Torniamo a occuparci di componenti e in particolare di SSD con la prova sul campo del nuovissimo Corsair MP700 PRO SE, l’ultima proposta dell’azienda californiana in fatto di drive ad alte prestazioni che, speriamo, sdoganerà definitivamente l’interfaccia PCI-E 5.0 sugli SSD consumer.
Prima di andare avanti una piccola premessa in merito. Per chi non segue il settore, anticipiamo che il Corsair MP700 PRO SE non è in realtà il primo SSD PCI-E 5.0 ad arrivare sugli scaffali. La stessa Corsair e altri brand concorrenti hanno già a catalogo diversi modelli (non molti in realtà), tuttavia non si può ignorare che la prima ondata di SSD PCI-E 5.0 non aveva convinto molto, aziende produttrici incluse, motivo per cui le aspettative su questo prodotto sono molto alte.
Detto questo, il fiammante e velocissimo Corsair MP700 PRO SE ha tutte le carte in regola per posizionarsi come nuovo punto di riferimento nella fascia enthusiast, non solo per le prestazioni che ora vedremo, ma anche e soprattutto per la possibilità e capacità di gestire le temperature, l’unico tallone d’Achille che si potrebbe riscontrare su un SSD di questo tipo. Ma vediamo se sarà così o meno.
Indice:
- Corsair MP700 PRO SE 4 TB: è una scheggia, ma facciamo chiarezza sugli SSD PCI-E 5.0
- Caratteristiche Corsair MP700 PRO SE 4 TB: cosa c’è sotto il cofano
- Recensione SSD Corsair MP700 PRO SE 4 TB: la nostra opinione
- Quanto costa e dove comprare l’SSD Corsair MP700 PRO 4TB
- Corsair MP700 PRO SE 4 TB: considerazioni finali
Corsair MP700 PRO SE 4 TB: è una scheggia, ma facciamo chiarezza sugli SSD PCI-E 5.0
Come di consueto, prima di analizzare le prestazioni offerte da questo nuovo SSD, vediamo com’è fatto e quali sono le caratteristiche tecniche e le peculiarità del drive. Iniziamo dicendo che, al pari dei suoi predecessori, anche Corsair MP700 PRO SE arriva sia nella variante senza dissipatore che con dissipatore ad alto profilo in dotazione; in alternativa Corsair offre anche un modello MP700 PRO SE Hydro X, con waterblock di serie per essere integrato in un sistema a liquido custom.
Tagliamo subito la testa al toro riguardo la questione relativa alle temperature (molto discussa nei mesi scorsi) e/o a eventuali accorgimenti da avere per garantire prestazionali ottimali su questo Corsair e più in generale sugli SSD PCI-E 5.0. In questo contesto Corsair è molto chiara e trasparente, ci dice che l’hardware, controller in primis, scalda e come da prassi va raffreddato a dovere per ottenere il meglio in ottica prestazioni. Potremmo dire di aver scoperto l’acqua calda insieme a Corsair, ma battute a parte quello che bisogna capire è che questi controller (PCI-E Gen 5.0) a parità di formato (M.2 in questo caso) offrono prestazioni nettamente superiori agli SSD PCI-E 4.0 grazie ad hardware più avanzato e potente che, inevitabilmente, può produrre più calore.
Non vogliamo essere troppo accondiscendenti, ma dal nostro punto di vista non si tratta di un “problema” o una pecca degli SSD PCI-E 5.0, ma più semplicemente di un cambio di standard come avvenuto ad esempio con gli ultimi processori desktop AMD e Intel (soprattutto), ideati sostanzialmente per funzionare con sistemi di dissipazione a liquido per garantire frequenze di clock così elevate. Detto questo, Corsair consiglia di optare per la versione nuda senza dissipatore solo ed esclusivamente se abbiamo a disposizione una scheda madre di un certo livello, equipaggiata per intenderci con dissipatori SSD di serie ad alto profilo.
Diversamente, per evitare di fare impennare le temperature, con conseguente fenomeno del throttling, riduzione delle prestazioni e della durata dell’SSD, si consiglia di optare per la variante con dissipatore in bundle (escludiamo quella con waterblock a meno che non abbiate dimestichezza con gli impianti a liquido custom in loop).
Caratteristiche Corsair MP700 PRO SE 4 TB: cosa c’è sotto il cofano
Fatte le premesse del caso, vediamo ora la carta d’identità di questo Corsair MP700 PRO SE, giunto in redazione nella variante top di gamma con capacità di 4 TB. Rimaniamo in tema partendo proprio dalla memoria in dotazione, delle NAND 3D TLC ad alta densità con supporto per il caching SLC dinamico e ben 8 GB di cache DRAM che garantiscono la massima reattività in tutti gli ambiti di utilizzo.
