Sono passati appena 4 mesi dall’annuncio ufficiale degli iPhone 15 e iPhone 15 Plus e degli iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max ma già da qualche tempo, addirittura da prima che venissero lanciati gli attuali flagship di casa Apple, si parla dei modelli che verranno dopo, ovvero gli iPhone 16.
Se sul fronte della line-up non dovrebbero esserci sorprese, almeno per quanto concerne il numero di dispositivi, dalle parti di Cupertino stanno lavorando per migliorare ulteriormente i propri smartphone, in un periodo storico in cui impazza la corsa all’ultima funzionalità basata sull’intelligenza artificiale. Oggi non ci occuperemo di questo ma andremo ad analizzare le ultime indiscrezioni trapelate sui prossimi iPhone per poi fare il primo rumor recap di questo 2024 sul loro conto.
Gli ultimi rumor sui prossimi iPhone 16
È indubbio che gli iPhone di Apple siano tra i dispositivi elettronici in grado di catturare maggiormente l’attenzione degli appassionati di tecnologia, sia dei fan sfegatati del brand che del resto della community. Non c’è nemmeno il tempo di conoscere una nuova generazione di melafonini che già lo sguardo volge a ciò che verrà doppo: traslando questo ragionamento a oggi, nemmeno il tempo di conoscere gli iPhone 15 che tutte le attenzioni si sono spostate sugli inediti iPhone 16, smartphone che il colosso di Cupertino non svelerà ufficialmente prima della fine dell’estate.
Nel corso della settimana sono emerse nuove indiscrezioni su alcune novità che potremmo ritrovare proprio sui flagship 2024 della mela morsicata e quindi è bene andarle ad analizzare, senza comunque dimenticarci di prendere il tutto con le pinze: da qualche tempo, infatti, Apple ha fatto fuori le talpe; di conseguenza, le informazioni di prima mano sono sempre meno attendibili e dobbiamo affidarci a soffiate provenienti dalla catena di approvvigionamento o a speculazioni di analisti ed esperti del settore.
Un report di ieri, targato The Information, prova a fare luce sull’inedito capture button di cui avevamo sentito parlare per la prima volta lo scorso settembre che dovrebbe debuttare su tutti i modelli della gamma iPhone 16.
Secondo quanto riportato, pare che possa trattarsi di un pulsante meccanico (che può essere premuto, non quindi allo stato solido) dotato di una porzione esterna sensibile al tocco.
Tale pulsante dovrebbe servire per la fotocamera, consentendo di mettere a fuoco (tramite una pressione leggera) e scattare (tramite una pressione prolungata) e di effettuare zoom in e zoom out tramite gesti (swipe verso l’alto o verso il basso) sulla parte sensibile.
Lo stesso report svela anche un retroscena sugli iPhone 15: Apple avrebbe accantonato l’idea di passare ai pulsanti capacitivi (ovvero allo stato solido) per “problemi di qualità e perché il feedback aptico non soddisfava gli standard dell’azienda“.
Nuove speculazioni sui SoC: miglioramenti a RAM, modem 5G e Wi-Fi
Da un paio di generazioni, Apple ha iniziato a differenziare la gamma “base” e la gamma “Pro” anche sul fronte del cuore pulsante: A15 Bionic (realizzato a 5 nm) e A16 Bionic (4 nm) sugli iPhone 14 base/Pro, A16 Bionic e A17 Pro (3 nm) sugli iPhone 15 base/Pro.
Secondo le indiscrezioni circolate finora, ora confermate dall’analista Jeff Pu (via 9to5Mac), lo scenario potrebbe cambiare, seppur leggermente: gli iPhone 16 “base” dovrebbero potere contare sul chip Apple A18 (3 nm), mentre gli iPhone 16 “Pro” dovrebbero potere contare sul chip Apple A18 Pro (3 nm); due diverse declinazioni dello stesso SoC (ammesso che l’A18 standard non sia un A17 Pro rinominato per ragioni di marketing). Speculazioni a parte, il cambio SoC dovrebbe portare delle migliorie collaterali sugli smartphone.
