Un po’ chiunque considera Tesla una Casa auto pioniera, non soltanto guardando al mero lato auto elettriche. La tecnologia è l’altra peculiarità del marchio, un settore in cui Elon Musk e i suoi si sono focalizzati da tempo proponendo già anni fa diverse soluzioni all’avanguardia che, oggi come oggi, le altre case stanno abbracciando.
Dopo le ipotesi del prossimo arrivo dei giochi Steam e di un proprio app store, qualche indizio sul prossimo futuro delle auto arriva dal nuovo aggiornamento del Full Self Driving, la versione beta del sistema di guida autonoma di Tesla lanciata a ottobre 2020.
Cos’è il Tesla Full Self Driving
Al momento è disponibile come software sperimentale per una ristretta cerchia di utenti Tesla selezionati dal costruttore stesso, circa 60.000. Ma di base, possiamo spiegarlo come un sistema che consente alle auto Tesla di guidare in autonomia verso una destinazione inserita nel sistema di navigazione.
Al momento è ancora necessario vigilare per prendere il controllo alla bisogna. D’altronde la responsabilità ricade sul conducente visto e considerato che si tratta pur sempre di un sistema di assistenza di livello due SAE (per inciso, sono cinque: guida assistita il livello 1, guida semi-autonoma il 2, guida altamente automatizzata il 3, guida completamente automatizzata il 4, e guida autonoma il 5; definizioni di Volkswagen).
Comunque, questa premessa serve per introdurre il discorso sulle novità che la nuova versione 10.11 di questo Tesla Self Driving Beta ha portato. Trattandosi di un major update, tali novità sono molte e soprattutto utili per avere un’idea di cosa, in concreto, possiamo aspettarci nell’immediato futuro nel settore auto.
Spie di futuro dalle novità della versione 10.11
Le informazioni che seguono provengono dal changelog della versione 10.11 del Tesla Full Self Driving Beta, per l’appunto. In sostanza, le nuove funzioni e migliorie introdotte vanno a ottimizzare e ad arricchire i controlli di sicurezza.
Si va dai miglioramenti relativi al controllo e alla gestione delle portiere aperte dell’auto, all’ottimizzazione della percorrenza in curva tramite un’analisi più minuziosa delle linee stradali da seguire, fino ad arrivare alla migliore stabilità nella visualizzazione dell’interfaccia utente del sistema.
Ma a parte questo, di sicurezza in senso stretto accennavamo. Ebbene, ecco tutti i punti presi in esame con tanto di percentuali che danno un’idea della consistenza delle relative migliorie.
- Migliorata del 44,9% la rilevazione di pedoni e ciclisti;
- Ridotto del 63,6% il margine d’errore nella valutazione della velocità di scooter, motocicli, sedie a rotelle elettriche e pedoni;
- Ridotto del 17% l’errore nel valutare i veicoli parcheggiati;
- Ridotto del 5% l’errore nel valutare le velocità, del 10% in autostrada.
A questo si aggiunge anche una migliore precisione nel controllo degli ostacoli vicini e un’ottimizzata comprensione del software Tesla Full Self Driving Beta 10.11 del diritto di precedenza negli scenari più problematici, cioè quando l’auto non è in grado di seguire la navigazione o quando la mappa è imprecisa; il “trucco” in questo caso sta nel fatto che il sistema non utilizza più le informazioni che provengono dalla mappa.
Altrettanto interessanti sono le novità che riguardano la comprensione delle geometrie delle corsie, che attraverso la creazione di uno spazio vettoriale collegato a reti neurali, rendono possibile prevedere diversi scenari: dalle corsie di attraversamento pedonale alle svolte dei veicoli, per ridurre i rallentamenti non necessari per per migliorare chiaramente la sicurezza del tutto.
Questo è quanto c’è di nuovo nella versione 10.11 del Tesla Full Self Driving Beta, versione che, qualora si riveli sicura e non dia particolari problemi, potrebbe aprire le porte a una maggiore platea di utenti Tesla interessati al sistema, anche a chi non ha ottenuto il punteggio massimo nel test di sicurezza relativo (basterà un più abbordabile 95), parola di Elon Musk.
In copertina Tesla Model S
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