L’idea di utilizzare uno smartphone o tablet come unità di elaborazione centrale per un computer intero non è nuova, ma è la prima volta che ne sentiamo parlare da un’azienda come Apple.
Un brevetto depositato nel Settembre del 2018 e appena approvato mostra infatti l’interesse della compagnia per una soluzione tecnologica simile, ma procediamo per gradi. Dagli schemi presenti all’interno del brevetto, pubblicato dall’USPTO, possiamo farci un’idea generale su come un’accoppiata iPhone/iPad+MacBook possa funzionare.
MacBook come docking station per iPhone
All’interno della descrizione si menziona un computer portatile utilizzato come se fosse una docking station, “un dispositivo accessorio che può avere risorse di calcolo limitate oppure assenti. Il dispositivo accessorio può avere un fattore forma corrispondente a quello di un computer laptop e come tale includere risorse per l’output dei dati come un display e risorse per l’input come una tastiera.”
Si tratta quindi di vero e proprio portatile, con tanto di display e tastiera, in cui può essere alloggiato un iPhone in uno slot di dimensioni simile all’area occupata dal trackpad sull’attuale MacBook Pro.
Una volta che l’iPhone è assicurato all’interno della base-dock, si può utilizzare la sua potenza di calcolo per le operazioni da effettuare, ma non solo. Lo schermo dell’iPhone potrebbe essere utilizzato come dispositivo di input, ad esempio per sostituire il trackpad e poter così usare il puntatore del mouse.
Il cuore di questo MacBook-accessorio sarebbe in realtà lo smartphone, che fornirebbe tutte le risorse necessarie per le operazioni di calcolo, oltre alla connettività Bluetooth e WiFi. La base-MacBook potrebbe essere dotata di risorse computazionali aggiuntive, ad esempio un co-processore oppure una scheda grafica discreta, oppure avere una grande batteria che possa supportare molte ore di utilizzo. Nel brevetto però è specificato che l’unità non sarebbe utilizzabile stand-alone, ovvero da sola.
Sempre all’interno del brevetto troviamo anche una combo MacBook/iPad, dove al posto del display è presente un alloggiamento per contenere l’intero tablet, che potrebbe venire utilizzato sia come display che come unità di calcolo principale.
Apple, grazie alla stretta supervisione sulla produzione dei propri chip serie A, è riuscita ad arrivare a risultati computazionali notevoli. Non stupirebbe se, nei prossimi anni, Apple decidesse di estendere l’utilizzo dei suoi chip all’interno della serie MacBook, sostituendo i processori Intel oppure affiancandoli.
Ricordiamo che un brevetto comunica solo l’interesse di un’azienda in una particolare tecnologia. Nonostante vengano forniti una serie nutrita di dettagli, un tipo di prodotto del genere potrebbe non essere mai commercializzato. Come questo fantastico brevetto riguardante un iMac realizzato completamente in vetro: bellissimo ed intrigante, ma che forse non vedremo mai.
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