Facebook finisce nuovamente in una posizione scomoda per via di una citazione in giudizio in cui si reclama la raccolta illegale di dati biometrici da 100 milioni di account Instagram senza la loro conoscenza e relativo consenso. Come viene riportato da Bloomberg, “Facebook Inc. sta affrontando nuove accuse secondo cui raccoglie illegalmente i dati biometrici degli utenti, questa volta in una causa legale che prende di mira l’app di condivisione di foto Instagram di proprietà dell’azienda“.
Raccolta di dati senza consenso
Come viene indicato dal rapporto citato da Bloomberg, la compagnia si sarebbe già offerta di pagare 650 milioni di dollari pur risolvere una causa simile, ma in questi giorni una nuova citazione in giudizio presso il tribunale statale di Redwood City, California, cita proprio la raccolta di dati biometrici di utenti Instagram.
È ancora presto per capire le intenzioni di Facebook in questa storia, soprattutto considerando la necessità di trovare un accordo fra le parti ed eventualmente un indennizzo (possibilmente di diverse centinaia di dollari) per ogni utente interessato dalla raccolta di dati biometrici senza esplicito consenso.
In ogni caso si tratta di una nuova macchia sulla già bassissima reputazione che Facebook ha presso l’opinione pubblica, da quando, lo ricorderete, lo scandalo Cambridge Analytica aveva svelato la più grande violazione della privacy nella storia dell’azienda.
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