Recensione HAYLOU PurFree (BCo1) – Anche se il mercato delle cuffie wireless può sembrare in una fase di stagnazione, con i nuovi prodotti che non sembrano introdurre novità sensazionali, c’è una nicchia che non ha ancora ricevuto lo spazio che merita, ma che potrebbe crescere in maniera significativa.
Mi riferisco alle cuffie a conduzione ossea, che hanno avuto un po’ di notorietà negli scorsi anni ma che sono finite quasi nel dimenticatoio in favore dei modelli true wireless. Queste ultime utilizzano tecnologie evolute, e spesso costose, per fare quello che una cuffia a conduzione ossea fa a un costo minore: far sentire all’utente i rumori dell’ambiente che lo circondano.
La tecnologia di cancellazione del rumore, utilizzata per migliorare la qualità di ascolto, viene utilizzata anche per consentire all’utente di percepire i suoni dell’ambiente che lo circonda, così da essere più consapevoli, soprattutto durante l’attività sportiva. Con un paio di cuffie a conduzione ossea, come le HAYLOU PurFree (BC01) che ho provato nelle ultime settimane, tutto questo avviene in modo più semplice ed economico, oltre che più sicuro.
Si tratta di cuffie pensate indubbiamente per lo sport ma che si dimostrano molto valide anche nell’uso di tutti i giorni per non rimanere mai completamente isolati. Le ho utilizzate quotidianamente per circa un mese e oggi vi racconto perché sono le mie preferite, soprattutto in questa stagione, sia in casa sia quando mi alleno.
Libertà
La prima sensazione che ho provato indossando le HAYLOU PurFree è quella di libertà: se non fosse per una leggera pressione nella zona davanti all’orecchio, dove le cuffie si appoggiano alla scatola cranica, non mi sarei nemmeno accorto di averle addosso. Ascoltare la musica avendo l’orecchio libero è una sensazione davvero particolare ma appagante allo stesso tempo, soprattutto in questa stagione.
Se è vero che una cuffia over-ear, con padiglioni avvolgenti, è in grado di far apprezzare ogni sfumatura della musica ascoltata, è anche vero che con il caldo torrido che non ci sta dando tregua indossare cuffie simili per più di 10 minuti è un vero inferno, almeno nel mio caso. Orecchie che scottano e sudano e una generale sensazione di fastidio difficile da superare, che non mi fanno godere l’ascolto della musica che più mi piace.
Le ho provate in questi giorni sia durante le corse mattutine sia in bicicletta ma anche, nell’ultimo paio di settimane, quando ho testato il mio nuovo monopattino. Amo ascoltare la musica mentre corro, per avere un ritmo da seguire, mentre in bici solitamente non utilizzo cuffie per rimanere sempre vigile su quanto accade intorno a me.
Con le HAYLOU PurFree non ci sono problemi di sorta, è possibile ascoltare musica a buon volume, senza mai esagerare, rimanendo però a contatto con l’ambiente circostante, una cosa molto importante soprattutto in bici e monopattino, dove la velocità è superiore. Anche durante le fasi più veloci della corsa, ma anche nelle salite più impegnative, le cuffie rimangono sempre al proprio posto, senza creare problemi, grazie anche a un archetto posteriore in titanio che unisce resistenza e flessibilità, oltre ovviamente alla leggerezza.
Va inoltre detto che si tratta di cuffie che godono di certificazione IP67, quindi non temono in alcun modo acqua e sudore, non avendo alcun foro in cui l’acqua può entrare e fare danni. La ricarica avviene tramite connettori magnetici posti sul lato destro, quello in cui sono presenti anche i due tasti per accensione e spegnimento, utilizzati anche per il primo abbinamento.
Sul lato sinistro invece è presente un singolo pulsante che permette di regolare la riproduzione multimediale e rispondere alle chiamate. È possibile abbinare le cuffie a due dispositivi, io ad esempio le ho collegate a un piccolo lettore MP3 che uso per la corsa e allo smartphone, che invece porto con me in bici.
La connessione è sempre immediata, a seconda del dispositivo che accendo, e in nessun caso ci sono stati problemi di utilizzo o interferenze. La copertura, grazie anche alla presenza del Bluetooth 5.2, è decisamente ottima, superiore ai 10 metri anche in presenza di pareti o altri ostacoli.
Ottima, davvero, anche l’autonomia: il produttore dichiara 8 ore ma tenendo il volume basso, così da avere la musica come sottofondo anche durante l’orario di lavoro, sono arrivato senza problemi a 10 ore, un risultato che mi ha particolarmente impressionato. E la ricarica è veloce, poco più di un’ora per avere le cuffie pronte, con la possibilità di una carica breve che con una decina di minuti offre due ore di autonomia, Quest’ultima funzione mi ha “salvato” un’uscita in bici, avendo dimenticato di ricaricare le cuffie: è bastato metterle in carica mentre facevo una rapida colazione e mi hanno accompagnato nelle mie pedalate.
Compromessi accettabili
Ovviamente c’è un rovescio della medaglia, dato proprio dalla tecnologia utilizzata da HAYLOU per queste cuffie. Non aspettatevi bassi profondi, volume di ascolto elevato e una fedeltà audio assoluta. D’altro canto i diffusori sono inglobati in una capsula di plastica (morbida) e non riescono ad avere la potenza di un paio di cuffie tradizionali.
Anche posizionando le cuffie direttamente sul canale uditivo, restano dei bassi poco pronunciati e un suono non sempre preciso. Ma non è questo il tipo di ascolto per cui nasce questa tecnologia, che invece ha tra i suoi punti di forza proprio quello di consentire di ascoltare quello che succede intorno a noi, senza mai risultare invasive.
Se volete cuffie ad alta fedeltà ovviamente dovete rivolgervi a un altro tipo di prodotto, che non possono essere nemmeno delle cuffie in-ear. Qui abbiamo la soluzione ideale per una musica di sottofondo, da ascoltare senza disturbare chi ci sta a fianco. Sono quindi perfette anche in ufficio, visto che permettono di ascoltare una playlist anche mentre lavoriamo. Avremo il vantaggio di non dare fastidio a nessuno, di non dover litigare per la scelta dei brani da ascoltare e di rimanere comunque vigili, in grado di effettuare una conversazione senza sembrare duri d’orecchio.
Secondo me è un compromesso più che accettabile, sacrificare un po’ di qualità per stare in mezzo alla musica senza per questo rimanere isolati dal mondo esterno, senza perdere troppo la concentrazione e senza risultare fastidiosi per gli altri. Da segnalare infine che nella confezione di vendita sono presenti anche due tappi da utilizzare, a detta del produttore, per migliorare l’isolamento e la qualità di ascolto. In realtà il suono peggiora, almeno questa è la mia sensazione, con lo svantaggio di perdere il contatto col mondo esterno.
In conclusione
Ho deciso di provare queste cuffie più che altro per curiosità, non avendo mai testato un prodotto con questa tecnologia e le mie aspettative erano tutt’altro che elevate. porto gli occhiali e temevo che l’archetto che tiene in posizione i diffusori finisse per risultarmi fastidioso.
Dopo un mese, nel quale ho utilizzato davvero tanto queste HAYLOU PurFree (BC01), devo dire che i miei timori erano infondati e che difficilmente potrò farne a meno in futuro, sia durante la giornata sia, soprattutto, durante i miei allenamenti.
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