Un recente report sottolineava come Apple avesse riscontrato dei problemi con il suo presunto visore AR/VR, sia fisici che software, problemi che potrebbero far ritardare la presentazione prevista per quest’anno. Le indiscrezioni però non finiscono qui, perché anche il prezzo finale del prodotto sarebbe destinato a cambiare. Ma procediamo con ordine.
Il visore AR/VR di Apple costerebbe meno del previsto
Mark Gurman, giornalista di Bloomberg, aveva affermato in precedenza che il visore prodotto da Apple adotterà probabilmente un chip M1 Pro o qualcosa di simile, che sarebbe stato costoso, ma non tanto quanto previsto dagli analisti. Costoro prevedevano un prezzo che si sarebbe aggirato attorno a 3000 dollari, il giornalista un po’ meno (2000 dollari). Ecco qualche dettaglio a tal riguardo.
Apple in genere esige un po’ di più dei suoi concorrenti per l’acquisto dei prodotti, puntando a margini di guadagno che l’hanno aiutata a diventare una delle società di elettronica di consumo più redditizie di sempre. I nuovi visori non faranno eccezione, ma il motivo principale per cui l’azienda ha discusso di prezzi superiori a 2.000 dollari è a causa di alcune delle sue tecnologie interne. Mi aspetto due processori all’interno del dispositivo, incluso uno alla pari con l’M1 Pro nel MacBook. I molteplici display includeranno pannelli 8K ad altissima risoluzione, un’opzione di lenti graduate intercambiabili e una tecnologia audio avanzata, tutte cose che faranno sicuramente aumentare il prezzo finale. Senza dimenticare i sette anni di spese di sviluppo interno che devono essere recuperate. (…) La mia convinzione è che il chip all’interno del visore Apple sarà alla pari con l’M1 Pro, rendendolo migliore del modello a cui quest’ultimo è subentrato. Il motivo principale per scegliere un M1 Pro rispetto a un M1 non è la velocità della CPU. È la necessità di una grafica più avanzata.
Anche l’analista Ming-Chi Kuo ha detto la sua, sottolineando quanto già riferito da Gurman. Egli sostiene che avrà più processori, una ventola, un display ad altissima risoluzione e il proprio App Store, con Apple che cercherà di rendere il dispositivo un sogno per gli sviluppatori di giochi. Non mancheranno poi accordi con media partner, i quali creeranno contenuti fruibili in VR, così come il settore delle comunicazioni.
Dunque, ancora molta confusione sul visore AR/VR di Apple. Ma una cosa è certa, bisogna pazientare ancora un bel po’ prima di qualche certezza.
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