Qualche settimana fa Google ha regalato due mesi di Stadia Pro, mi son subito fiondato a riprovare il servizio di cloud gaming dopo un bel po’ di mesi dal suo lancio. La mia curiosità era legata non solo al numero di titoli aggiunti ma anche alle migliorie tecniche, alla tenuta in un periodo particolarmente stressante per l’infrastruttura di rete che ha addirittura costretto i colossi del web a ridurre la qualità video sulle loro piattaforme.
L’emergenza ha voluto che fossi sprovvisto del joypad ufficiale di Stadia, ho dovuto ripiegare su un catorcio di fortuna trovato nei meandri della casa. Mi sono avvicinato nuovamente a Stadia non nelle migliori delle condizioni, senza il controller ufficiale e in un periodo di stress della rete. Avevo un po’ di sano timore, ho riscattato la prova di due mesi, ho messo in lista Destiny 2 ed ho avviato il gioco. Da quel momento in poi è stata pura goduria.
Sono bastati i primi dieci minuti di gameplay per farmi notare quanto il servizio fosse migliorato, quanto fosse piacevole giocare a Destiny 2 in streaming. Per la cronaca, Destiny 2 non è proprio il più tranquillo dei titoli, la velocità, la frenesia e la precisione sono all’ordine del giorno. Non ha senso in questa sede riparlare di che cos’è Google Stadia, di come funziona e quanto costa, potete leggere il nostro approfondimento di qualche mese fa. Tra queste righe troverete i miglioramenti e le novità che Google ha sviluppato per Stadia, troverete la mia esperienza di gioco in un periodo abbastanza significativo.
Parto proprio dalle condizioni del mio set up, ho giocato prevalentemente al pc (cablato) e da un piccolo tablet Windows 10 economico (Wi-Fi) con una velocità di download di circa 150 Mb/s. Ho sempre utilizzato Stadia via Chrome e qui subito mi è saltata all’occhio la prima novità, il supporto al 4K a 60 fps da browser web. Google aveva promesso che il 4K a 60 fps su Chrome sarebbe arrivato nel 2020 ed ha mantenuto la promessa. Con una connessione stabile, giocare a Stadia alla massima risoluzione è decisamente un piacere e potrebbe stupire anche i più scettici. Mi riferisco soprattutto alle ore che ho passato in compagnia di Lara Croft in Tomb Raider Definitive Edition che si presta particolarmente bene a mostrare le enormi qualità di Stadia. Il livello di dettagli e di effetti grafici raggiunti da Stadia con Tomb Raider è assolutamente paragonabile alle console fisiche, il gameplay va avanti senza problemi e ammetto di non aver avuto mai la sensazione di imput lag che un servizio in streaming come Stadia potrebbe suggerire per di più, aggiungo, ho giocato con un controller penoso.
Se con Tomb Raider mi son trovato alla grande, ritorno su Destiny 2, un titolo che ritengo ancor più arduo per Stadia. Grazie a Destiny 2 mi son ritrovato anche alle prese con una limitazione hardware, ho provato Stadia anche su un pc molto molto vecchio, con un processore Intel datato e non riuscivo a raggiungere il massimo della qualità nemmeno sotto connessione cablata (oltre 100 Mb/s). Il problema era il mancato supporto hardware al codec VP9 per accedere alla risoluzione 4K. Un consiglio, se state giocando a Stadia via Chrome e non riuscite ad andare oltre al FullHD anche con una buona connessione, verificate il supporto al codec VP9 seguendo questi piccoli passaggi:
- Scrivete nella barra degli indirizzi del browser: chrome://gpu
- Andate alla voce: video acceleration information
- Cercate la voce: decode VP9
Se assente, vi tocca solo il FullHD. Non è un problema di Stadia ma è la base hardware ad essere troppo obsoleta per gestire un flusso dati stabile per il 4K.
