Recensione Kindle Paperwhite Signature Edition – Presentato a settembre e in vendita in Italia da qualche settimana, il nuovo Amazon Paperwhite è indubbiamente un dispositivo che porta una ventata di freschezza in una lineup in cui da tempo mancavano novità significative. Da grande appassionato di libri, cartacei prima e digitali poi, non mi sono lasciato sfuggire l’opportunità di provarlo.
Ho avuto la possibilità di testare la Signature Edition per alcune settimane e oggi vi racconto quella che è stata la mia esperienza e perché lo ritengo senza ombra di dubbio il miglior Kindle mai presentato e perché non sarà facile trovare qualcosa di meglio, almeno nel breve periodo.
Uno schermo perfetto
Da sempre i produttori di e-reader ci hanno abituati a schermi da 6 pollici, considerati a lungo il giusto compromesso tra leggibilità e portabilità. In tempi recenti sia Amazon che i suoi concorrenti, Rakuten Kobo in primis, hanno introdotto dispositivi con schermi più grandi, anche se il prezzo in questi casi sale in maniera significativa, tanto da scoraggiare i lettori casuali.
Il nuovo Kindle Paperwhite segna finalmente un passo in avanti, abbandonando lo schermo da 6 pollici per passare a una misura di 6,8 pollici, che rappresenta un significativo passo in avanti nell’ottica di mantenere un giusto equilibrio su tutti i fronti.
Non ascoltate chi vi dice che un libro si può tranquillamente leggere su un tablet, perché con ogni probabilità è qualcuno che non ama leggere o non ha mai provato un e-reader. L’attuale tecnologia e-ink è in grado di offrire la miglior esperienza di lettura possibile, quasi simile a quella di un libro cartaceo.
Ve lo dice qualcuno che adora i libri e l’odore della carta stampata e che ha fatto fatica a passare ai formati digitali. Ho scoperto gli e-reader ai tempi del Sony PRS-500, privi di qualsiasi forma di illuminazione, con una risoluzione a dir poco imbarazzante e con una tecnologia ancora agli albori.
Il nuovo pannello e-ink a 16 gradazioni di grigio ha una risoluzione di 300 ppi che permette di avere caratteri nitidi e dai bordi precisi, anche ingrandendoli parecchio, con una resa che finora avevo visto solo sui modelli molto costosi. Il touch è ora molto più reattivo, la frequenza di aggiornamento è cresciuta del 20% ma il confronto con un modello di generazione precedente è davvero impietoso e fa sembrare un’astronave questa nuova versione.
Qualcuno potrà obiettare che anche la generazione precedente monta uno schermo da 300 ppi, offrendo quindi la stessa nitidezza. Quello che però cambia radicalmente l’esperienza di lettura è il nuovo sistema di illuminazione, visto finora solo su Kindle Oasis, vale a dire la regolazione della luminosità.
Il vecchio modello disponeva di 5 LED posizionati nella cornice interna, per leggere anche al buio e fornire una maggiore chiarezza anche durante il giorno. Il nuovo Kindle Paperwhite dispone di ben 17 LED bianchi e gialli, capaci di riprodurre una luce bianca e fredda, ideale di giorno ma anche una luce ambrata, ottima di sera e soprattutto di notte, per ridurre l’affaticamento degli occhi.
Leggo principalmente a letto, anche se non disdegno il divano nei pomeriggi piovosi, e le possibilità di regolazione di questo e-reader mi hanno piacevolmente impressionato. Oltre alla regolazione automatica della luminosità, che permette anche di ottimizzare i consumi, è possibile intervenite sulla temperatura dell’illuminazione per rendere la lettura ancora più confortevole.
L’utente può quindi scegliere tra una impostazione completamente automatica, che si basa sull’ora di alba e tramonto per adattare la tonalità in maniera autonoma, o sulla base di una programmazione oraria, per avere una determinata tonalità in un intervallo di tempo predefinito. Devo dire che la modalità completamente automatica è davvero impeccabile ed è sempre riuscita a regolare lo schermo in maniera precisa, sia sotto la luce diretta del sole, sia in penombra che al buio.
Le funzioni di regolazione automatica della luminosità e della temperatura sono esclusive della Signature Edition e assenti nella versione standard, che dispone inoltre di 8 GB di spazio di archiviazione contro i 32 GB della versione più costosa.
Dimensioni ed ergonomia impeccabili
Nonostante uno schermo più grande le dimensioni del nuovo Paperwhite non sono poi così dissimili da quelle dei modelli delle precedenti generazioni. Qualche millimetro in larghezza e in altezza mentre spessore e peso sono sostanzialmente gli stessi.
Merito di cornici decisamente meno ingombranti, soprattutto quella superiore e quelle laterali, mentre quella inferiore è sostanzialmente invariata. Questo significa che l’esperienza di lettura, la più importante alla resa dei conti, è impeccabile, anche migliore rispetto ai modelli precedenti. Possiedo un Kindle base e un Paperwhite di un paio di generazioni fa ed entrambi fanno bene il loro mestiere. Quello che però rende meno appagante l’esperienza di lettura è la cornice, rialzata rispetto allo schermo, che rende più fastidioso l’utilizzo e il cambio pagina.
Il nuovo Paperwhite risolve anche questo problema, con lo schermo a filo con la cornice che rende ancora più piacevole la lettura, riducendo in maniera significativa lo stacco tra cornice e schermo. La cover posteriore è realizzata come sempre in plastica gommata che da una parte permette di avere una presa sempre ben salda sul lettore ma che non è esente da pecche.
