Nel pomeriggio di ieri i possessori di un account Gmail si sono ritrovati nella pratica impossibilità di inviare o ricevere i consueti messaggi di posta elettronica. Un problema che è stato riscontrato in molti Paesi e il quale ha preoccupa non poco gli utenti italiani, anche alla luce di quanto accaduto di recente a quelli di Virgilio e Libero, i quali hanno dovuto fare i conti con un blocco che è durato alcuni giorni e ha suscitato una marea di polemiche, con tanto di proteste da parte delle associazioni dei consumatori. Un trend che probabilmente interesserà anche Google, anche se al momento sembra che i problemi siano più circoscritti.

Gmail: cosa è accaduto

Nel pomeriggio di ieri coloro che fanno affidamento su un account di Gmail per le proprie comunicazioni di posta elettronica si sono trovati praticamente isolati dai consueti contatti, per svariate ore. Con il trascorrere del tempo, peraltro, i problemi si sono allargati anche ad altre applicazioni della suite di Google, compreso Drive, Hangouts, Google Maps e il motore di ricerca. Il problema non ha colpito indistintamente, bensì a macchia di leopardo e in alcuni casi è durato solo pochi minuti.

Stando a quanto segnalato dal servizio di down detector di Google, il tutto avrebbe avuto inizio intorno alle 13, quando sono in effetti arrivate le prime segnalazioni da parte di utenti impossibilitati ad usufruire dei propri servizi di messaggistica istantanea. In un primo momento l’azienda non ha rilasciato alcun commento su quanto stava accadendo, ma intanto i problemi proseguono e sembrano interessare in particolare gli Stati Uniti.

Secondo Techradar, in quel Paese sarebbero state oltre 10mila le segnalazioni relative al disservizio. Intorno alle 15 le stesse hanno iniziato a calare, cosa che è stata interpretata come un segnale di risoluzione del problema. Naturalmente la speranza è che sia realmente così, anche se proprio quanto accaduto nel caso di Libero e Virgilio ha seminato una certa inquietudine tra gli utenti italiani di Gmail.

Per quanto riguarda gli stessi, il problema si è verificato intorno all 3 di notte e Google ha comunicato il ristabilimento del servizio alle 7.30, facendo quindi in modo che nel nostro Paese la situazione si avvertisse in maniera molto limitata. Resta da capire se non siano possibili ricadute nei prossimi giorni, anche alla luce degli episodi del passato.

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I precedenti più recenti di Gmail

Occorre peraltro sottolineare come un problema analogo si sia presentato più volte nel recente passato. Basta infatti fare delle ricerche per trovare notizie simili a più riprese, ad esempio nel 2009 e nel 2014, anche se di solito i problemi rimangono confinati a poche ore, contrariamente a quanto accaduto di recente con Libero e Virgilio.

Tra i vari episodi occorre ricordarne soprattutto tre, verificatisi rispettivamente il 29 gennaio del 2019, il 14 dicembre del 2020 e l’11 dicembre del 2022.

Nella prima occasione il fatidico segnale “errore 404”, che segnala la pratica impossibilità di collegarsi ad un server è comparso a milioni di utenti di ogni parte del mondo, tanto da ispirare un hashtag, #gmaildown su Twitter, ben presto inondato di segnalazioni e lamentele.

Nel dicembre del 2020 i problemi hanno interessato non solo Gmail, ma anche il motore di ricerca. In particolare, molti utenti del servizio di posta elettronica si trovarono di fronte al seguente messaggio: “L’indirizzo risulta inesistente o non può ricevere email.” Più fortunati i molti che in quel frangente si sono ritrovati a lottare semplicemente con un notevole rallentamento del servizio. Quando tutto sembrava risolto, un nuovo down si è verificato il giorno successivo, costringendo Google a emanare un comunicato in cui riconosceva il disservizio a danno di oltre 15mila utenti.

Problemi che si sono poi ripetuti il passato 11 dicembre. Anche in quella occasione un gran numero di account Gmail di ogni parte del globo, ma particolarmente di Stati Uniti e Regno Unito, sono andati in tilt, impedendone la normale utilizzazione da parte degli utenti. Per quanto riguarda l’Italia, la maggior parte delle segnalazioni sono arrivate in quell’occasione da Torino e Milano, con problemi sino alla Sicilia. Il problema è poi rientrato, anche in quel caso senza commenti da parte di Big G, che ha evidentemente pensato di non alimentare la polemica intorno all’accaduto.

Un precedente che sembra destinato ora a riemergere e a seminare dubbi sul servizio di posta elettronica di Google, anche in considerazione del fatto che l’azienda solitamente non fornisce notizie sull’accaduto.

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