Gli iPhone 16 “base” dovrebbero potere contare su 8 GB di RAM, 2 GB in più rispetto ai predecessori. Il modem integrato, invece, dovrebbe rimanere lo Snapdragon X70 di Qualcomm, già presente sull’intera gamma iPhone 15: si tratta comunque di un modem molto prestazionale. Gli iPhone 16 “Pro”, invece, non dovrebbero guadagnare migliorie sul fronte della RAM ma dovrebbero essere dotati del più recente modem Snapdragon X75, in grado di offrire velocità in 5G decisamente più alte.
Anche sul fronte del Wi-Fi potrebbero esserci novità: secondo l’analista, i modelli base del 2024 guadagneranno il supporto al Wi-Fi 6E (attualmente esclusivo degli iPhone 15 Pro e 15 Pro Max); i modelli Pro del 2024, invece, potrebbero spingersi fino al Wi-Fi 7. In sostanza, pare che Apple possa differenziare le gamme “base” e “Pro” anche per le velocità di accesso alla rete, mobile o domestica che sia.
Spazio di archiviazione: fino a 2 TB e passaggio alle QLC NAND Flash
L’ultima indiscrezione trapelata negli ultimi giorni proviene da un report di DigiTimes Asia (via AppleInsider) e ci parla di una possibile novità riguardante gli iPhone 16 e, più nello specifico il loro spazio di archiviazione: potremmo infatti assistere al passaggio alle memorie NAND QLC (Quad Level Cell) dalle memorie NAND TLC (Triple Level Cell) utilizzate finora.
Questo cambiamento potrebbe garantire a Apple la possibilità di introdurre in commercio smartphone con più spazio di archiviazione, tra l’altro a fronte di costi più bassi. La QLC è una tecnologia che consente di utilizzare quattro bit di dati per cella di memoria invece di tre, consentendo di archiviare più dati nello stesso numero di celle. Non è tutto oro ciò che luccica: rispetto alla TLC, questa è una tecnologia meno affidabile (garantisce meno cicli di scrittura) e soprattutto più lenta.
Potremmo (il condizionale è comunque d’obbligo) ritrovarci con degli iPhone 16 a due velocità: più veloce se il dispositivo ha un taglio di memoria meno generoso; più lento se il dispositivo ha un taglio di memoria più generoso.
Sul blog sudcoreano Naver, l’utente @yeux1122 fa una previsione circa l’arrivo del nuovo taglio di memoria da 2 TB sui modelli Pro della gamma iPhone 16, proprio sfruttando l’onda del passaggio alla tecnologia NAND QLC (che magari sarà esclusiva proprio di questo taglio di memoria); tuttavia, questa indiscrezione è da prendere con le pinze più delle altre perché lo stesso utente, qualche mese fa, disse la stessa cosa degli iPhone 15 Pro. Ciò, come sappiamo, non si è realizzato.
Rumor recap: cosa sappiamo finora sugli iPhone 16
Conclusa l’analisi delle nuove indiscrezioni, è il momento di andarle a incastrare in mezzo a tutti gli altri rumor trapelati finora che, sebbene manchino ancora 8 mesi circa al lancio, ci permettono di tracciare un primo identikit dei prossimi iPhone 16.
Come anticipato, sembra proprio che la gamma possa essere articolata nuovamente su quattro modelli: iPhone 16 e iPhone 16 Plus alla “base” della gamma; sui due modelli Pro, invece, potremmo assistere a una leggera riorganizzazione. Da tempo, infatti, si vocifera insistentemente sul fatto che Apple possa andare a sostituire il modello Pro Max con un “inedito” modello Ultra; all’atto pratico, sembra che la forbice tra il modello Pro e il modello di punta non sia destinata ad allargarsi più di tanto.
iPhone 16 e iPhone 16 Plus
Partiamo dai due modelli base che, secondo quanto trapelato finora, non dovrebbero subire grosse modifiche sul fronte dimensionale, offrendo nuovamente display Super Retina XDR OLED da 6,1 pollici (iPhone 16) e 6,7 pollici (iPhone 16 Plus); il cambiamento, in positivo, potrebbe registrarsi sul fronte del refresh rate: dopo anni di stasi, potremmo finalmente assistere al passaggio ai 90 Hz o addirittura ai 120 Hz (da capire se con tecnologia LTPO o meno); verrebbero finalmente accantonati gli anacronistici 60 Hz.