La plastica, pur essendo opaca, trattiene molto le ditate e si riga con estrema facilità, tanto che vi consiglio di acquistare subito una bella cover, a meno che no vogliate avere un lettore dall’aspetto molto vissuto.
Finalmente anche Amazon ha abbandonato il vecchio connettore microUSB in favore di un più moderno USB Type-C, per ridurre il numero di cavi sulle scrivanie o nelle postazioni di ricarica. Il cavo serve anche per trasferire eventuali contenuti personali sul lettore, libri, manuali in PDF, immagini, anche se risulta più semplice trasferire i contenuti in modalità WiFi tramite lo store di Amazon.
L’esperienza di lettura è resa migliore anche dalla reattività del sistema, con uno schermo più reattivo, come vi ho anticipato poco fa, e con un cambio pagina molto più rapido. Le maggiori dimensioni dello schermo sono un indubbio vantaggio anche in termini di caratteri disponibili. Potete infatti avere più righe da leggere rispetto a un lettore con schermo da 6 pollici, riducendo quindi i cambi pagina, o potete avere lo stesso numero di righe ma con caratteri più grandi, una comodità da non sottovalutare soprattutto leggendo di sera o di notte, quando inevitabilmente la vista è più affaticata.
Ergonomia al top dunque, visto che le dimensioni Sono ora equiparabili a quelle di un libro tascabile, perfette quindi per leggere in qualsiasi posizione, con i classici controlli sempre ben recepiti, sia con i tocchi nelle tre zone di riconoscimento sia facendo scorrere il dito verso destra o verso sinistra per cambiare pagina.
Ho apprezzato l’assenza di tasti, presenti su Oasis e sui modelli di fascia alta della concorrenza, che spesso e volentieri si rivelano inutili visto che costringono a strane contorsioni per raggiungerli, facendo diventare meno coinvolgente l’esperienza di lettura.
Le ciliegine sulla torta
Insieme al nuovo Kindle Paperwhite ha debuttato anche una nuova versione dell’interfaccia, che ora risulta molto più semplice da utilizzare. Uno swipe verso il basso nella parte alta dello schermo apre la nuova tendina che permette di regolare la luminosità, attivare la modalità aereo e accedere alle impostazioni in maniera rapida.
L’aggiornamento è comunque disponibile anche per i modelli precedenti, e rende più semplice scoprire nuovi titoli, grazie alle due schede “Schermata iniziale” e “Libreria”, offrendo una visione di insieme dei contenuti molto valida.
La seconda novità che a mio avviso rende pressoché perfetto questo lettore è la presenza della ricarica wireless. Sono da sempre un sostenitore di questa tipologia di ricarica che non coinvolge alcun connettore fisico, che a lungo andare può danneggiarsi e rendere inutilizzabile un dispositivo, e anche sugli smartphone ho adottato da tempo modelli che si ricaricano senza fili.
Appoggiare il Kindle su una basetta di ricarica e vederlo ricaricare è davvero appagante, così come metterlo sulla base della lampada presente sul comodino e trovarlo carico la sera successiva, senza dovermi ricordare di metterlo in carica da qualche altra parte della casa.
L’autonomia è davvero ottima e pur non avendo avuto dieci settimane per testare quanto afferma Amazon (10 settimane con un utilizzo quotidiano di 30 minuti e luminosità a livello 13), devo dire che si tratta di previsioni veritiere. Utilizzandolo circa un’ora al giorno per un paio di settimane, con il WiFi sempre acceso e la luminosità contenuta tra 8 e 12 (leggo prevalentemente al buio) la batteria è scesa di poco meno del 20%, quindi è sicuramente possibile ottenere ottimi risultati.
Nel mio caso, con un’ora di utilizzo al giorno, dovrei superare il mese di autonomia, dimezzando il tempo di utilizzo è indubbiamente possibile arrivare a due mesi, davvero ottimo. Ovviamente i dati sui consumi variano molto a seconda della luminosità, se lo utilizzerete prevalentemente di giorno, magari sotto alla luce diretta del sole, potreste doverlo ricaricare con maggiore frequenza.
Ultima chicca, ma non meno importante, è la certificazione IPX8, un plus molto gradito che permette di utilizzare il lettore in ogni situazione. A bordo piscina (ma anche in piscina volendo), in spiaggia o mentre state facendo un bagno rilassante, senza temere che una caduta in acqua possa danneggiarlo.
Conclusioni
Vale la pena acquistare il nuovo Kindle Paperwhite, nella Signature Edition o in quella “normale”. La mia risposta è si, senza se e senza ma, anche se amate i libri tradizionali. Ve lo dico da grande lettore che ha sempre apprezzato il piacere di sfogliare le pagine di un libro e l’inconfondibile profumo dell’inchiostro, ma che ha saputo cogliere le enormi potenzialità di una tecnologia in grado di fornire un’esperienza in alcuni casi superiore.
Se si tratta del vostro primo lettore di e-book ne rimarrete assolutamente entusiasti, soprattutto per i grandi miglioramenti introdotti rispetto alle generazioni precedenti e al modello base. E se avete proprio il Kindle base o un “vecchio” Paperwhite il passaggio al nuovo modello è ampiamente giustificato dalle tante migliorie apportate su tutti i fronti.
La Signature Edition, più costosa della versione base, è forse indicata ai veri appassionati di lettura che vogliono la miglior esperienza possibile a un prezzo tuttavia abbordabile, ma offre quelle chicche in più (ricarica wireless e regolazione della luce) che trasformano una buona esperienza d’uso in una straordinaria esperienza d’uso.
Kindle Paperwhite è disponibile su Amazon a partire da 139,99 euro, che salgono a 189,99 euro per la Signature Edition.
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