L’autunno è probabilmente il momento migliore per assemblare un nuovo PC gaming di fascia medio-bassa, soprattutto per quegli utenti che mirano a risparmiare o comunque hanno a disposizione un budget limitato. In questo periodo le iniziative promozionali e le offerte sono molte, coinvolgendo tutti i maggiori produttori e rivenditori, partendo da colossi come Amazon che, solo un paio di settimane fa, ci ha fornito già una prima occasione con la Festa delle Offerte Prime. Siamo vicini al Black Friday e al Cyber Monday, due appuntamenti altrettanto attesi per poter usufruire di forti sconti su PC e componentistica, l’ideale se puntate a particolari prodotti che al momento hanno un costo fuori portata per il vostro budget. Rimanendo in questa fascia di prezzo, più precisamente entro quota 800 euro, con questo articolo vogliamo darvi qualche consiglio per mettere su una build da gaming, senza troppe pretese ovviamente, il tutto scegliendo i migliori componenti attualmente a disposizione per quanto riguarda il rapporto prestazioni/prezzo, il tutto cercando di non scendere troppo riguardo la qualità.
Costruire un PC da gaming con 800 euro non è semplice come qualche anno fa, o meglio, l’inflazione e tutte le problematiche politiche e sanitarie degli ultimi tre-quattro anni hanno causato un’impennata dei prezzi notevole, un fenomeno sotto gli occhi di tutti; al contempo, non si può negare che a oggi l’offerta da parte dei produttori sia decisamente più vasta, le scelte sono moltissime e, riallacciandoci a quanto detto sopra, le campagne promozionali sono ormai una tappa fissa nella roadmap annuale delle aziende, in tutti i settori. Tornando alla nostra build gaming da 800 euro, tale budget ci porta subito a dover individuare i due componenti primari attorno ai quali costruiremo il sistema. Con tale cifra non possiamo puntare sopra il gaming a 1080P (ci sono dei distinguo ovviamente), quindi partendo da questo punto ci focalizziamo in primis su scheda grafica e processore.
Indice:
Scheda video – Powercolor AXRX 6600 8 GB Fighter
Come discusso nella nostra guida dedicata, la scheda video è quel componente che più di tutti va a incidere sul costo totale di una build gaming e, più in generale, su tutte le tipologie di sistema con GPU dedicata. Detto questo, le alternative in questa fascia di prezzo non sono moltissime, in particolare se miriamo a giocare qualche titolo di ultima generazione a dettagli medio/alti. Puntando quindi al minimo per avere un’esperienza utente soddisfacente, per giocare a 1080P (anche su monitor Full-HD con refresh rate sopra i 75 Hz) la migliore scelta attualmente è secondo noi l’AMD Radeon RX 6600 8 GB. La variante custom PowerColor AXRX 6600 8 GB è quello che può fare al caso nostro, costa poco più di 200 euro e permette di giocare molti titoli a 1080P con dettagli alti a un buon frame-rate, mentre ottimizzando ulteriormente le impostazioni dei dettagli in game su medio-alto o medio potremo sfruttare anche qualche monitor a 1440P o, in alternativa, puntare a un buon monitor FHD con frequenza di aggiornamento a 120/144 Hz.
Parlando invece nel dettaglio della PowerColor AXRX 6600 8 GB, si tratta di una custom niente male, inserita nella serie Fighter dell’azienda che si distingue per una buona qualità costruttiva e un ottimo sistema di dissipazione a doppia ventola con tre heat-pipe in rame Direct-Touch e ventole che supportano la modalità Mute (ovvero semipassiva). Basata su architettura AMD RDNA2, la GPU della Radeon RX 6600 8 GB è dotata di 1.792 Stream Processor e abbinata a memorie di tipo GDDR6 ( 8 GB) su bus a 128 bit; la GPU ha una frequenza base di 2.044 MHz in game che arriva a 2.491 in modalità OC Boost, la VRAM invece ha una velocità di 14 Gbps, il tutto per TBP di 132 watt e un connettore di alimentazione ausiliario PCI-E 8pin. La Radeon RX 6600 8 GB supporta ovviamente le tecnologie proprietarie targate AMD, FSR incluso, mentre non dimentichiamo le quattro uscite video con tre Display Port 1.4 e una HDMI 2.1. Insomma ha tutto quello che serve per giocare bene spendendo poco, ribadiamo senza troppe pretese; supporta anche il ray-tracing ma non è il suo forte, soprattutto se non abilitiamo l’FSR.