Dove potrebbe registrarsi il cambiamento più “evidente” è nella zona del comparto fotografico: resta l’isola ma, dall’attuale disposizione in obliquo, i sensori verrebbero proposti impilati in verticale, un po’ come accadeva fino agli iPhone 12. Questo ipotetico cambiamento potrebbe suggerire che la funzionalità Spatial Video per il visore Apple Vision Pro, esclusiva finora degli iPhone 15 Pro e iPhone 15 Pro Max, diventi disponibile sull’intera gamma dal 2024.
Gli iPhone 16 “base” dovrebbero poi ereditare dai modelli Pro del 2023 il Pulsante azione che, stando a un rumor dello scorso dicembre, dovrebbe diventare più versatile. Al netto del nuovo SoC (Apple A18) e delle altre migliorie ad esso collegate di cui abbiamo parlato poco sopra, un’altra novità potrebbe essere rappresentata da microfoni più efficaci (per migliorare la precisione nella dettatura e nell’interazione vocale con l’assistente Siri).
Sul fronte del comparto fotografico, infine, non dovremmo assistere a grosse sorprese: è quasi scontato che, all’anteriore, possa trovare conferma la Dynamic Island con sensoristica per il Face ID e fotocamera anteriore (resterà tutto invariato finché Apple non avrà tecnologia matura per implementare il tutto sotto al display); al posteriore, infine, potrebbero trovare conferma i due sensori già proposti negli iPhone 15 e 15 Plus, caratterizzati da un sensore principale tutto nuovo che affianca la fotocamera ultra-grandangolare; non è prevista l’implementazione di un sensore zoom.
iPhone 16 Pro e iPhone 16 Pro Max (o Ultra)
Spostiamoci ora ai modelli Pro: se da un lato sembra quasi scontato che conosceremo iPhone 16 Pro, dall’altro lato salgono le quotazioni di iPhone 16 Ultra che andrebbe a pensionare la nomenclatura Pro Max usata da Apple sin dalla gamma iPhone 11 (del 2019).
Nome a parte, come di consueto, dovremmo trovarci di fronte a dispositivi completi e performanti sotto tutti i punti di vista, con un nuovo SoC (come anticipato dovrebbe essere l’A18 Pro) e tutte le migliorie derivanti (di cui abbiamo parlato sopra) e altre modifiche a tutto tondo: pulsante azione rinnovato, microfoni più efficaci (cose di cui abbiamo parlato nella sezione dedicata ai modelli base), nuovo pulsante di cattura e, anche se restano i dubbi, implementazione dei pulsanti allo stato solido.
I due modelli di punta del colosso di Cupertino sembrano inoltre destinati a crescere dal punto di vista dimensionale, seppur di pochi millimetri grazie a un ulteriore lavoro di ottimizzazione delle cornici attorno al display: 6,3 pollici (contro 6,1) per il Pro e 6,9 pollici (contro 6,7) per il Pro Max/Ultra. Dimensioni in pianta maggiori, spessore invariato, peso maggiore (comunque di poco): 194 grammi (contro 187) per il Pro e 225 grammi (contro 221) per il Pro Max/Ultra. Sul fronte della qualità costruttiva, poi, potremmo assistere alla correzione di quelle piccole sbavature riscontrate sui modelli 2023.
Sul fronte del comparto fotografico, invece, oltre all’implementazione di un teleobiettivo periscopico anche sul piccolino tra i modelli Pro, pare che potremmo assistere al rinnovamento del sensore ultra-grandangolare: in luogo del sensore da 12 megapixel presente sui modelli Pro del 2023, Apple potrebbe inserire un sensore da 48 megapixel per pareggiare, in termini di risoluzione, il sensore principale. Il tutto con l’obiettivo di migliorare ulteriormente un comparto fotografico già di altissimo livello.
Potrebbero interessarti anche: Recensione iPhone 15 Pro Max: le novità sono quelle giuste e Recensione iPhone 15: poche scelte discutibili, tante cose buone
I nostri contenuti da non perdere:
- 🔝 Importante: Recensione Nuki Smart Lock Ultra: bella, futuristica, funzionale
- 💻 Troppi portatili al Black Friday? Andate sul sicuro con queste offerte MSI
- 💰 Risparmia sulla tecnologia: segui Prezzi.Tech su Telegram, il miglior canale di offerte
- 🏡 Seguici anche sul canale Telegram Offerte.Casa per sconti su prodotti di largo consumo