Le bici a pedalata assistita con motore centrale non sono ancora particolarmente diffuse tra i brand asiatici, che continuano a preferire soluzioni con motore nel mozzo della ruota posteriore. Ci sono delle eccezioni come ESKUTE, che ha realizzato una serie di modelli con motore centrale. Nelle ultime settimane ho provato ESKUTE Polluno Pro in versione 2023, leggermente rivisitata rispetto al modello dello scorso anno.
Ci ho percorso qualche centinaio di chilometri e oggi è giunto il momento di parlarvene in maniera più dettagliata. Non scenderò troppo nei dettagli tecnici, per quelli vi rimando al sito del produttore dove potete trovare tutte le caratteristiche tecniche, vi porterò piuttosto la mia esperienza raccontandovi cosa mi è piaciuto e cosa invece non mi ha convinto fino in fondo.
Una city bike per tutti
Le linee di ESKUTE Polluno Pro tradiscono chiaramente la destinazione di questa e-bike, pensata principalmente per la mobilità urbana ma anche per le gite fuori porta, senza particolari difficoltà. L’assenza del tubo orizzontale, che caratterizza invece altri modelli, la rende adatta sia per un pubblico femminile sia per chi ha qualche anno in più sulle spalle e si trova in difficoltà a salire su una mountain bike.
La bici arriva in uno scatolone decisamente ingombrante, con abbondanti protezioni che la tengono al riparo durante il trasporto. L’assemblaggio è decisamente semplice, basta seguire le chiare istruzioni presenti, utilizzando la borsa degli attrezzi fornita in dotazione, vi basterà assicurarvi di avere una pompa per gonfiare le ruote al termine dell’assemblaggio.
Sono presenti anche parafanghi su entrambe le ruote e un portapacchi posteriore, che può tornare utile per portare piccoli pacchi o la spesa, a patto ovviamente di assicurarli al meglio. Non manca un cavalletto per parcheggiare la bici con estrema facilità in ogni situazione, ma tutto, parafanghi compresi, può essere rimosso per dare un tocco più sportivo alla bici. È presente una luce frontale mentre al posteriore la luce è alimentata a batteria e fissata sul portapacchi.
La batteria, inserita nel tubo obliquo, può essere agevolmente rimossa utilizzando la chiave fornita di serie, per essere ricaricata in maniera più semplice in casa o in garage, soluzione molto utile per chi ha la presa di corrente in posti non comodamente accessibili.
Adeguata in ogni situazione
Oltre al design, anche gli pneumatici scelti da ESKUTE tradiscono la destinazione cittadina di questa bici, che non è certo pensata per il fuoristrada più spinto. Ciò non toglie che possa essere utilizzato sulle stradine di campagna senza particolari problemi, anche se bisogna prestare attenzione ai sassi. Mi è infatti capitato di forare e analizzando la camera d’aria ho scoperto che il danno era dovuto a un sasso piuttosto che a un oggetto particolarmente appuntito.
La forcella anteriore ammortizzata riesce ad assorbire buona parte delle asperità del terreno, almeno quelle tipiche dell’asfalto, e va in difficoltà solo sugli sterrati più dissestati e sui selciati malmessi che purtroppo abbondano nelle nostre città. Niente di preoccupante comunque, il comfort di marcia resta molto buono, grazie anche a una sella confortevole al punto giusto. È in ogni caso possibile bloccare la forcella per evitare di fare troppo fatica in salita o per evitare di affondare eccessivamente in frenata.
Il motore da 250 watt spinge sempre bene e si dimostra pronto, grazie a un sensore di coppia che rileva in maniera abbastanza pronta la pedalata. Ci vuole meno di un secondo perché il motore inizi a spingere in maniera significativa, un ritardo più che accettabile e che non va in alcun modo a inficiare l’esperienza di pedalata, che rimane sempre piacevole.
Abito in una zona ricca di colline, da qualche anno diventate Patrimonio dell’Unesco, e non mancano i percorsi adatti a ogni esigenza. Salite spezzagambe per chi trasuda watt da ogni muscolo, strade bianche per gli amanti del gravel, stradine perse per chi cerca la pace e la tranquillità di una passeggiata domenicale e discese impervie per chi ama l’adrenalina del downhill.
ESKUTE Polluno Pro è capace, ovviamente a modo suo, di interpretare quasi ogni percorso disponibile, con la sola eccezione del downhill più impegnativo che richiede un mezzo adeguato. Ciò non significa che non l’abbia messa alla prova su qualche discesa sterrata, per vedere l’efficienza della sospensione anteriore e dell’impianto frenante, con pinze idrauliche su entrambe le ruote.
Ovviamente parliamo di una bici che nasce per la città, i rapporti montati parlano chiaro e sulle salite si sente la mancanza di una corona anteriore più piccola e di qualche dente in più sui pignoni posteriori. Ma tradotto in soldoni cosa significa? Niente salite impegnative, discese tecniche o pedalate veloci?