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Processore – Intel Core i5 12400F
Scelta la scheda video siamo scesi di circa 200 euro dal nostro budget iniziale, passiamo quindi al processore che, senza alcun dubbio, sarà l’Intel Core i5-12400F, attualmente la migliore opzione per prezzo, prestazioni e possibilità di avere a disposizione una piattaforma moderna che supporti se non tutte, almeno una buona parte delle tecnologie di ultima generazione. Si tratta di una CPU che fa parte della serie Intel Core 12a gen “Alder Lake”, non troppo distante dagli ultimi Intel Raptor Lake di 13a/14a gen, ma sicuramente ora molto più conveniente per quanto riguarda il prezzo.
Questo chip, basato su sockek LGA 1700, è dotato di 6 core e 12 thread grazie alla tecnologia Hyper-Threading, supporta memorie RAM DDR4 e DDR5 (che non consideriamo per questa build visti i costi) e funzionalità proprietarie Intel come DL Boost e Neural Accelerator 3.0. A bordo troviamo poi 18 MB di Intel Smart Cache, mentre parlando di frequenza il Core i5-12400F opera a una frequenza Boost di 4,4 GHz rimanendo in un TDP (Thermal Design Power) di soli 65 watt; in realtà questo parametro può essere sbloccato dal BIOS della scheda madre, tuttavia è una pratica che in questi casi non prendiamo in esame visto che richiede un minimo di esperienza nel tuning (si potrebbe anche overcloccare).
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Scheda Madre – Gigabyte B660M GAMING AC DDR4
Dopo il processore, o meglio insieme, pensiamo subito alla scheda madre, ambito dove la retrocompatibilità delle ultime tre generazioni di piattaforme desktop Intel su socket LGA 1700 ci offre sicuramente un grande aiuto. Visto il nostro budget e quello che ci rimane dopo scheda video e CPU, siamo orientati forzatamente su un sistema e quindi una scheda madre DDR4; per avere un buon prodotto, soprattutto affidabile, scegliamo un modello di scheda che si affida al chipset Intel B660, non il più recente ma decisamente buono, se non ottimo, per quello che dobbiamo fare.
La nostra scelta è ricaduta sulla Gigabyte B660M GAMING AC DDR4, una soluzione tra l’altro ottimizzata per i gamer che oltre a prestazioni e qualità garantisce buone doti di connettività e capacità di espansione. Curata anche nell’estetica, questa motherboard vanta una sezione di alimentazione con VRM a 6+2+1 fasi Hybrid Digital, equipaggiata tra l’altro con dissipatore dedicato sui mosfet. Offre solo due slot DDR4 che però sono sufficienti visto che i moduli DDR4 ad alta densità non hanno più costi esorbitanti come il periodo pre-DDR5.
Come detto, la B660M GAMING AC DDR4 ha davvero tutto quello che ci serve: c’è lo slot dedicato PCI-E Gen 4.0 x16 per la GPU, due slot M.2 per SSD PCI-E 4.0, audio 7.1 HD Realtek con riduzione del rumore e una buona connettività vista la presenza di una porta LAN 2.5G, WIFI 802.11AC e Bluetooth (c’è anche l’Antenna AERO). Chiudono la dotazione, supporto RGB Fusion 2.0, per gli amanti del genere, insieme alle varie funzionalità proprietarie Gigabyte come Smart Fan 6 (gestione ventole/temperature) e Q-Flash Plus per aggiornare facilmente il BIOS.
