Nel corso dell’ultimo anno abbiamo assistito ad un crescente interesse nei confronti del nostro satellite naturale, la Luna, che da tempo immemore affascina l’uomo, è tornata ad essere nel mirino delle principali potenze mondiali.
L’obbiettivo primario è, come ormai ben sappiamo, il ritorno dell’uomo sulla Luna che dovrebbe avvenire grazie alle missioni Artemis della NASA, ma abbiamo anche visto come altre nazioni oltre agli Stati Uniti siano impegnate nello studio del nostro satellite con diverse missioni.
Quest’estate abbiamo assistito al fallimento della missione Luna-25 della Russia, mentre un’altra potenza mondiale emergente, l’India, ha avuto successo con la missione Chandrayaan-3. Ora è il turno del Giappone e dell’agenzia spaziale JAXA che, il 25 dicembre, ha registrato con successo l’inserimento dello Small Lunar Lander Demonstrator (SLIM) nell’orbita lunare.
Il lander giapponese SLIM è entrato in orbita lunare, l’atterraggio sulla Luna è previsto per il 19 gennaio 2024
Come anticipato in apertura, la Luna è entrata nel mirino del Giappone e, più nello specifico, del lander lunare SLIM dell’agenzia spaziale giapponese JAXA. Nella giornata del 25 dicembre l’agenzia ha comunicato che il lander è entrato con successo nell’orbita lunare.
SLIM, acronimo di Small Lunar Lander Demonstrator, è stato lanciato il 7 settembre scorso e si trova ora nella sua prima orbita intorno al nostro satellite, orbita che verrà modificata nelle prossime settimane al fine di ultimare i preparativi per l’allunaggio attualmente previsto per il 19 gennaio 2024 alle 16:00 (ora italiana).
La missione riveste una particolare importanza per il Giappone visto che la nazione non è mai riuscita a scendere sul nostro satellite con successo, una missione simile era già stata tentata a inizio anno dal lander privato (sempre giapponese) Hakuto-R di ispace, ma fallì per un problema software di analisi e rilevamento del terreno.
Un ipotetico successo dell’attuale missione porterebbe il Giappone ad essere la quinta nazione, dopo Russia (Unione Sovietica), USA, Cina e India, ad effettuare un allunaggio di successo sul nostro satellite naturale.
Attualmente SLIM si trova dunque in orbita intorno alla Luna, ad un apolunio (cioè il punto dell’orbita più lontano dalla Luna) di 4000 km e a un perilunio (il punto più vicino) di 600 km; la prossima fase prevede appunto un’orbita circolare da 600 km dalla quale verranno effettuate le manovre preparative all’allunaggio: il perilunio sarà abbassato fino a 15 km (la linea rossa nell’immagine qui sopra) e da qui inizieranno le manovre che dovrebbero avere una durata di circa 20 minuti.
L’obbiettivo principale della missione è quello di dimostrare i progressi effettuati dal Giappone per portare a termine quello che viene definito un soft landing, ovvero un atterraggio morbido, sfruttando un sistema di navigazione basato sull’osservazione in tempo reale della superficie (il radar per l’atterraggio è stato fornito da Mitsubishi Electric mentre l’altimetro laser e la fotocamera di navigazione sono state realizzate da Meisei Electric), supportato dalle osservazioni del satellite giapponese SELENE.
SLIM ha un peso complessivo di 200 Kg senza carburante, che diventano 730 Kg con il propellente, misura 2,4 m x 1,7 m x 2,7 m e trasporta una coppia di piccoli rover: il Lunar Excursion Vehicle 1 (LEV-1) utilizza un meccanismo di saltellamento, mentre il LEV-2 è un rover sferico delle dimensioni di una palla da baseball.
Come anticipato, lo scopo del lander è sì quello di effettuare un allunaggio con successo, ma anche di farlo con la massima precisione possibile, l’obbiettivo è infatti quello di atterrare in un’area di 100 metri anziché di chilometri o decine di chilometri come in precedenza. Un eventuale successo rappresenterebbe un ottimo biglietto da visita per il Giappone, fortificando l’attuale partnership con la NASA per le future missioni Artermis per riportare un domani l’uomo sulla Luna.
Aggiornamento 19 gennaio 2024
Dopo una discesa durata 20 minuti, il lander giapponese SLIM ha completato il suo atterraggio sul suolo del nostro satellite naturale, questo almeno è quanto indicano i telemetri ma l’agenzia spaziale giapponese non ha ancora ufficialmente confermato le condizioni del lander, cosa che potrebbe richiedere “fino a due ore” come sottolineato da un portavoce dell’agenzia JAXA.
Nonostante diversi radioamatori sparsi per tutto il mondo riescano a ricevere segnali provenienti dalla Luna nelle frequenze previste da Slim, nonché la Deep Space Network della NASA (che comunica con i veicoli spaziali) indichi a sua volta che sta ricevendo segnali da Slim, la JAXA vuole sincerarsi non solo dello stato del lander in sé ma anche di quello di varie apparecchiature.
Quando giungerà la conferma dell’esito positivo dell’allunaggio, il “cecchino della Luna” (soprannome dovuto al fatto che il lander è progettato per un atterraggio di precisione senza precedenti, puntando ad un’area di circa 100 metri invece dei diversi chilometri solitamente necessari) avrà permesso al Giappone di diventare ufficialmente la quinta potenza al mondo a eseguire un allunaggio morbido sul nostro satellite.
Aggiornamento: conferma ufficiale
Durante la conferenza stampa l’agenzia spaziale giapponese JAXA ha confermato che l’allunaggio è avvenuto con successo, il lander invia correttamente dati alla Terra ma al momento è stato individuato un problema con i pannelli solari. Non è chiaro nello specifico da cosa dipenda il problema, ma il lander attualmente funziona grazie alle batterie in dotazione che sono comunque in grado di garantire alcune ore di autonomia anche grazie allo spegnimento di alcuni sistemi non essenziali.
Per quel che concerne l’atterraggio in sé, l’agenzia non è al momento in grado di confermare se il lander è allunato nella zona prevista inizialmente, per questo c’è bisogno di un ulteriore lavoro di analisi dei dati, motivo per cui si sta dando la priorità al download dei dati di navigazione di SLIM, in particolare quelli inerenti alla traiettoria della sua discesa e alle fotografie scattate durante l’atterraggio. L’agenzia prevede di fornire ulteriori dettagli la prossima settimana attraverso un’ulteriore conferenza stampa.
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