Google continua a lavorare allo sviluppo dell’API di tracciamento dei contatti, lanciata a maggio con Apple, nel tentativo di fornire strumenti sempre più precisi ed efficaci per i servizi sanitari mondiali.
Con l’epidemia di COVID-19 tutt’altro che sotto controllo, come dimostrano i numerosi focolai ancora presenti sul territorio italiano, le app di tracciamento dei contatti diventano sempre più importanti. Google annuncia una serie di miglioramenti apportati all’API, utilizzata tra l’altro anche da Immuni, l’app di tracciamento italiana.
Le autorità sanitarie hanno ora maggiore flessibilità nel determinare il livello di rischio di esposizione in base alle informazioni tecniche fornite dall’API. È stata effettuata una migliore calibrazione del Bluetooth per centinaia di dispositivi, al fine di migliorare il riconoscimento dei dispositivi vicini.
L’API ora consente l’interoperabilità tra i Paesi, seguendo dunque i suggerimenti riportati dai governi mondiali. È stata migliorata la trasparenza delle informazioni, insieme a controlli semplificati che permettono di disattivare rapidamente le notifiche. Per le autorità pubbliche è disponibile nuova documentazione, per capire come realizzare un server per la gestione dei contatti, implementare il codice e verificare quali dati sono raccolti per stabilire se il sistema sta funzionando correttamente.
Google ricorda inoltre il sistema deve essere attivato manualmente, visto che di default è disattivato. Non vengono raccolti dati sulla posizione e le politiche alla base del servizio impediscono alle autorità di richiedere in alcun modo informazioni sulla posizione.
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