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Dissipatore CPU – Thermaltake UX200 SE ARGB
Il dissipatore solitamente lo scegliamo insieme al processore, tuttavia conoscere quali sono gli “spazi” offerti dalla scheda madre nella zona socket è altrettanto importante. Visto che la B660M GAMING AC DDR4 non dovrebbe crearci problemi di sorta, se non altro per la dissipazione a basso profilo, optiamo per un dissipatore ad aria non troppo voluminoso, anche perché il nostro Intel Core i5-12400F ha un TDP di soli 65 watt. La nostra scelta è ricaduta su un validissimo Thermaltake UX200 SE ARGB, un cooler caratterizzato da un design a singola torre ed equipaggiato con quattro heatpipe in rame da 6 millimetri a diretto contatto con il processore; a bordo troviamo una ventola da 120 millimetri capace di spingersi a 1.800 RPM con una portata di 62 CFM, senza dimenticare il supporto ARGB, sempre per gli appassionati dei led, ma soprattutto la possibilità di dissipare chip sino a 170 watt. Il Thermaltake UX200 SE ARGB è bello e compatto, ma soprattutto economico visto che si trova a meno di 30 euro.
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RAM DDR4 Corsair ed SSD Samsung
Per la memoria RAM ci siamo orientati sulle mature ma ancora valide DDR4, nel dettaglio un kit da 16 GB di Corsair Vengeance LPX da 3.200 MT/s, in grado non solo di supportarci bene nei giochi, ma sufficiente anche per compiere altre operazioni che possono andare dalla produttività (sempre nei limiti) alle applicazioni quotidiane. Il kit Corsair presenta un dissipatore in alluminio a basso profilo (ma molto valido) e sono coperte da una garanzia a vita; da segnalare anche il CAS Latency impostato a 16 e il supporto per il profilo Intel XMP 2.0.
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Rimanendo in tema memoria, questa volta per l’archiviazione, una delle migliori opzioni attualmente è il Samsung 970 EVO Plus 1 TB, un SSD che sfrutta l’interfaccia PCI-E 3.0 ma che grazie alla sua scheda tecnica non ci farà sentire troppe differenze rispetto ai modelli più veloci Gen 4.0. Divenuto ormai un riferimento, insieme a prodotti più recenti del brand sudcoreano, questo drive garantisce un trasferimento dati sequenziale sino a3,5 GB/s (lettura) e picchi di 550.000/600.000 IOPS nelle scritture/letture casuali. Le prestazioni e la reattività sono garantite anche da una cache DDR4 da 1 GB, mentre non manca il dissipatore di calore, garanzia sino a 5 anni (o 600 TBW) e supporto per l’utility proprietaria Samsung Magician.
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Alimentatore Enermax e Case Thermaltake
Per l’alimentatore la scelta non è così difficile come si potrebbe pensare, soprattutto perché il binomio Intel Core i5-12400F e Radeon RX 6600 non è così esigente in termini di risorse energetiche; potremmo stare tranquillamente su un’unità di alimentazione da 500 watt, tuttavia volendo pensare a un futuro upgrade della scheda grafica abbiamo scelto l’Enermax Maxpro II da 600 watt. Si tratta di una PSU non modulare (qualche compromesso bisogna accettarlo) ma davvero completa per dotazione e specifiche tecniche; ha un’efficienza media dell’86% sotto carichi che vanno dal 20% al 100% e supporta tutte le tecnologie di protezione che ci si aspetta da un alimentatore di nuova generazione (sovratensione e sottotensione, sovracorrente, corto circuito, sovrapotenza ecc). L’alimentatore Enermax garantisce poi connettore EPS 8pin 12V per la CPU, 2 connettori PCI-E 8pin (6+2pin), 6 SATA e anche tre molex per chi ancora li usa; per il raffreddamento invece troviamo una ventola Twister Bearing 120 mm, mentre la garanzia del produttore arriva a 3 anni.
