Se siete dei PC builder per lavoro o per pura passione e non ne potete più di cavi, adattatori, fascette, cablaggio e fili penzolanti nel case da sistemare, questo articolo di approfondimento potrebbe tornarvi molto utile. Oggi infatti daremo uno sguardo dettagliato alle prime componenti proposte in Italia da ASUS per la serie BTF “Back-To-The-Future“, ovvero la nuova soluzione dell’azienda taiwanese in campo PC building che mira a ridurre al minimo il numero di cavi nel case (da collegare o sistemare poco importa).
Il nostro titolo “PC gaming senza cavi in vista” non è casuale, o meglio, a differenza di altri potrebbe risultare più centrato sull’argomento che, tradotto in termini pratici per noi assemblatori, significa facilitare e velocizzare al massimo la fase di installazione e cablaggio della build, il tutto con un ritorno sul versante estetico che punta non solo sugli effetti ARGB, ma in modo particolare sull’ordine all’interno dello case stesso.
ASUS non è la sola a puntare su un ecosistema proprietario per migliorare gli aspetti legati al PC building citati sopra; i competitor di settore si stanno muovendo nella stessa direzione e, al pari di ASUS, non offrono una soluzione a “zero cavi“, bensì un approccio differente nel design dei singoli componenti che permette di nascondere al meglio cavi e connettori (riducendone anche il numero).
Capirete bene che non è del tutto esatto parlare di zero cavi (o senza cavi) in quanto questi alla fine rimangono quasi identici per numero (dipende dal componente ovviamente); quello che ci interessa invece è il design e le varie soluzioni tecniche implementate dal produttore per arrivare al risultato sperato con facilità e, cosa altrettanto importante, risparmiando tempo utile nella fase di installazione. Ma vediamo tutto nel dettaglio e i prodotti proposti dall’azienda, tra i leader indiscussi quando si tratta di componentistica e periferiche per PC da gaming.
Indice:
Cos’è ASUS Back To The Future e il nuovo ecosistema Advanced BTF
Prima di vedere nel dettaglio tutte le componenti che ci serviranno per la nostra build, facciamo una breve premessa per capire dove si posiziona l’offerta ASUS BTF e soprattutto a chi è rivolta nel vasto mondo dei computer desktop. Nonostante nell’ultimo periodo il segmento dei PC si stia muovendo ed evolvendo soprattutto in ottica mobile, AI e PC ultraportatili, il settore dei computer desktop continua a ritagliarsi, con non poca fatica, un market-share sempre più netto e definito, per alcuni osservatori (oltre che per i fatturati) in realtà ancora risicato.
Se alziamo ulteriormente la mira, arrivando al settore dei PC Fai-da-Te (o DIY), troviamo un’ulteriore fascia di utenza che possiamo tranquillamente definire di nicchia. Parliamo di chi assembla PC desktop ad alte prestazioni per giocare o lavorare, un ramo che include anche gli appassionati del settore, magari anche con qualche annetto sulle spalle come chi scrive; insomma, si tratta di una categoria di prodotti rivolti a chi mastica di PC building e sa benissimo cosa vuol dire mettere in piedi una build di fascia enthusiast con tante periferiche, sistemi di dissipazione a liquido, ventole multiple, controller e chi più ne ha più ne metta.
Il nuovo ecosistema ASUS Back To The Future è indirizzato soprattutto a questa tipologia di utenza, non solo a quegli assemblatori / utenti che non hanno problemi di budget, ma anche a tutti quelli che assemblano PC con un occhio di riguardo al portafogli.
Detto questo, ricordiamo che la serie Back To The Future di ASUS fa la sua comparsa sulle scene internazionali lo scorso anno, con buoni risultati in termini di critica che hanno spinto l’azienda a migliorare e ampliare ulteriormente il progetto e i prodotti della serie BTF. Le componenti in prova, che ora vedremo, fanno parte di quella che possiamo definire la seconda generazione ASUS BTF, meglio denominata dal produttore come Advanced BTF. In questo contesto rientrano particolari componenti come scheda madre, scheda video e case che offrono un design tale da consentire il posizionamento di tutti i cavi sulla parte posteriore di PCB (vedi scheda madre) e case; nel caso di ASUS Advanced BTF troviamo anche il nuovo e innovativo connettore di alimentazione per la scheda grafica che, collegandosi direttamente allo slot presente sulla motherboard, permette di eliminare dalla vista il cavo di alimentazione PCI-E della GPU, fisicamente presente però sul retro della scheda (non potrebbe essere diversamente).
Questa soluzione, tutta ASUS, permette di gestire anche schede grafiche top di gamma come la GeForce RTX 4090, soprattutto perché il connettore proprietario ASUS garantisce un’erogazione sino a 600 watt, in piena specifica quindi con la flagship NVIDIA. Nuovo design, nuovi connettori e pochi cavi in vista per i sistemi basati su ASUS BTF / BTF Advanced che, per garantire la migliore compatibilità possibile, possono contare sul supporto di partner come Corsair, Silverstone, Thermaltake e Cooler Master per quella che viene definita “ASUS BTF Alliance“.
Quest’ultimo aspetto, la compatibilità, non è da prendere alla leggera quando decidiamo di mettere insieme una build ASUS BTF di questo tipo; dobbiamo assicurarci che tutte le componenti siano compatibili, o quantomeno “adattabili” al nostro progetto, salvo poi doversi accontentare o comunque “sporcare” leggermente quello che può essere il risultato estetico finale (a livello funzionale non cambia nulla).
I componenti ASUS Back To The Future: novità e caratteristiche
Per questa panoramica sull’ecosistema Back To The Future, ASUS di ha fatto pervenire tre prodotti tra scheda madre, scheda video e case che identificano al meglio il concetto di cavi e connettori nascosti a cui punta l’azienda. In realtà abbiamo ricevuto un quarto prodotto, un dissipatore AiO ASUS ROG Strix LC III 360 ARGB, altrettanto interessante e di nuova generazione, ma non concepito nel contesto BTF e per questo da adattare all’occasione (sarà interessante anche per questo).
Andando ora nel dettaglio, i prodotti ASUS BTF che abbiamo provato sono: la scheda madre TUF Gaming Z790-BTF WiFi, la scheda grafica TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF e il case TUF Gaming GT302 ARGB, compatibile e predisposto per le componenti con connettori nascosti / inversi.
ASUS TUF Gaming Z790-BTF WiFi
Partiamo dalla scheda madre con la ASUS TUF Gaming Z790-BTF WiFi, modello equipaggiato con socket LGA 1700 e chipset Intel Z790, compatibile quindi con processori Intel Core di 12a, 13a e 14a generazione. Le linee estetiche, così come la scelta dei colori, non si discostano da quelli che sono solitamente i tratti distintivi dei prodotti ASUS TUF Gaming, equipaggiati con PCB nero, sistema di dissipazione argento e inserti bianchi.
A prima vista, oltre al design estremamente pulito che ora vedremo, notiamo una dissipatore molto generoso per la zona socket, esteso come ormai da prassi anche al chipset e agli slot M.2 per gli SSD. Ma passiamo alle caratteristiche di rilievo della TUF Gaming Z790-BTF WiFi che, pur mantenendo specifiche in linea con quelle del modello TUF Gaming Z790 “non BTF”, presenta un design del tutto innovativo che prevede il posizionamento dei principali connettori sul retro del PCB.
Non parliamo solo dei connettori di alimentazione ATX 24 pin o EPS 8 pin, ma anche delle porte SATA, degli header USB, ventole PWM, pannello frontale, audio, ARGB, jumper per il Clear CMOS, arrivando come anticipato sopra al nuovo connettore di alimentazione proprietario ASUS GB-HPWR. Quest’ultimo è capace di erogare sino a 600 watt e ovviamente può essere utilizzato solo con schede grafiche compatibili come la TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF che vedremo a breve.
