Apple, Meta e ByteDance, proprietaria di TikTok, hanno annunciato di aver contestato le decisioni dell’Unione Europea in merito al Digital Market Act, di cui tanto si sente parlare in questi mesi. Secondo le decisioni dell’UE, le aziende considerate dominanti nel mercato digitale possono essere designate come “gatekeeper” e possono incorrere in sanzioni se non favoriscono la concorrenza a vantaggio dei consumatori.
Attualmente il Digital Market Act dell’Unione Europea ha designato come dominanti 22 servizi gestiti da sei tra le maggiori aziende mondiali, ossia Apple, Microsoft, Google, Meta, Amazon e ByteDance. La Corte di Giustizia ha reso noto che Apple, assieme a Meta e ByteDance hanno presentato un’obiezione formale contro questa decisione, anche se i dettagli della denuncia non sono stati resi noti.
Le ragioni dietro l’obiezione di Apple, Meta e TikTok
Se da un lato sembra che Google e Microsoft abbiano preso di buon grado le decisioni dell’Unione Europea, che ha classificato alcuni loro servizi come sufficientemente grandi da poter limitare la concorrenza a scapito dei consumatori, altri colossi tecnologici non ci stanno. Secondo alcune fonti pare che Apple abbia contestato la designazione di gatekeeper per il suo App Store, sostenendo che la piattaforma non è un intermediario online e non è sufficientemente potente da esercitare un monopolio sul mercato.
Apple è stata pesantemente presa di mira dal Digital Market Act, arrivando a standardizzarsi con l’introduzione della porta USB di tipo C su iPhone 15 e annunciando che dal prossimo anno i suoi dispositivi supporteranno lo standard di messaggistica RCS, eliminando così alcuni dei motivi di critica esposti dall’Unione Europea.
Nel caso di Meta, invece, l’azienda di Zuckerberg non ha contestato la decisione dell’UE nei confronti di Facebook, WhatsApp e Instagram, ma ha criticato le designazioni di gatekeeper di Messenger e Marketplace, sostenendo che il primo è semplicemente una funzionalità di chat all’interno di un social network e il secondo un servizio di scambio tra consumatori, che in nessun modo possono fungere da intermediari con le imprese e costituire monopolio nel mercato.
Infine ByteDance ha affermato che il suo TikTok è un aspirante concorrente nel mercato dei social media, piuttosto che un gatekeeper affermato. Secondo l’azienda designare il social network come dominante sul mercato andrebbe a proteggere soltanto realtà più affermate.
Le contestazioni delle tre aziende potrebbero avere un impatto significativo sull’applicazione del DMA. Se le contestazioni dovessero essere accolte, le aziende potrebbero evitare di essere soggette alle regole imposte dall’Unione Europea. In caso contrario, il non rispetto delle norme potrebbe portare a multe fino al 10% del loro fatturato globale, con un aumento fino al 20% in caso di recidiva e multe periodiche fino al 5% del loro fatturato medio giornaliero.
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