Recensione Dreame Hair Glory – Da quando, complice forse quella che viene definita “crisi di mezza età”, ho deciso di assomigliare a Sandy Marton, almeno per quanto riguarda la lunghezza dei capelli, ho ripreso a utilizzare un asciugacapelli, oggetto che negli ultimi trent’anni ha usato solo il barbiere e che in casa non ho quasi mai utilizzato.
Casca dunque a fagiolo l’arrivo sui mercati italiani di Dreame Hair Glory, un asciugacapelli da poco disponibile sul mercato italiano e che ho provato per un mesetto, al fine di scoprirne i vantaggi rispetto a un modello “tradizionale”. Il test è stato condotto in realtà da altre due persone oltre a me: mia moglie che ha i capelli molto lunghi, e mio figlio, che invece li porta molto corti.
Un design ultramoderno
Per anni il design degli asciugacapelli è rimasto sostanzialmente immutato ma Dreame, forte di un reparto di ricerca e sviluppo all’avanguardia, ha subito voluto colpire, con forme rivoluzionarie. Una impugnatura decisamente lunga e la parte soffiante compatta, tanto da sembrare quasi un giocattolo.
Il produttore asiatico ha scelto di mettere il filtro nella parte bassa dell’impugnatura, in un posto dove non crea nessun fastidio, così da distribuire in maniera ottimale i pesi. Il corpo principale è di fatto costituito dal motore sui cui si innesta la parte aspirante a cui si può collegare il solo accessorio presente nella confezione di vendita, un beccuccio da fissare magneticamente. Questo gli permette di ruotare in qualsiasi posizione, prima chicca visto che evita contorsioni e movimenti strani per tenere il beccuccio parallelo ai capelli.
Sull’impugnatura, in posizione decisamente azzeccata, sono disponibili i due pulsanti che regolano tutte le funzioni. Quello più in alto permette di accendere Dreame Hair Glory e di scegliere una delle due velocità a disposizione. Il secondo invece permette di selezionare una delle quattro modalità a disposizione, delle quali però vi parlerò tra poco.
Decisamente azzeccata anche la posizione del filtro, posto nella parte bassa dell’impugnatura, con una cover che si fissa magneticamente e che scorre verso il basso. Impossibile perderla però, visto che il cavo di alimentazione passa al suo interno, per cui non c’è il rischio che vi cada e si rompa. Sotto la cover è presente il filtro metallico vero e proprio che può essere pulito con un pennellino o anche con un pezzo di carta, in maniera semplice ed efficace.
Decisamente apprezzabile il bilanciamento dell’asciugacapelli, e il peso di appena 345 grammi è davvero ridotto tanto da poter essere utilizzato senza alcuno sforzo anche da un bambino. Dreame ha scelto due colorazioni, una oro rosa, bella ma che può non piacere a tutti e una bianca con la parte posteriore, quella dove sono posizionati i LED di cui vi parlo tra un attimo, di color oro.
Le dimensioni compatte lo rendono anche molto comodo da portare in viaggio. In queste settimane mi è capitato di fare un paio di viaggi di lavoro e piacere e non ho avuto problemi a infilarlo in un trolley, a differenza di quanto accade con modelli tradizionali che sono decisamente più ingombranti.
Comoda anche la fascetta in gomma, dello stesso colore del cavo di alimentazione, che permette di tenere fermo il cavo evitando che si incastri da qualche parte quando lo riponete in un cassetto. Essendo fissata al cavo è impossibile perderla, dettaglio che può sembrare insignificante ma che invece conferma l’attenzione che il produttore pone in ogni aspetto di questo prodotto.
Essenziale ma funzionale
Dreame Hair Glory ha una sola mancanza, che però si fa sentire solo da un numero ristretto di utenti. Manca infatti un diffusore, che permette di dare maggior volume ai capelli, in particolare a quelli lunghi, ma è un dettaglio che per molti è trascurabile. Una confezione di vendita essenziale quindi, così come le funzioni a disposizione.
Niente sensori intelligenti pensati per rilevare l’umidità e regolare la temperatura, belli sulla carta ma poco funzionali nella realtà dei fatti. All’utente viene lasciata la libertà di scegliere con quattro diverse modalità che permettono di coprire qualsiasi esigenza. A ogni pressione del tasto sull’impugnatura viene cambiata, in maniera sequenziale, la modalità di asciugatura, indicata dalla rispettiva icona lampeggiante posta sul retro dell’asciugacapelli, perfettamente visibile se lo utilizzate davanti allo specchio.
Si parte dall’aria fresca, ideale nei giorni più caldi o per chi vuole una piega precisa, per passare alla modalità “57 gradi”, con aria tiepida che riduce il rischio di danneggiare i capelli, permettendo comunque di asciugarli in maniera efficace. La terza modalità è quella ad aria calda più classica, ideale per chi ha tanti capelli e vuole ridurre i tempi di asciugatura, mentre l’ultima alterna aria calda e fredda, per mantenere molto morbido il capello.
Una delle chicche nascoste in questo Dreame Hair Glory è l’emissione di 300 milioni di anioni per centimetro cubo, per neutralizzare l’elettricità statica e aiutare i capelli a rimanere più lisci. La scarica negativa permette di chiudere le cuticole del capello mantenendo l’idratazione e quindi la morbidezza, a tutto vantaggio della salute del capello stesso.
Ho dimenticato di dire che il motore, che raggiunge una velocità di rotazione di 110.000 giri al minuto, è decisamente silenzioso, tanto che quando ho voluto provare il mio vecchio asciugacapelli mi sembrava di stare sotto a un aereo. I 76 decibel emessi sono davvero pochi e se fate un turno di notte potete asciugarvi i capelli dopo la doccia senza paura di svegliare tutta la casa: a fatica il suono emesso dall’asciugacapelli si sente nella stanza adiacente.
Altro punto a favore di questo prodotto è il poco calore emesso, anche dopo un uso prolungato (anche se nel mio caso non supera mai i 3 minuti, a testimonianza della sua efficacia). La superficie esterna è calda ma mai in maniera fastidiosa e soprattutto nemmeno lontanamente paragonabile a un classico asciugacapelli.
In conclusione
A voler cercare il pelo nell’uovo, questo Dreame Hair Glory ha un solo difetto, se visto con l’occhio del cittadino medio: il prezzo. A meno che non siate parrucchieri professionisti, abituati a spendere centinaia di euro per un asciugacapelli, o che vogliate il modello commerciale di un brand che si distingue proprio per i prezzi elevati (e che non nominerò per correttezza), è normale aspettarsi un prezzo compreso tra i 30 e i 50 euro.
Per portarsi a casa Dreame Hair Glory serve qualcosa di più, ma vi assicuro che vale fino all’ultimo centesimo speso. Attualmente l’asciugacapelli è in vendita su Amazon a 129 euro, un prezzo non così particolarmente impegnativo, soprattutto se si pensa alla qualità costruttiva e alle soluzioni tecnologiche presenti. E se paragonato ai modelli più blasonati della concorrenza risulta oltremodo economico, tanto da renderlo un best buy assoluto.
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