Il mercato degli smartwatch continua a vivere momenti di alti e bassi e uno dei player principali di questo settore è Samsung che ogni anno rinnova la propria line-up di prodotti. Samsung Galaxy Watch 3 è stato annunciato insieme ai nuovi Samsung Galaxy Note 20 e Samsung Galaxy Note 20 Ultra ad Agosto 2020, ed è sul mercato ormai da oltre un mese. La buona notizia? È il suo prezzo che se inizialmente poteva essere considerato alto (in linea col settore) ha già ricevuto i primi deprezzamenti online facendolo diventare più interessante. Cosa ha da offrire lo scopriamo in questa recensione.

Video recensione Samsung Galaxy Watch 3

Come è fatto Galaxy Watch 3

Esistono diverse varianti di Samsung Galaxy 3 e quindi partiamo proprio da qui:

  • 41 mm bluetooth a 399 Euro;
  • 41 mm LTE a 479 Euro
  • 45 mm bluetooth a 419 Euro;
  • 45 mm LET a 509 Euro;
  • 45 mm LTE con cassa in titanio e Bluetooth a 649 Euro.

Quello che abbiamo ricevuto in prova è il modello più grande, da 45 mm in alluminio, variante Bluetooth e quindi senza la possibilità di collegare una eSIM. Le principali differenze rispetto al modello da 41 mm sono ovviamente le dimensioni fisiche e del display: 45 x 46,2 x 11,1 mm per un peso di 53 grammi e display da 1,4 pollici, contro 41 x 42,5 x 11,1 mm per un peso di 48,2 grammi con display da 1,2 pollici.

Anche le dimensioni della batteria ne risente dello spazio inferiore con 340 mAh per la variante più grande a 247 mAh per quella più piccola.

Il cinturino presente in confezione è singolo, non c’è un ricambio, ed è in Premium Genuine Leather com indicato dalla serigrafia interna. Il comfort è buono in quanto non fa sudare eccessivamente il polso ma è poco indicato per lo sport. La cassa invece è in alluminio, tranne per il modello in titanio, con sulla parte inferiore una scocca in vetro per permettere ai vari sensori presenti di compiere il loro compito, ovvero analizzare la frequenza cardiaca e la saturazione del sangue, ovvero il livello di ossigenazione.

Attorno al display resta la caratteristica chiave della ghiera fisica rotante, peculiarità degli smartwatch Samsung che di fatto migliora di moltissimo l’esperienza d’uso potendo scorrere menu e voci sul display senza “coprirlo” dalle nostre mani mentre interagiamo. Si tratta di una ghiera solida e ben realizzata, che col tempo mantiene il giusto attrito per una selezione accurata.

Sul lato destro sono presenti gli unici due pulsanti fisici: quello superiore serve per tornare indietro mentre quello inferiore per tornare alla homescreen o aprire la lista delle applicazioni. Nella parte superiore è presente il microfono mentre sul lato sinistro lo speaker mono che si può utilizzare sia per ascoltare musica sia per fare chiamate in vivavoce. L’audio della cassa non è particolarmente potente e la qualità lascia a desiderare, tuttavia per brevi chiamate assolve a dovere il suo compito.

Non mancano il GPS, che si attiva durante gli allenamenti che ne richiedono l’uso, e l’NFC.

Esteticamente ha un design particolarmente pulito ed elegante: il quadrante circolare dona allo smartwatch una parvenza in più di orologio rispetto ad esempio ad Apple Watch ma ovviamente la preferenza è tutta soggettiva. Il dispositivo è poi dotato di alwasy on display, di un sensore per regolare la luminosità e ovviamente del rilevamento del movimento del braccio per risvegliarlo velocemente.

Recensione Samsung Galaxy Watch 3: ha davvero pochi rivali 1

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Hardware e connettività

A livello hardware all’interno di Samsung Galaxy Watch 3 troviamo una lunga schiera di sensori:  Bluetooth 5.0, Wi-Fi 802.11 b/g/n 2.4 GHz, NFC, LTE (nella versione dedicata), GPS, GLONASS, BeiDou, Galileo, sensore per il rilevamento del battito cardiaco a 8 fotodiodi, barometro, giroscopio, accelerometro, sensore di luminosità, SpO2. Purtroppo al momento la funzione ECG, ovvero di elettrocardiogramma, è al momento disattivata per il nostro mercato in quanto, così come tanti altri prodotti, ancora non c’è l’autorizzazione da parte degli enti preposti di conseguenza è inutilizzabile.

