Come dovrebbe ormai essere noto, investire in asset finanziari è un’attività ad elevato rischio. Lo dimostra del resto il dato spesso visibile sulle stesse piattaforme di trading, ove si avverte che solo una minoranza di utenti riesce a trarre profitto dalle transazioni intraprese. Un rischio il quale, però, è ancora più elevato nel settore delle criptovalute, come del resto attesta in maniera eloquente la recente vicenda di Terra (LUNA).

Per cercare di attutire questo livello di rischio sono gli stessi operatori a mettere in campo vere e proprie accademie di trading, tese ad aumentare in maniera esponenziale il know-how dei propri clienti e consentire loro di avere una approccio meno traumatico possibile coi mercati. A spingerli in tal senso è anche la constatazione che è nel loro interesse aiutare i trader nella loro navigazione, considerato come il guadagno avvenga sotto forma di provvigioni su ogni operazione intrapresa.

Anche Revolut, la piattaforma finanziaria per professionisti e imprese supportata da una app facilmente scaricabile sul proprio smartphone, ha deciso di dare luogo ad una accademia di questo genere. “Learn & Earn”, questo il nome del corso approntato dall’operatore, si propone in particolare di aiutare gli utenti a formarsi una solida base di competenze sulle criptovalute, tali da permettere loro di stendere una vera e propria rete di salvataggio intorno all’investimento effettuato.

In quest’ottica, l’azienda ha deciso di lanciare i suoi corsi di formazione crypto anche in Italia, ove notoriamente il trading sta avendo un notevole successo, sospinto anche dalle necessità sanitarie indotte dalla comparsa del Covid sul territorio peninsulare, che ha spinto un gran numero di investitori a preferire l’investimento online all’intermediazione di banche e SIM (Società di Intermediazione Mobiliare).

“Learn & Earn”: di cosa si tratta

“Learn & Earn” è il complesso dei corsi di formazione lanciato da Revolut per aiutare la propria clientela non solo ad investire più facilmente in asset virtuali, ma anche a porre le premesse per riuscire a conseguire il sospirato guadagno. Il primo corso della serie è “Crypto Basics” ed è strutturato in maniera da far capire cosa siano le criptovalute, le differenze con il denaro tradizionale, cosa si intenda per decentralizzazione e su quali meccanismi sia fondata la tecnologia blockchain.

Il tutto nell’ottica di aiutare il trader nell’affacciarsi sul mercato con fondate speranze di non perdere sin dalle prime operazioni il proprio denaro a causa di errori di inesperienza o di lacune di comprensione dei meccanismi che regolano gli investimenti finanziari. Proprio questo, infatti, è il maggiore pericolo prospettato dalle fluttuazioni dei prezzi che sono la principale caratteristica delle operazioni di trading.

Al primo corso di base se ne aggiunge poi un secondo, dedicato a Polkadot, la rete multichain in grado di unire catene diverse sul Web3 che è stata salutata da grande successo sin dal suo avvento, tanto da essere indicata da più di un analista alla stregua di possibile Ethereum Killer. In questo caso viene spiegato non solo il funzionamento della blockchain, ma anche come utilizzare DOT, il token nativo del sistema e i meccanismi che vanno a regolare le decisioni sullo sviluppo della rete.

Il corso si giova della collaborazione con Web3 Foundation e si propone di affinare la conoscenza di un settore estremamente complesso da parte dei suoi utenti. Per invogliarli ad applicarsi, peraltro, viene proposto un quiz finale, il quale prevede la possibilità di guadagnare sino a quindici dollari statunitensi in DOT.

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L’attivismo di Revolut e la risposta degli over 55

I corsi di formazione sulle criptovalute sono l’ennesima testimonianza del notevole dinamismo palesato da Revolut. Testimoniato ad esempio dalla decisione di azzerare le commissioni su PagoPA, il sistema di pagamento unificato nei confronti della Pubblica Amministrazione, che è stato deciso all’inizio dell’anno.

Un dinamismo il quale, a sorpresa, piace ai giovani, ma ancora di più agli over 55 del nostro Paese. Proprio in questa fascia di età, infatti, l’azienda ha fatto registrare il maggior tasso di crescita nel corso degli ultimi dodici mesi, collezionando un clamoroso +550%, a fronte di un dato medio del 57%. Una platea che, peraltro, non si limita al minimo indispensabile nell’utilizzo dell’app, considerato come per quanto riguarda le transazioni effettuate la crescita sia, nello stesso arco temporale, nell’ordine del 690%.

Una crescita del resto giustificata proprio dalla grande facilità di utilizzo dell’app, tale da spingere la fascia Silver, così è denominata quella dai 55 ai 74 anni, a farne leva per gli acquisti nei negozi fisici. Bastano del resto circa 60 secondi per creare il proprio account su Revolut e avere tutto il supporto possibile e immaginabile da parte del servizio clienti. Non stupisce eccessivamente, in questo quadro, il fatto che Revolut continui a crescere ad un ritmo impetuoso.

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