Per l’installazione basterà quindi inserire contemporaneamente la scheda video nello slot PCI-E x16 e nel relativo slot del connettore GB-HPWR, il gioco è fatto, o quasi. La scheda video comunque sarà alimentata dalla parte posteriore della scheda madre dove l’utente avrà due opzioni: un singolo connettore PCI-E 12V-2×6 o, in alternativa, tre connettori PCI-E 8pin (150 watt x3); inutile quasi ribadire ad esempio, che sarebbe preferibile abbinare un alimentatore modulare recente che supporti il nuovo standard PCI-E con un singolo cavo, piuttosto che tre connettori e cavi PCI-E 8pin che “escono” dalla PSU.
Il resto delle caratteristiche tecniche di questa scheda madre la collocano nella fascia medio-alta del listino ASUS per piattaforma Intel, in linea come anticipato al modello non BTF; a bordo troviamo tra l’altro una sezione di alimentazione a 16+1+1 fasi, supporto per memorie DDR5 (7.200 MT/s) PCI-E 5.0 (solo GPU), quattro slot per SSD PCI-E 4.0, Thunderbolt 4.0 e USB-C 20 Gbps, WiFi 7 e scheda di rete 2,5 Gbps. Condisce il tutto il supporto per l’illuminazione con Aura Sync RGB e tutta la suite software ASUS per gestire, monitorare e controllare prestazioni, temperature e consumi.
ASUS TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF
Il secondo prodotto ASUS BTF che integriamo in questa build da gaming ad alte prestazioni è la TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF, una scheda video che non necessita di presentazioni, quantomeno per quanto riguarda le prestazioni in ambito GPU e gaming. Nei mesi scorsi avevamo provato la variante ROG Strix di ASUS, un modello molto valido e vicino in termini di potenza bruta alla GeForce RTX 4080 (ora pensionata in favore della GeForce RTX 4080 SUPER).
TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF si presenta come tutte le custom ASUS della serie GeForce RTX 40, ovvero con un dissipatore triventola a dir poco imponente che occupa sostanzialmente oltre tre slot di espansione nel case. Come la motherboard, questa variante arriva in bianco, non introduce sostanziali cambiamenti rispetto al modello non BTF, se non quello del nuovo connettore High-Power GC-HPWR che, almeno esteticamente, ricorda un mix tra un connettore PCI-E x1 e uno PCI-E x4.
Per il resto siamo di fronte a un prodotto top, una scheda video corazzata in pieno stile ASUS TUF, realizzata con componentistica premium e tecnologia Auto Extreme, nonché dotata di esoscheletro in metallo, tre ventole assiali a rotazione alternata e doppio BIOS (Performance / Quite).
In coda segnaliamo anche le cinque uscite video, due HDMI 2.1 e tre Display-Port 1.4a, mentre riguardo le frequenze di clock, il modello ASUS si spinge sino a 2.670 MHz in modalità OC, abbinando sempre 8.448 Cuda Core e 16 GB di VRAM GDDR6X su bus a 256 bit.
ASUS TUF Gaming GT302 ARGB
Il case ideale per questo nuovo sistema gaming desktop targato ASUS BTF non poteva che essere il TUF Gaming GT302 ARGB, una soluzione che forse non rappresenta il top nel catalogo ASUS, ma sicuramente è il miglior compromesso dal punto di vista estetico (comunque sempre soggettivo) e del design per i sistemi BTF; non a caso TUF Gaming GT302 ARGB è stato premiato con il prestigioso premio Reddot 2024.
A primo impatto TUF Gaming GT302 ARGB con ci colpisce per l’estetica elaborata, che comunque a noi è piaciuta (è disponibile anche in nero), quello che però emerge subito è la spiccata propensione al PC DIY di questo case Mid-Tower E-ATX.
