembre si inizierà a pensare al bando, perché stiamo parlando di un mezzo utile ma che va adattato alle esigenze della città”. In altre parole, si vuole evitare la stessa esperienza che hanno già avuto in diverse parti in giro per il mondo in cui la voglia eccessiva delle aziende di servizi in sharing di offrire monopattini elettrici in ogni punto della città ha causato più problemi che altro.
A questo proposito, cogliamo l’occasione per ricordarvi di dare un’occhiata alla nostra recensione del Nilox Doc 2, un hoverboard di fascia bassa, e dell’EcoGyro GScooter S9 XBoost, monopattino elettrico dalle caratteristiche già un po’ più interessanti.
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