Nei giorni scorsi il Ministero dell’Interno ha introdotto alcune novità importanti per la carta d’identità elettronica, cosiddetta CIE. Utilizzarla per accedere ai servizi online della PA (pubblica amministrazione) è diventato più semplice, perché ora può sostituire lo SPID, il sistema di identità digitale più comune e più utilizzato risetto alla CIE. La novità principale è legata al fatto che non è più necessario avere a disposizione uno smartphone con NFC per leggere la carta, ma la carta d’identità elettronica ora può essere usata direttamente tramite l’app CieID con sistemi di autenticazione meno laboriosi per accedere ai servizi online delle amministrazioni pubbliche.
Usare la CIE al posto dello SPID
La carta d’identità elettronica (CIE), oltre ad accertare l’identità del titolare, anche grazie a una componente elettronica integrata, ne rappresenta anche l’identità digitale. Quindi permette di accedere ai siti aderenti, di firmare documenti elettronici tramite l’app CieSign, e, in generale, di fare le veci dello SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) consentendo al titolare di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione.
Le principali novità riguardano il fatto che ora può sostituire concretamente lo SPID perché sono state abilitate le nuove credenziali di livello 1 e 2 che semplificano notevolmente la procedura necessaria per accedere ai servizi online della PA.
Prima era necessario sfruttare la cosiddetta autenticazione di livello 3, che prevedeva l’utilizzo di un lettore esterno o di uno smartphone con NFC per leggere la carta d’identità elettronica, operazione non semplicissima e soprattutto legata necessariamente a uno dei due dispositivi citati.
Ora invece per accedere ai servizi online dell’amministrazione pubblica ci si può autenticare anche con i livelli 1 e 2, molto più facili da usare: il primo richiede soltanto nome utente e password; il secondo oltre alle credenziali citate, anche un secondo fattore, ad esempio un codice temporaneo OTP o la scansione di un QR code. Qui trovate maggiori dettagli in proposito.
Quindi diventa molto più semplice usare la propria carta d’identità elettronica per autenticarsi usando qualsiasi dispositivo, diventando di fatto una vera e propria alternativa allo SPID. E fra l’altro ora non è più necessario essere in possesso della stessa in versione fisica, perché basta il codice PUK e il numero di serie della CIE consegnati dal proprio comune in fase di richiesta della carta d’identità elettronica, grazie all’applicazione CieID.
Con l’app CieID, installabile sia su dispositivi Android che iOS, è possibile gestire la propria identità digitale e accedere ai servizi online con facilità usando lo smartphone, con tutti e 3 i livelli di autenticazione suddetti. Da qualche giorno a questa parte, in caso di smarrimento, è inoltre possibile recuperare direttamente dall’applicazione il codice PUK della propria carta d’identità elettronica, quindi senza doversi recare al proprio comune come necessario fino a qualche giorno fa.
Chi ha fornito la propria e-mail e/o il proprio numero di cellulare in fase di richiesta, può recuperare il codice PUK dall’app CieID seguendo questi passaggi. Bisogna per prima cosa toccare la voce “Recupero PUK”, avvicinare la CIE allo smartphone, inserire il numero di serie della propria CIE (in alto a destra) e digitare i contatti forniti al proprio comune in fase di richiesta. Fatto questo, per ragioni di sicurezza, l’utente riceverà una notifica via SMS o e-mail (a seconda del contatto fornito) per poter completare la procedura e visualizzare il codice PUK recuperato.
Bene semplificare, ma è necessario specificare che non tutti i servizi online della pubblica amministrazione sono accessibili con i livelli 1 e 2 di autenticazione tramite CIE. Ad esempio, provando ad accedere al sito dell’Agenzia delle Entrate o dell’INPS usando la carta d’identità elettronica viene richiesto all’utente di autenticarsi con il livello 3, quello più sicuro che richiede un lettore o uno smartphone con tecnologia NFC. Non sappiamo al momento se si tratta di una scelta a garanzia di maggiore sicurezza, o basta solo pazientare qualche giorno affinché anche questi servizi online siano accessibili più facilmente con i livelli 1 e 2.
Ad ogni modo, in attesa di eventuali chiarimenti ufficiali, quel che è certo è che queste sono due novità importanti e utili per rendere la carta d’identità elettronica uno strumento più utile per i cittadini e, finalmente, davvero alternativo allo SPID.
Nel corso delle ultime settimane proprio lo SPID è stato oggetto di attenzioni da parte della stampa e del governo, giudicato a rischio in alcune occasioni, nonostante lo stesso sottosegretario al dipartimento della transizione digitale Alessio Butti abbia smentito ulteriormente le voci trapelate proprio in occasione di queste novità relative alla carta d’identità elettronica. Resta il fatto che l’Italia e la stessa Unione Europea si stanno muovendo da mesi verso un’identità digitale unica che semplifichi ulteriormente le cose.
Comunque, per maggiori informazioni sulla CIE, questo è il link al sito dedicato del Ministero dell’Interno dove trovate tutti i dettagli necessari per utilizzarla o per saperne di più.
Leggi anche: Wallet digitale europeo: cos’è e perché sarebbe rivoluzionario e SPID obbligatorio: come farlo online, i metodi per richiedere l’identità digitale
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