Sono passati diversi mesi dall’annuncio dell’acquisizione di Activision Blizzard e di tutte le sue IP da parte di Microsoft. L’operazione è ancora lontana dalla conclusione in quanto dovrà ricevere l’ok da parte di tutti gli enti regolatori. Si tratta della più grande acquisizione della storia dei videogiochi per un valore complessivo di oltre 68 miliardi di dollari. Nessuno, in questo momento, vuole fare le cose di fretta.

Tra i tanti temi emersi in queste ultime settimane legate all”operazione c’è la “questione” Call of Duty. Chi si oppone all’acquisizione, infatti, teme che la serie Call of Duty possa diventare un’esclusiva delle console Xbox, con possibili versioni per PC ma con un addio definitivo alle console PlayStation. Sulla questione sono emersi tanti punti di vista e commenti. Oggi, però, a chiarire le cose c’è una dichiarazione di Phil Spencer, il numero uno della divisione Xbox di Microsoft. Vediamo cosa ha detto il manager:

Phil Spencer chiarisce la posizione di Xbox sul futuro di Call of Duty: la serie resta su PlayStation

Nel corso di un’intervista rilasciata al canale YouTube Same Brain, Phil Spencer ha chiarito il punto di vista di Microsoft sulla questione Call of Duty, uno dei temi più caldi legati all’acquisizione di Activision Blizzard ed anche una delle “armi” che gli oppositori dell’operazioni stanno utilizzando per tentare lo stop da parte degli organi antitrust competenti. Il punto di vista di Phil Spencer è, quindi, molto importante per chiarire, in modo probabilmente definitivo, cosa farà Microsoft con Call of Duty.

Spencer ha affermato: “non toglieremo Call of Duty dal mondo PlayStation. Fino a quando ci sarà una console PlayStation per cui pubblicare un gioco, il nostro obiettivo sarà quello di continuare a pubblicare i titoli della serie Call of Duty su PlayStation”. Per chiarire ulteriormente il suo punto di vista, inoltre, il numero uno di casa Xbox cita il caso di Minecraft. Spencer, in un altro passaggio dell’intervista, ha aggiunto: “è la stessa cosa che abbiamo fatto con Minecraft andando ad espandere le piattaforme su cui è possibile accedere al gioco e non ridurle”.

Per poter ascoltare tutta l’intervista rilasciata da Phil Spencer al canale YouTube Same Brain potete fare riferimento al player qui di seguito. La parte relativa all’acquisizione di Activision Blizzard e al futuro di Call of Duty parte dal minuto 26 del video. Ecco l’intervista integrale:

Offerta

Apple iPad 10,9'', Wi-Fi, 64 GB

339€ invece di 409€
-17%

L’acquisizione di Activision Blizzard porterà vantaggi ai giocatori

Il punto di vista di Phil Spencer in merito all’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft è sempre più chiaro e preciso. L’obiettivo di Xbox sarà portare vantaggi ai suoi giocatori senza sottrarre “queste community ad altre piattaforme. Tramite il servizio Game Pass, quindi, Microsoft punta ad offrire un accesso semplificato ai giochi ma senza calcare troppo sul meccanismo di esclusive, su cui anche Sony con i titoli PlayStation in arrivo su PC sta rivedendo le sue politiche.

Il “caso” Call of Duty, quindi, rientra in quest’ottica. L’accesso ai futuri giochi del franchise continuerà ad essere appannaggio di una grande platea di videogiocatori. Sarà possibile, come evidenziato da Spencer, giocare ai futuri CoD sulle console PlayStation (sulla 5 ma in futuro anche sulla 6 e così via) oltre che su PC e sui dispostivi mobili. Ci sarà, inoltre, la possibilità di accedere via cloud, tramite l’apposito servizio dell’azienda, e i giochi, naturalmente, arriveranno anche sulle console Xbox, presenti e future.

Leggi anche: Microsoft annuncia l’abbonamento Xbox Game Pass Friends & Family

Il ruolo del GamePass: Call of Duty e altri IP al Day One senza costi aggiuntivi

L’acquisizione di Call of Duty e delle altre IP di Activision Blizzard rappresenta, quindi, un modo per potenziare l’offerta videoludica di Microsoft che non punterà troppo sul concetto di esclusiva. L’azienda, naturalmente, realizzerà titoli in esclusiva per le sue piattaforme (Xbox e Windows) ma le IP esistenti e i giochi di grandissimo richiamo come Call of Duty continueranno ad arrivare anche su altre piattaforme.

La presenza del Game Pass e della possibilità di giocare ai titoli dal Day One senza acquistarli ma solo attivando l’abbonamento, però, potrebbe rappresentare un plus non da poco per gli utenti. In questo modo, infatti, Microsoft punta ad attirare gli utenti verso le sue piattaforme senza, però, abbandonare la pubblicazione dei giochi su piattaforme “rivali” come le PlayStation di Sony.

Spencer ha parlato anche della crescita del Game Pass in questi mesi e del fatto che il 2022 è stato un anno di transizione per l’intera industria videoludica ma soprattutto per Xbox. Dal 2023, infatti, arriveranno nuovi titoli Bethesda come Starfield e Redfall (disponibili dal lancio nel catalogo del Game Pass) che dovrebbero dare un contributo notevole alla crescita del servizio di Microsoft.

Ricordiamo che l’acquisizione di Activision Blizzard da parte di Microsoft dovrebbe concludersi soltanto nel corso del 2023, dopo l’arrivo delle varie approvazioni dagli enti regolatori che, in questi mesi, stanno analizzando l’operazione. Sulla questione e sul futuro di Call of Duty ne sapremo di più, di certo, nel corso delle prossime settimane.

Leggi anche: Microsoft mostra (per sbaglio?) un’inedita console Xbox per giocare in streaming