L’inizio del 2022 non è dei migliori per Meta. L’azienda che controlla Facebook e Instagram, infatti, ha registrato un crollo del valore delle azioni, diminuite di circa il 25% a seguito della presentazione dei risultati finanziari in cui è stato evidenziato un leggerissimo calo del numero di utenti attivi sulle piattaforme social aziendali. Il crollo del valore delle azioni, che ha mandato in fumo circa 251 miliardi di dollari di capitalizzazione, non è l’unico dei problemi per Zuckerberg.
All’orizzonte c’è la non certo secondaria “questione Europa“. A causa di un problema nella gestione dei dati degli utenti e del mancato rispetto delle normative europee in tal senso, Meta potrebbe arrivare, addirittura, alla chiusura di Facebook e Instagram in Europa. Lo scenario, disastroso per l’azienda che perdere centinaia di milioni di utenti in un colpo solo, è stato descritto direttamente da Meta. Vediamo i dettagli.
Perché Meta potrebbe chiudere Facebook e Instagram
La causa che potrebbe spingere Meta a chiudere Facebook e Instagram in Europa è legata alla conservazione e all’elaborazione dei dati degli utenti. La normativa europea prevede, infatti, che tali dati devono essere salvati e elaboratori esclusivamente su server in Europa. La situazione è stata descritta direttamente da Meta in un rapporto alla Securities and Exchange Commission degli Stati Uniti. In tale rapporto si legge:
“Se non viene adottato un nuovo quadro per il trasferimento di dati e non siamo in grado di continuare a fare affidamento sugli SCC o su altri mezzi alternativi di trasferimento di dati dall’Europa agli Stati Uniti, probabilmente non saremo in grado di offrire alcuni dei nostri prodotti più significativi e servizi, inclusi Facebook e Instagram, in Europa”
Nick Clegg, vicepresidente della divisione Global Affairs di Meta, ha sottolineato che l’impatto di questa normativa sarà notevole e non solo sulle attività di Meta. Molte aziende si affidano alle piattaforme di Meta per la loro attività di business. La chiusura di Instagram e Facebook potrebbe, quindi, avere un impatto negativo su tutto il tessuto economico. Secondo Clegg è necessario che le Autorità “adottino un approccio proporzionato e pragmatico” alla questione.
Meta deve adeguarsi alle normative europee relative alla protezione dei dati ed al loro trattamento. Senza un adeguamento a tali normative, non sarà possibile per l’azienda continuare ad operare normalmente sul mercato europeo in quanto il trasferimento dei dati verso aree, come gli USA, in cui non sono validi gli stessi standard di sicurezza europei diventerà impossibile.
L’importanza dei dati per il futuro di Meta in Europa
La gestione dei dati è un aspetto chiave per Meta. I dati degli utenti sono la risorsa essenziale per poter mostrare (agli stessi utenti) delle inserzioni pubblicitarie corrette e, quindi, massimizzare i click e i ricavati degli ads che rappresentano la quasi totalità del fatturato delle piattaforme social di Meta. Rinunciare alla gestione dei dati, per adeguarsi alle normative europee, potrebbe rappresentare un altro duro colpo per l’azienda che già deve fare i conti con il blocco alla condivisione dei dati su iOS.
Meta non vuole lasciare l’Europa
Trovare una soluzione al problema è, quindi, fondamentale per il futuro dell’azienda. Anche se un portavoce di Meta ha immediatamente chiarito che l’azienda non è interessata e non ha piani per ritirarsi dall’Europa, gli scenari futuri potrebbero essere molto negativi per Meta e le sue piattaforme. Per il futuro, l’azienda ha richiesto l’individuazione di “regole chiare e globali” per la protezione dei dati degli utenti.
L’azienda sottolinea: “Semplicemente Meta, come molte altre aziende, organizzazioni e servizi, si basa sul trasferimento di dati tra l’Ue e gli Stati Uniti per poter offrire servizi globali. Come altre aziende, per fornire un servizio globale, seguiamo le regole europee e ci basiamo sulle Clausole Contrattuali Tipo (Standard Contractual Clauses) e su adeguate misure di protezione dei dati”.
Meta sta attualmente “monitorando da vicino il potenziale impatto” delle nuove normative sulle sue operazioni europee. Nei prossimi mesi scopriremo se ci saranno se Meta riuscirà o meno a adeguarsi alla normativa europea, senza ridurre le sue opportunità di business. È chiaro, in ogni caso, che, ad oggi, l’azienda non ha alcun interesse o intenzione di chiudere Facebook e Instagram.
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