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Chiudiamo con il case, probabilmente uno dei pochi componenti dove abbiamo la scelta più vasta a prescindere dalla fascia di prezzo. In questi casi, a parte i gusti soggettivi (su colorazione, pannello finestrato e non, illuminazione ed estetica in generale ecc) secondo noi bisogna guardare a quello che è il resto della componentistica e valutare intanto di non acquistare un case troppo compatto o con una scarsa ventilazione, senza dimenticare che stiamo assemblando un PC gaming nella fascia 800 euro e quindi dobbiamo/possiamo risparmiare il più possibile. Nonostante il budget rimasto a disposizione sia abbastanza cospicuo, la nostra scelta è ricaduta su un prodotto nella fascia dei 60 euro, parliamo del Thermaltake TT S200 TG ARGB, un mid-tower abbastanza lineare nel design, senza troppi fronzoli ma comunque dotato di pannello laterale in vetro temperato, frontale con griglia per ottimizzare l’airflow, illuminazione ARGB compatibile con i vari produttori di schede madri e vano alimentatore in basso.
Il Thermaltake TT S200 TG ARGB prevede tre ventole frontali in immissione da 120 mm ad alte prestazioni, supporta anche schede madri ATX standard oltre a dissipatori a liquido, che in questo caso non ci servono, offrendo anche un pannello frontale con USB 3.0. Un case a nostro avviso perfetto per questa build che, con gli effetti luce personalizzabili (non necessari intendiamoci) farà anche piacere agli amanti del genere.
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Costo totale e considerazioni sui prezzi
Siamo giunti al termine di questa guida su come assemblare un PC gaming con un budget di 800 euro, il tutto tenendo presente che siamo sempre orientati su prodotti nuovi e non di seconda mano. Bisogna sottolineare quest’ultimo aspetto in quanto il mercato dell’usato attualmente è ricco di offerte, spesso convenienti ma non sempre prive di compromessi o eventuali problematiche che potrebbe scaturire l’utilizzo di un componente già adoperato da qualcun altro. Tornando alla build che abbiamo messo in piedi, siamo stati molto bravi in quanto la nostra macchina (priva di monitor ovviamente) risulterà molto equilibrata e pronta per il gaming a 1080P, con un costo che a oggi è di 755,96 euro. Con i circa 45 euro rimanenti possiamo pensare a due opzioni, oltre a una terza via che sarebbe quella di tenere i soldi per altre spese (magari una pizza). La prima sarebbe quella di valutare un kit gaming tastiera/mouse, magari con Cooler Master Devastator 3, la seconda, se avete già tastiera e mouse, quella di investire su una Radeon RX 6600 XT che in alcuni casi si trova in offerta a 240-250 euro.
Guardando invece alla configurazione dal punto di vista tecnico e soprattutto della longevità, qualcuno potrebbe obiettare che il nostro PC su DDR4 potrebbe non avere molto senso nell’ottica di un upgrade futuro, soprattutto vista l’esplosione del mercato DDR5 sulle piattaforme di ultima generazione AMD e Intel. Questa considerazione però va in senso opposto a quello che è l’approccio da avere quando abbiamo a che fare con budget ridotti, dove la scelta migliore (che magari ci prenderà più tempo) alla fine è quella che ci fa rientrare nel nostro budget di spesa. I compromessi forse non mancheranno, ma possiamo dire senza problemi che l’utente standard non avrebbe alcun beneficio tangibile a utilizzare una build di questo tipo su DDR5; se a questo aggiungiamo che il socket Intel LGA 1700 è a fine vita, chi assemblerà un PC come il nostro oggi si troverà a doverlo aggiornare tra qualche anno (non per forza), orientandosi a quel punto sulle CPU Next Gen Intel o AMD che oltre a nuove architetture e socket utilizzeranno esclusivamente RAM DDR5 e nuove schede madri.
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