Assolutamente no, in salita i 27,5 Kg della bici si sentono, ma sono ampiamente compensati da un motore, il Bafang M200, che spinge sempre in maniera soddisfacente, senza mai andare in difficoltà. Anche sulle pendenze più impegnative, quando ci si avvicina alla doppia cifra, la bici si difende egregiamente, anche se è necessario un buon impegno per mantenere velocità sostenute.
I cinque livelli di assistenza permettono di modulare correttamente l’aiuto da parte del motore, anche se i primi due di fatto servono più che altro per compensare il maggior peso della bici rispetto a un modello muscolare. In ogni caso la bici spinge fino a 25 Km\h, nel pieno rispetto della vigente normativa italiana, e non è possibile sbloccare il motore per superare tale limite.
Anche sulle strade bianche ESKUTE Polluno Pro si difende molto bene, anche se le ruote non particolarmente tassellate vanno leggermente in crisi nei percorsi più impegnativi. Meglio quindi rimanere su strade asfaltate o comunque con un fondo abbastanza regolare, per evitare grane.
Nelle discese più veloci si sente sicuramente l’assenza del tubo orizzontale, che aiuta ad avere un maggiore equilibrio, ma ho superato abbondantemente i 60 Km/h senza ravvisare alcun problema di stabilità. I freni poi sono decisamente pronti e garantiscono degli spazi di frenata contenuti, qualsiasi sia la velocità, senza bloccaggi o perdite di efficacia.
Il cambio Shimano a 9 pignoni garantisce di trovare sempre il giusto rapporto, in salita come in pianura, le cambiate sono fluide e precise e permettono di rilanciare in qualsiasi momento l’andatura senza alcuna difficoltà. La corona anteriore da 38 denti è un buon compromesso per non fare troppa fatica in salita e riuscire a pedalare agevolmente anche al di sopra dei 40 Km/h.
Autonomia sorprendente
ESKUTE ha dotato questa Polluno Pro di una batteria da 36V/20Ah, per un totale di 720 watt, che sulla carta permettono di avere un’autonomia di 120 chilometri. Ovviamente si tratta di un valore destinato a variare, anche sensibilmente, in base al peso dell’utente, al tipo di percorso seguito e al livello di assistenza utilizzato.
Ho voluto mettere alla prova la bici su percorsi impegnativi, salite ripide ma corte, continue variazioni di pendenza, curve strette con rilanci che chiedevano un maggiore sforzo al motore, e sempre con il livello più alto di assistenza, proprio per scoprire quale fosse il limite minimo sotto sforzo. Anche in queste condizioni sono sempre riuscito a superare i 60 chilometri, un dato che mi ha decisamente impressionato visto che in queste situazioni ho decisamente messo a dura prova il motore, considerando anche il mio peso non proprio contenuto.4
Ovviamente ho effettuato anche dei test per capire quanto potesse essere veritiero il dato fornito da Eskute, andando a impostare l’assistenza ai livelli 1 e 2 su lunghi tratti pianeggianti, mantenendo un’andatura il più possibile regolare, senza grosse accelerazioni. La situazione tipica che si presenta a chi vuole fare una scampagnata domenicale o si reca al lavoro e non vuole ovviamente arrivare sudato e particolarmente stanco. In questi casi ho raggiunto i 100 chilometri, davvero tanti se tentiamo ancora una volta in considerazione il mio peso, e che permettono a persone più leggere, tra i 60 e i 70 Kg, di raggiungere tranquillamente i valori indicati dal produttore.
La batteria si ricarica, come riportato in precedenza, sia montata sulla bici che estratta, magari in casa per una maggiore comodità. È presente un interruttore per spegnere completamente la batteria ed evitare quindi qualsiasi aiuto da parte del motore, anche se lo stesso risultato si ottiene impostando a 0 il livello di assistenza alla pedalata.
In conclusione
Cosa dire quindi di questa ESKUTE Polluno Pro 2023? Un’ottima bici a pedalata assistita, perfetta per muoversi agevolmente nel traffico cittadino ma anche per qualche uscita più impegnativa, senza strafare soprattutto sulle strade più dissestate. Non disdegna le strade bianche, a patto che non siano particolarmente sconnesse e si difende molto bene in salita.
È perfettamente a norma con il codice della strada e non può essere sbloccata, quindi niente strane idee che porterebbero a maggiori rischi legati alla sicurezza e a possibili sanzioni economiche non indifferenti. Il prezzo non è particolarmente elevato se consideriamo che si tratta di una e-bike con motore centrale, con doppio freno a disco idraulico e cambio a 9 rapporti, decisamente al di sopra dello standard proposto dai produttori asiatici.
Potete acquistarla a 1.799 euro sullo store ufficiale ESKUTE, con spese di spedizione dai magazzini europei incluse nel prezzo.
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Recensione Nuki Smart Lock Ultra: bella, futuristica, funzionale
- 💻 Troppi portatili al Black Friday? Andate sul sicuro con queste offerte MSI
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo