Il Wi-Fi 6, nome commerciale di quello che i tecnici indicano come IEEE 802.11ax, è l’attuale generazione di connessione Wi-Fi che lavora sulla banda da 1 a 6 GHz. Secondo quanto dichiarato dal Presidente FCC Ajit Pai in una lettera indirizzata a tutti i membri dell’organo da lui presieduto, il prossimo 23 aprile verranno proposte e votate le regole per quanto riguarda l’utilizzo della banda a 6 GHz e, più specificamente, nel range che copre da 5.925 a 7.125 GHz.
Wi-Fi 6E in votazione entro fine mese
In soldoni, Pai sta spingendo vero l’ufficializzazione del protocollo Wi-Fi 6E. La tecnologia su cui molti di noi ancora si basano, ovvero quella operante nella banda da 2.4 GHz, ha mostrato a tutti quali sono i suoi limiti. In questo range sono presenti una grandissima moltitudine di dispositivi che competono fra di loro, rendendo la connessione non solo instabile, ma in alcuni casi addirittura inutilizzabile per colpa di disturbi di frequenza causati da altri dispositivi come router Wi-Fi dei vicini, microonde, dispositivi Bluetooth e l’enorme mole di dispositivi IoT.
Il vantaggio iniziale della banda Wi-Fi a 2.4 GHz, ovvero la grande capacità di superare ostacoli, ha creato più problemi che altro. La banda a 5 GHz fornisce qualche vantaggio in più, a patto di accettare una potenza del segnale inferiore ed una minore capacità di penetrazione degli ostacoli. È un vantaggio per alcuni utenti perché evita la competizione con altri dispositivi operanti su questa frequenza. ma l’arrivo del Wi-Fi 6E porrà le basi per una nuova era del Wi-Fi.
Cosa offre il Wi-Fi 6E
Infatti, come si legge all’interno del comunicato del Presidente Ajit Pai, questa nuova generazione viene etichettata come “la più grande opportunità per il Wi-Fi, e probabilmente nel mondo wireless, per una generazione“.
Lo spettro di frequenza proposto da Pai è circa sei volte lo spettro totale disponibile sulle bande da 2.4 e 5 GHz. Lo spettro sarà così in grado di offrire sette canali non sovrapposti a 160 MHz dove, ognuno di essi, potrà offrire il doppio o quadruplo delle performance dei dispositivi Wi-Fi 5 e Wi-Fi 6.
Alcune grandi aziende si stanno già muovendo per offrire supporto al nuovo protocollo, come ad esempio Broadcom con il chipset Wi-Fi 6E BCM-4389, mentre anche Intel dovrebbe iniziare ad offrire i primi chipset Wi-Fi 6E dual band già a partire da quest’anno.
L’appuntamento è quindi rimandato a fine mese, dove ci si aspetta una votazione unanime a favore della nascita del Wi-Fi 6E.
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