Il cuore di Corsair MP700 PRO SE però è senza dubbio il suo controller PCI-E 5.0 di ultima generazione, nel dettaglio un Phison PS5026-E26 NVME 2.0. Si tratta di un chip realizzato su processo produttivo a 12 nm, capace di gestire otto canali (max 32 GB) ed equipaggiato a sua volta con 2 core ARM Cortex-R5 e 3 IP CoXProcessor; queste caratteristiche spiegano se vogliamo l’argomentazione del paragrafo precedente, ma allo stesso tempo sono alla base delle mostruose prestazioni che Corsair MP700 PRO SE 4 TB può offrire.
Stando a quanto dichiara il produttore, questo SSD garantisce prestazioni sequenziali nell’ordine di 14-12 GB/s nelle operazioni di lettura e scrittura, toccando picchi di 1,7-1,6 milioni di IOPS nelle letture-scritture casuali 4K; ottimo anche il dato relativo alla resistenza, con 1,6 milioni di ore (MTBF) e 3.000 TBW. Corsair MP700 PRO SE arriva in due varianti con capacità da 2 e 4 TB, supporto Microsoft DirectStorage, software proprietario Corsair SSD Toolbox e cinque anni di garanzia; la retrocompatibilità è assicurata su sistemi con schede madri PCI-E 4.0 e 3.0 (salvo perdita prestazionale), mentre segnaliamo che non è compatibile con Linux.
Scheda tecnica Corsair MP700 PRO SE 4 TB
- Capacità 2 TB e 4 TB
- Form-Factor M.2 2280
- Interfaccia PCI-E 5.0 x4
- Lettura sequenziale 14.000 MB/s
- Scrittura sequenziale 12.000 MB/s
- Lettura casuale (4K) 1,7 milioni di IOPS
- Scrittura casuale 4K 1,6 milioni di IOPS
- Protocollo NVME 2.0
- Controller Phison E26
- NAND 3D TLC ad alta densità
- DRAM cache 8 GB (4 TB), 4 GB (2 TB)
- Cache SLC Dinamica
- Crittografia AES 256-bit, Microsoft DirectStorage
- TRIM, SMART
- TBW 1.400 (2 TB), 3.000 (4 TB)
- Consumo medio Lettura 11,5 watt
- Consumo medio Scrittura 11,5 watt
- Dev Slp PS4 < 85 mW
- Temperatura Operativa 0-70 °C
Recensione SSD Corsair MP700 PRO SE 4 TB: la nostra opinione
Per testare il nuovo Corsair, ma più in generale per poter sfruttare appieno le peculiarità di questi SSD di ultima generazione è necessaria una piattaforma che supporti l’interfaccia PCI-E 5.0; non ci serve solo una scheda madre ma anche un processore compatibile con tale standard. Per Intel è consigliabile una CPU Core 13a o 14 gen con relative schede madri serie Z790, per AMD invece si può optare per la piattaforma AM5 con i Ryzen 7000 e motherboard basate su chipset serie 600.
Inutile quasi ribadire che questo Corsair, come altri modelli PCI-E 5.0, risulta retrocompatibile con piattaforme e schede madri che supportano SSD M.2 con interfaccia PCI-E 3.0 e PCI-E 4.0; in tal caso però sconsigliamo l’acquisto, o per meglio dire l’investimento, visto che le prestazioni saranno nettamente penalizzate.
- SSD:
- Corsair MP700 PRO SE 4 TB
- Corsair MP600 ELITE 2 TB
- PNY XLR8 Gaming 2 TB (PCI-E 3.0)
- Gigabyte Vision Drive 1TB (USB 3.2 gen 2×2 20 Gbps)
- CPU: Intel Core i9-14900K – 24C/32T, 6,0 GHz Boost
- Dissipatore: AiO Corsair iCUE LINK H150i LCD
- Scheda madre: MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7
- RAM: Corsair Dominator Titanium RGB 7.200 MT/s C34 (32 GB)
- Scheda grafica: NVIDIA GeForce RTX 4070 SUPER
- Alimentatore: Corsair RM1000x 1.000 W
- Case: Corsair 6500X
- Sistema operativo: Windows 11 Pro
I tre SSD in esame dovranno vedersela con la seguente suite di benchmark:
- Atto Disk Benchmark
- Crystal Mark
- Anvil’s Storage Utility
- AS SSD Benchmark
- PC Mark 10
SSD PCI-E 5.0: le temperature sono un problema o no?
Come discusso sopra, si è speculato molto sulle temperature di esercizio degli SSD PCI-E 5.0 di nuova generazione. Noi abbiamo espresso il nostro punto di vista, puntando come suggerisce il produttore a utilizzare l’ MP700 PRO SE 4 TB con uno dei dissipatori in dotazione alla scheda madre. Vista la fascia di prezzo in cui ci troviamo, è certo che se la vostra motherboard offre uno slot M.2 PCI-E 5.0 questo sarà dotato quantomeno di un heatsink in alluminio (con o senza heatpipe dipende dal modello). Discorso diverso se prendete in esame la variante con dissipatore di serie, molto valida lato temperature ma ovviamente leggermente più costosa.