Come detto lo schermo è di tipo Super Amoled da 1.2 ” o 1.4 ” di estrema qualità, la risoluzione non è fra le più alte che abbiamo visto sugli smartwatch (360 x 360) ma comunque sufficiente a garantire un’ottima visibilità e leggibilità dei testi, ben visibile anche sotto la diretta luce del sole.

E certificato IP 68 fino a 6 ATM quindi può essere utilizzato anche per nuotare mentre il vetro protettivo del display ha certificazione Gorilla Glass DX e, per chi se lo chiedesse, non c’è una pellicola pre-applicata o da applicarci.

In confezione è presente un unico cavo con modulo di ricarica wireless magnetico per ricaricare lo smartwatch.

Recensione Samsung Galaxy Watch 3: ha davvero pochi rivali 3

Funzioni smart

Senza considerare l’Apple Watch questo è lo smartwatch più completo sul mercato essendo dotato di tutto il meglio in termini di hardware e software. A bordo c’è TizenOS 5.5 perfettamente ottimizzato per funzionare su uno schermo circolare, non avrete quindi mai problemi di testi o immagini tagliate.

Interagire con lo smartwatch è molto semplice: facendo uno swipe dall’alto verso il basso possiamo richiamare i collegamenti rapidi, che possiamo anche personalizzare, mentre con uno swipe orizzontale possiamo scorrere i vari widget con i riepiloghi su attività sportive e non. Sulla parte sinistra invece ci sono le notifiche, che gestisce anche le emoticons, e a cui possiamo rispondere, sia tramite risposte pre-impostate, sia tramite dettatura vocale a Bixby, sia tramite una tastiera virtuale.

Così come avevamo visto su Galaxy Watch Active 2 anche Galaxy Watch Active 3 è abbastanza autonomo nelle sue funzioni come la possibilità di riprodurre musica, sia tramite l’applicazione ufficiale sia tramite Spotify se avete un abbonamento premium. Nel primo caso dovrete preoccuparvi di caricare la musica sullo smartwatch (attenzione che avete 8 GB di memoria interna), nel secondo vi basta collegare il wearable a una connessione WiFi e iniziare lo streaming scorrendo fra le vostre canzoni o playlist preferite. Ovviamente potete collegare allo smartwatch un paio di cuffie per una qualità di ascolto superiore rispetto alla cassa di cui è dotato.

Samsung Galaxy Watch 3 è dotato poi di NFC e lo sfrutta per due funzioni: per i pagamenti grazie a Samsung Pay e per accoppiarlo a eventuali attrezzi da palestra Technogym compatibile, così da sincronizzare i dati tramite WiFi.

Tramite le app di Rubrica e Chiamate è possibile effettuare chiamate direttamente dallo smartwatch interloquendo sia tramite microfono e speaker integrati, sia tramite cuffie bluetooth. Decisamente buona la qualità del microfono mentre quella audio dello speaker tende a gracchiare e non è particolarmente forte.

Sia attraverso l’app su smartphone (Samsung Wearable), sia tramite il dispositivo, potete ovviamente cambiare la watch-face scegliendo tra quelle disponibili, oltre un centinaio, alcune più votate al fitness, altre all’eleganza o allo stile. Inoltre potete personalizzare la watchface per adattarla meglio al vostro outfit, semplicemente scattandovi una foto.

L’assistente Bixby è pre-installato sullo smartwatch e può compiere la maggior parte delle azioni classiche come impostare un promemoria, una sveglia o fare una chiamata, purtroppo però come su altri modelli della casa risulta sempre eccessivamente lento.

Non mancano poi applicazioni preinstallate riguardo orologio, sveglia, timer, gallery, calendario ed email e la possibilità di installarne di ulteriori direttamente dal Galaxy Store.
Da segnalare al momento la mancanza di Strava, fra le più utilizzate dagli sportivi.

Dall’app tab SOS funzionalità di rilevamento cadute con azioni conseguente nel momento in cui si verifichi l’evento.

