Negli ultimi tempi si fa un gran parlare del nostro satellite, la Luna ha sempre affascinato l’uomo che per un certo periodo della sua storia ha tentato con tutti i mezzi possibili di raggiungerla, riuscendoci. Archiviata la corsa allo spazio del secolo scorso, che ha visto contrapposte le due principali potenze mondiali di allora, per un po’ di tempo sembrava essere scemato l’interesse verso la Luna.
Poi ad un certo punto, complice probabilmente l’interesse nei confronti dell’esplorazione del Pianeta Rosso, ci si è resi conto di quanto il nostro satellite sarebbe utile in questo frangente e in diversi hanno ricominciato a guardare la Luna con l’intenzione di riportare, dopo tanto tempo, l’uomo su quel corpo celeste; fra questi Stati Uniti e Cina, ma non solo.
La Russia è stata a lungo protagonista dell’esplorazione spaziale, vantando addirittura il primato del primo uomo nello spazio grazie al cosmonauta Yuru Gagarin che completò la propria missione il 12 aprile 1961. Anche la Russia ha dunque deciso di riportare l’uomo sulla Luna e, la notte scorsa, ha lanciato con successo Luna-25, la prima missione lunare dopo 47 anni di inattività.
La Russia è pronta per l’esplorazione della Luna, lanciata con successo l’ultima missione
Nella giornata odierna alle ore 1:10 la Russia ha lanciato la missione Luna-25 dal cosmodromo di Vostochny grazie al razzo Soyuz, la prima missione dopo 47 anni; era infatti il 22 agosto 1976 quando la missione Luna-24 terminò con successo, riportando sul nostro pianeta circa 170 grammi di suolo lunare.
Di questi tempi non si può nominare la Russia senza pensare a quanto sta succedendo in Ucraina, la vicenda ha infatti avuto ripercussioni anche dal punto di vista delle missioni spaziali per quanto riguarda la nazione guidata da Vladimir Putin; la Russia aveva in essere una collaborazione con l’ESA (Agenzia Spaziale Europea) che avrebbe dovuto portare allo svolgimento delle missioni Luna-25, Luna-26 e Luna-27, il cui scopo sarebbe stato quello di verificare le condizioni per la creazione di un insediamento umano permanente sul nostro satellite.
In seguito all’invasione dell’Ucraina però, l’ESA ha deciso di interrompere la cooperazione per la missione ExoMars diretta su Marte e poi, nel giro di poche settimane, anche quella per le missioni lunari, chiedendo al contempo ai russi di restituire alcune attrezzature fra cui la telecamera di navigazione Pilot-D.
La Russia ovviamente, per dimostrare di non aver bisogno di nessuno, ha continuato con la pianificazione delle proprie missioni nel tentativo di riaffermare la propria potenza sulla scena internazionale.
Lo scopo della missione Luna-25 è quello di studiare la regolite lunare, così come le polveri e le altre componenti dell’esosfera del nostro satellite, grazie all’impiego di otto strumenti scientifici di bordo; l’intera missione durerà circa un anno, a patto che il lander riesca ad atterrare sano e salvo al Polo Sud lunare, impresa tutt’altro che scontata come precisato dal capo dell’agenzia spaziale russa Roscosmos, Yuri Borisov:
Questa missione prevede l’atterraggio al polo sud. Nessuno al mondo lo ha mai fatto prima. La probabilità di completare con successo missioni come questa è stimata intorno al 70%.
La missione Luna-25 dovrebbe raggiungere il nostro satellite circa cinque giorni dopo il lancio, non ci resta dunque che attendere per scoprire come andrà a finire.
Aggiornamento
Dopo essere entrata con successo nell’orbita lunare mercoledì scorso, la sonda della missione Luna-25 si è schiantata contro il suolo lunare a seguito di un incidente durante una manovra prima del suo atterraggio. Di seguito la dichiarazione agenzia spaziale Roscosmos:
Dopo un impulso dato per formare la sua orbita ellittica prima dell’atterraggio sulla Luna, intorno alle 14:57 (11:57 GMT), la comunicazione con Luna-25 è stata interrotta. Le misure adottate il 19 e 20 agosto per cercare il dispositivo e stabilire un contatto con esso non hanno prodotto risultati. Secondo i dati preliminari ha cessato di esistere a seguito di una collisione con la superficie lunare.
La stessa agenzia ha annunciato che una commissione interministeriale avrà il compito di fare luce sulle “ragioni” dell’incidente che ha causato la “perdita” di Luna-25.
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