Intel sceglie la vetrina del Mobile World Congress per annunciare il debutto della nuova piattaforma Core Ultra vPro, ovvero la variante destinata ad ambiti professionali/aziendali dei più recenti processori Intel Core Ultra, presentati ricordiamo lo scorso dicembre. Ma non è tutto, l’azienda porta la tecnologia vPro anche sulla gamma Core 14a gen, supportando quindi tutte le funzionalità ricercate dai professionisti in ottica flessibilità e sicurezza sulle piattaforme desktop e notebook.
Il produttore statunitense ha molta carne al fuoco, di recente ha ufficializzato la nuova roadmap con l’inserimento del nodo produttivo 14A (1,4 nanometri), sempre con un occhio al futuro che non può più prescindere dall’Intelligenza Artificiale, decisiva sui processori attuali della serie Core Ultra, ma sempre più radicata con applicazioni che vanno oltre le funzionalità dei PC e guardano a obiettivi ancora più ambiziosi, ovvero la gestione di fonderie gestite completamente dall’AI.
Intel porta la tecnologia vPro sulle piattaforme Core Ultra e Core 14a gen
Iniziamo dalla novità, rappresentata dal debutto delle piattaforme Core Ultra vPro e Core 14a gen vPro che, come in passato, riprendono le peculiarità di base dei modelli consumer, integrando però importanti strumenti e tecnologie che mirano a migliorare produttività, gestione e sicurezza, il tutto ovviamente senza dimenticare le prestazioni. Prima di vedere quali sono i vantaggi offerti dalla piattaforma Intel vPro, ricordiamo che le CPU Core Ultra utilizzano il nodo produttivo Intel 4 con una nuova struttura del chip a Tile, ognuna destinata a una precisa componente: Compute (CPU), Graphics (iGPU), SoC e IO.
Si tratta di un approccio 3D che sfrutta la tecnologia di packaging Foveros 3D, sempre più ottimizzata ed efficace in quanto a resa, abbinata poi a un’architettura ibrida che prevede la coesistenza di P-Core Redwood Cove ed E-Core Crestmont. Le novità delle CPU Core Ultra però non finiscono qui e passano anche per un chip grafico integrato di nuova generazione basato su architettura Xe LPG (Arc Alchemist) e, ancora più decisiva, una NPU destinata ai carichi legati all’Intelligenza Artificiale.
Questo trittico permette alla nuova piattaforma Intel di sfruttare al meglio le potenzialità dell’AI, non solo su Windows 11 con Copilot, ma anche su software terzi e proprietari accelerati con l’Intelligenza Artificiale. A questo proposito riportiamo le parole di David Feng, vicepresidente Intel di Client Computing Group e direttore generale di Client Segments:
La nuova piattaforma Intel vPro con Intel Core Ultra continua ad alzare il livello in termini di produttività, sicurezza, gestibilità e stabilità, per garantire che le organizzazioni IT gestiscano le transizioni con sicurezza. Stiamo offrendo nuove esperienze di intelligenza artificiale con oltre 100 fornitori di software, Windows 11 e Copilot. Il 2024 si preannuncia come l’anno migliore per rinnovare la tua flotta ed essere pronto per l’intelligenza artificiale.
Riguardo i modelli Intel Core 14a gen vPro, questi ultimi riprenderanno le peculiarità dei prodotti annunciati a ottobre e sono destinati ad alimentare una nuova gamma di desktop e workstation entry-level; anche gli Intel Core 14a gen presentano un’architettura ibrida ad alte prestazioni per massimizzare il margine di elaborazione per applicazioni avanzate e multitasking, integrando tecnologie come Intel Thread Director e Intel Dynamic Tuning per ottimizzare prestazioni ed efficienza.
Insieme alle caratteristiche già note e discusse sopra, i nuovi modelli Intel vPro offrono:
- Produttività: la piattaforma Intel vPro sfrutta tutti i vantaggi dei più recenti processori e tecnologie della piattaforma per migliorare la produttività di tutti gli utenti. Aspettatevi guadagni significativi, fino al 47% in più di produttività delle applicazioni per ufficio rispetto a un PC di tre anni fa.
- Sicurezza: la tecnologia Intel Threat Detection avanzata è progettata per sfruttare la nuova NPU e migliorare l’efficienza del rilevamento delle anomalie e ridurre il consumo energetico. Il nuovo Intel Silicon Security Engine autentica il firmware del sistema per contribuire a salvaguardare dalle minacce informatiche al di sotto del sistema operativo (OS).
- Gestibilità: Intel Device Discovery è un nuovo modo per gli strumenti basati su cloud di ricevere le informazioni necessarie per intraprendere le azioni appropriate su un determinato PC. Il nuovo Intel Device Health con VMware ed Eclypsium aiuta le organizzazioni IT a ottenere visibilità sui requisiti di patch del parco dispositivi e a fornire una gestione dei dispositivi end-to-end.
- Stabilità: il programma Stable IT di Intel mira ad aiutare le organizzazioni IT a qualificarsi una volta e a eseguire l’implementazione in tutta sicurezza. Per transizioni del sistema operativo senza intoppi, Intel vPro convalida e garantisce la compatibilità con Windows 10 e Windows 11. Il potente programma per sviluppatori di Intel ha contribuito a garantire una compatibilità delle applicazioni pari al 99,7% su Windows 11.
Intel parla di futuro col nodo produttivo Intel 10A e fabbriche gestite dall’AI
Come anticipato sopra, Intel ha da poco confermato l’ingresso nella propria roadmap del nodo produttivo 14A (o 14 Angstroms) atteso sulla catena di produzione entro il 2026. Ma non è tutto, in occasione dell’IFS Direct Connect 2024, Intel è andata oltre confermando che sta sviluppando la tecnologia 10A (1 nanometro), con l’obiettivo di iniziare la fase di testing/produzione già entro la fine dell’anno successivo, ovvero il 2027. In questo contesto rientra poi una campagna di investimenti per l’adeguamento delle varie fonderie alla realizzazione dei nuovi progetti; l’azienda sta investendo in modo importante, non solo sull’espansione di siti esistenti, ma anche su nuove Fab (alcune in Europa), il tutto con un budget di 100 miliardi di dollari nei prossimi cinque anni.
Inutile dire che l’Intelligenza Artificiale giocherà un ruolo determinante, con l’azienda pronta a un’applicazione in tutti i segmenti dei suoi flussi di produzione, dalla pianificazione e previsione della capacità ai miglioramenti della resa e alle operazioni di produzione effettive a livello di base. Questa nuova politica avrà un impatto decisivo sulle operazioni future dell’azienda, arrivando all’introduzione dei “Cobot” AI, robot collaborativi in grado di lavorare insieme agli esseri umani per ottimizzare al massimo l’automazione robotica nel processo di produzione.
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