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Funzioni sportive

Avendo il sistema operativo Tizen OS 5.5, anche lui è dotato di tutte le funzionalità dedicate allo sport che hanno fatto capolino per la prima volta sul Samsung Galaxy Watch Active 2. Permette infatti di monitorare moltissime attività: potete scegliere fra oltre 30 attività dalla camminata allo squat, dallo yoga al vogatore, dalle flessioni alla panca piana. Per ciascun allenamento potete impostare gli eventuali parametri come serie e ripetizioni e volendo potete impartirlo allo smartwatch anche tramite un comando vocale passando tramite Bixby. Ovviamente poi è possibile consultare tutti i dati tramite l’app Samsung Health, sia sullo smartwatch che sullo smartphone.

L’orologio poi si occupa anche di monitorare il numero dei passi durante la giornata e delle calorie bruciate, oltre a rilevare con buona precisione il sonno con le varie fasi. Durante l’attività fisica possiamo anche scegliere di mantenere lo schermo acceso così da evitare di doverlo toccare o compiere il gesto del polso per risvegliarlo. Interessante poi la possibilità di cambiare musica direttamente dall’interfaccia sportiva.

Abbiamo testato Samsung Galaxy Watch 3 per la corsa e durante vari allenamenti in palestra. La rilevazione continua del battito cardiaco è di buon livello, ovviamente non preciso quanto potrebbe essere una fascia cardio ma la stima non si discosta eccessivamente. Durante l’allenamento non sempre riconosce il movimento e quindi ogni tanto tende a perdere qualche ripetizione, starà a voi decidere se terminare comunque l’attività o spingere oltre finché tutte le serie non verranno riconosciute.

Le statistiche fornite sottoforma di report sono numerose; è chiara ed esaustiva la visualizzazione al polso, ma soprattutto è ricca di informazioni la scheda riassuntiva consultabile dallo smartphone.
Troverete grafici per andatura, segmenti, dislivello, cardio ecc. con la possibilità di sincronizzare i dati con app di terze parti tramite Samsung Health come MyFitnessPal, Endomondo, MapMyRun, ecc.

Per alcune tipologie di allenamento, come per la corsa, potrete attivare infine funzioni di coaching.

Unico aspetto meno positivo è il cinturino, quello incluso in confezione non è adatto allo sport e quindi necessario comprarne uno più traspirante, magari forato, misura e aggancio standard.

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Autonomia

La batteria non è un punto forte di questo smartwatch, così come non lo è per tutti quei wearable dotati di numerose funzionalità smart e che non si limitano alla sincronizzazione ogni tanto di informazioni sull’attività fisica. Chiamate, connettività WiFi, musica in streaming e notifiche sono tutte funzioni esose in termini di energia e il lavoro di ottimizzazione fatto da Samsung porta un risultato discreto. Se lo utilizzate davvero poco durante la giornata è capace di restare acceso per circa 3 giorni, tuttavia se siete persone attive che lo sfruttano molto durante la giornata non andrete oltre le 24h, di conseguenza la ricarica serale è d’obbligo.

Niente di diverso dunque rispetto ad un Apple Watch.

Recensione Samsung Galaxy Watch 3: ha davvero pochi rivali 6

In conclusione

Samsung ha decisamente trovato la strada giusta per i suoi wearable ma l’azienda stessa si sta rendendo conto quanto sia difficile trovare novità per questo settore realizzando un Samsung Galaxy Watch 3 che migliora davvero in pochissimi aspetti rispetto a Galaxy Watch Active 2. Quest’ultimo resta dunque il suo principale “concorrente” da cui però differisce per filosofia di design ma, al tempo stesso, si trova a prezzi decisamente più abbordabili.

Le differenze principali tra questi due prodotti si riflettono in qualche GB in più di memoria, qualche MB in più di RAM ma soprattutto nel design.

In ogni casi, guardando al mercato, l’unico attuale competitor sono gli Apple Watch, che però nell’ultimo modello (il 6) richiedono un esborso economico maggiore. Samsung Galaxy Watch 3 è infatti disponibile a partire da 399 Euro nella variante più economica ma ad esempio, su Amazon, lo trovate già in sconto sotto i 400 Euro in tutte le sue varianti.

Vi ricordiamo che è compatibile con praticamente tutti gli smartphone Android e iOS, l’unica accortezza è verificare se potete installare le app Galaxy Wearable e Samsung Health tramite il Play Store.