Tornando a noi, risolto l’arcano mistero, mi son spostato alla postazione principale per giocare a Destiny 2 con la massima qualità disponibile. Rispetto a Tomb Raider, Destiny 2 mostra più artefatti, c’è un tasso di compressione maggiore. Credo sia voluto per migliorare il gameplay in sé ma è una cosa che ho notato solo andando a confrontare Destiny 2 disponibile su altre piattaforme. Il punto è questo, io non sono un pro gamer e per scovare dei piccoli artefatti derivati dalla compressione ho dovuto fare un confronto diretto. Se non siete dei giocatori incalliti, Stadia vi sembrerà perfetto dal punto di vista grafico e non solo. Non sono nemmeno riuscito a notare ritardi derivati dalla latenza, non ho notato nulla di nulla, Destiny 2 è filato liscio come l’olio.
Ad onor del vero qualche piccolo ritardo l’ho notato con Grid, altro titolo che Stadia regala con i due mesi di abbonamento Pro. Durante una sessione di Grid di circa un’oretta scarsa, ho beccato due lag vistosi di circa mezzo secondo che mi hanno fatto sbagliare la curva (Grid è un gioco di auto). Non ho ben capito se la colpa è di Stadia, di Grid o della mia connessione ma il punto è che non ci ho dato così tanta importanza. La piacevolezza del gameplay, lo stupore di poter giocare su un hardware che a stento riesce ad avviarsi, mi hanno fatto dimenticare di aver sbagliato una curva per colpa di non so cosa. Il motivo è semplice con Stadia ci si diverte. Eccome se ci si diverte, vi vorrei far vedere la mia espressione davanti all’ennesima trasformazione di Goku in Dragon Ball Xenoverse 2.
Vedete, le mie ore passate a giocare con Stadia mi hanno fatto sentire partecipe di una nuova community di appassionati al cloud gaming. Ho seguito con piacere gli esperimenti di tanti utenti di Reddit che hanno abilitato i comandi a schermo via smartphone (anche se non funzionano così bene) oppure che hanno provato in anteprima l’audio 5.1 Surround via Chrome grazie ai soft release di Google. Altri ancora stanno aiutando utenti che non riescono a scaricare clip e screenshot da Stadia facendo notare che per qualche strano motivo è possibile farlo solo da web e non da smartphone.
La realtà è che Google sta lavorando bene con Stadia, forse sta peccando in comunicazione o forse lo avrà fatto in fase iniziale. Stadia non è il servizio di cloud gaming per pro gamer ma nemmeno i semi pro penseranno mai di poter affrontare una partita classificata in streaming. Chi dice il contrario evidentemente non sa che per un pro gamer 1 ms di ritardo è quasi inaccettabile, i pro gamer puntano a tastiere ottimizzate per vari titoli, puntano a mouse in grado di essere estremamente precisi anche quando il mouse non è perfettamente aderente al tappetino durante un movimento del polso.
Google Stadia è per tutte le persone come me, evidentemente iniziamo ad essere in tanti. Persone che non hanno tanto tempo a disposizione per giocare, che non hanno voglia di prendere una console next gen ma che di tanto in tanto vogliono giocarsi qualche titolo in santa pace. Con Stadia ci si riesce con estremo piacere ed in ottica futura, molto futura, Stadia sarà l’avanguardia. I competitors fisici dovranno aggiornare costantemente l’hardware, l’utente dovrà sborsare soldi per l’hardware. Con Stadia l’hardware lo mette Google, il consumatore deve solo comprare l’ultimo titolo disponibile. Tra le altre cose, i titoli stanno aumentando, lentamente ma stanno aumentando.
Non arriveranno una marea di titoli tutti di un colpo, la guerra alle licenze è iniziata, parecchi player del mercato vogliono tenersi le esclusive e sarà sempre più dura trovare un accordo. Se c’è però un brand che gli accordi li può chiudere facilmente, quello è Google. Se Google vuole, Stadia sarà leader in futuro nel mondo cloud gaming perché di fatto lo è già e Google in campo gaming più dell’easter egg di Chrome non aveva fatto. Impressionante.
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