Volendo essere diretti. Possiamo confermare che se non utilizziamo un dissipatore questo SSD tende a scaldare e, anche abbastanza velocemente se lo mettete sotto torchio, può far impennare le temperature con conseguente throttling. Nel nostro caso, la MSI MAG Z790 Tomahawk Max WiFi 7 non prevede un dissipatore particolarmente massiccio, ma nonostante questo siamo riusciti a mantenerci entro i 72 °C sotto carico prolungato, con prestazioni ancora ottimali. Il nostro consiglio, se potete, è quello di abbinare uno di questi SSD a una scheda madre con dissipatori M.2 ad alto profilo, possibilmente con heatpipe; ne gioveranno le prestazioni, ma anche la vita utile dell’unità. Eccovi una veloce conferma di quanto detto:
Visti i suggerimenti di Corsair, abbiamo evitato di testare l’MP700 PRO SE 4 TB senza dissipatore; allo stesso tempo però, volevamo verificare se utilizzare un dissipatore M.2 più performante potesse giovare ulteriormente a questo velocissimo SSD. La risposta come si evince dal grafico riportato sopra è positiva; sulla bench test abbiamo rimosso l’heatsink della nostra MSI Z790 e utilizzato una soluzione terza, con heatpipe e una superficie dissipante più ampia rispetto a quello in dotazione., il tutto con un’evidente guadagno dal punto di vista termico.
Prestazioni a confronto con PCI-E 4.0: non c’è storia
Viste le temperature di esercizio e il comportamento del Corsair sotto il profilo termico, passiamo ora al piatto forte, ovvero le prestazioni. Nessun sorpresa in merito, il Corsair MP700 PRO SE 4 TB domina, anzi surclassa qualsiasi SSD di precedente generazione, compresso il fratello minore Corsair MP600 ELITE 2 TB con PCI-E 4.0. Meglio delle parole però sono i numeri:
I benchmark non lasciano spazio ad alcuna interpretazione: i 14 GB/s si possono apprezzare nel test Crystal Disk Mark, ma anche su Atto Disk i risultati non si allontanano molto dalle specifiche dichiarate dal produttore. Le potenzialità di questo SSD PCI-E 5.0 si possono apprezzare in realtà in tutti gli applicativi adoperati, non solo per quanto concerne la velocità di trasferimento sequenziale, ma anche per le letture/scritture casuali.
Per chi non ama troppo i benchmark sintetici, comunque indicativi della prestazione assoluta del drive, in chiusura vi proponiamo il test di PCMark 10; precisiamo che si tratta comunque di un test sintetico, tuttavia, a differenza degli altri presenti nella suite, ci offre un’indicazione più vicina al comportamento del disco nell’utilizzo reale. Anche in questo caso l’incremento prestazionale rispetto a un SSD PCI-E 4.0 molto valido come l’MP600 ELITE 2 TB è molto marcato, con una percentuale superiore al 95% (a dir poco ottimo).
Quanto costa e dove comprare l’SSD Corsair MP700 PRO 4TB
Corsair propone l’MP700 PRO SE 4 TB a un prezzo di listino pari a 719 euro; con questa cifra ci portiamo a casa la variante senza dissipatore, disponibile sul sito del produttore e anche su Amazon Italia, mentre il modello con waterblock MP700 PRO SE Hydro X 4 TB sale a 749,99 euro; l’azienda ci informa inoltre che il Corsair MP700 PRO SE 4 TB con dissipatore (ad aria) di serie arriverà a giugno. Se questo nuovo modello ha suscitato il vostro interesse, a seguire vi segnaliamo che su Amazon attualmente il Corsair MP700 PRO SE 4 TB è disponibile anche al di sotto del prezzo ufficiale comunicato dal produttore.
- Acquista Corsair MP700 PRO SE 4 TB (senza dissipatore) su Amazon a 632,07 euro
- Acquista Corsair MP700 PRO SE Hydro X 2 TB (con waterblock) su Amazon 346,42 euro
- Acquista Corsair MP700 PRO SE Hydro X 4 TB (con waterblock) su Amazon 650,31 euro
Corsair MP700 PRO SE 4 TB: considerazioni finali
Eccoci a tirare le somme sul nuovo Corsair MP700 PRO SE 4 TB, un SSD che ovviamente non possiamo che consigliare se puntate al top, avete il budget giusto e, soprattutto, un sistema compatibile con l’interfaccia PCI-E 5.0 che sia in grado di non fare da collo di bottiglia.
Le temperature come visto non rappresentano un problema, a patto di raffreddare adeguatamente il drive per non rischiare il throttling; in questo contesto consigliamo nuovamente di optare per il modello senza dissipatore solo se avete a disposizione una scheda madre equipaggiata con dissipatori ad alto profilo sugli slot M.2 (un semplice e sottile heatsink in alluminio non è abbastanza a nostro avviso).
Dopo tanta attesa possiamo quindi affermare che la nuova generazione di SSD PCI-E 5.0 è pronta per raggiungere l’utenza consumer; per il momento si tratta di proposte rivolte quasi esclusivamente alla fascia alta, non solo per il costo degli SSD, ma anche e soprattutto per il resto della build che deve essere adeguata al tutto (compatibilità PCI-E 5.0 in primis).
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