I pannelli forati, rimovibili senza cacciavite, vetro temperato laterale intercambiabile con quello opposto meshato, quattro ventole ARGB (PWM) preinstallate da 140 mm, sono già un ottimo biglietto da visita; ma se questo non basta, come in questo caso appunto, troviamo un design interno ottimizzato per accogliere le nuove componenti con connettori nascosti / inversi.
Anche il top del case è facilmente rimovibile e permette di installare molto rapidamente un dissipatore AiO da 360 millimetri; a bordo potremo installare schede video sino a 40,7 centimetri, fino a otto periferiche PCI (più tre in verticale), due hard disk da 3,5″ e due SSD / HDD da 2,5 pollici. Ben equipaggiato anche il pannello I/O frontale che, oltre al jack audio, prevede due USB-A 3.2 gen 1 e una USB Type-C a 20 Gbps per collegare i più recenti SSD esterni in commercio.
Nonostante sia un mid-tower, il TUF Gaming GT302 ARGB permette di installare schede madri EATX oltre alle classiche ATX, Micro-ATX e Mini-ITX, il posto ideale quindi per la nostra scheda madre TUF Gaming Z790-BTF WiFi.
La nostra build gaming ASUS BTF
Finora abbiamo visto i tre prodotti protagonisti ASUS Back To The Future di questo articolo, abbinati come anticipato al nuovo dissipatore ASUS ROG Strix LC III 360 ARGB, sempre in colorazione bianca e aggiornatissimo, ma non ideato per i sistemi con cavi nascosti. Per l’occasione sarebbe stato più indicato un modello disegnato ad hoc (che pensiamo arriverà) o quantomeno il più recente ROG RYUJIN III 360 ARGB, dotato di ventole magnetiche con connessione a cascata e singolo cavo. Non si può avere sempre tutto dalla vita, quindi ringraziando ancora l’azienda, con la scusa andremo a verificare quanto può impattare inserire una componente non BTF nel contesto (che rimane puramente un esercizio estetico ricordiamo).
ASUS ROG Strix LC III 360 ARGB
Fatta quest’ulteriore premessa, ROG Strix LC III 360 ARGB è un dissipatore AiO per CPU AMD e Intel di tutto rispetto, anzi tra i migliori della sua categoria se consideriamo che ASUS ci ha messo dentro tutte le sue più importanti novità (o quasi). Il cuore di questo AiO è una pompa Asetek 7a gen V2, aggiornata nel blocco waterblock / pompa con una nuova piastra in rame capace di incrementare la capacità di dissipazione sino a 100 watt rispetto alla precedente generazione.
Il dissipatore, caratterizzato da una testa rotonda e non quadrata come la serie RYUJIN, integra un pannello IPS da 2,1″ e si può gestire come al solito da software, con tutte le funzionalità ARGB ad esso legate, oltre che per monitorare in tempo reale i vari parametri di sistema (temperature in primis). A raffreddare il radiatore da 360 mm ci pensa invece un trittico di ventole ARGB ad alta pressione statica, capaci di spingersi a 2.200 RPM con una pressione statica di 3,92 mm/H2O e una rumorosità di picco a 36 dBA.
Ricordando che ASUS non produce processori e memorie RAM, l’ultimo componente da abbinare alla nostra configurazione rimane l’alimentatore che, per una build di questo tipo, non può che essere completamente modulare e con una cavetteria altrettanto curata. Per rimanere in tema “all white” sarebbe stato ideale un ROG STRIX 850G WHITE, tuttavia non avendolo a disposizione e non essendo l’alimentatore esposto alla vista, non abbiamo avuto problemi a utilizzare un validissimo e impeccabile ASUS THOR 1000P2 Gaming da 1.000 watt con cavetteria modulare piatta e una certificazione di efficienza 80 Plus Platinum. Nascondere questa PSU in realtà è un peccato, non solo per le linee curate al meglio da ASUS, ma anche perché questo modello integra anche l’illuminazione ARGB gestibile via software e un display OLED che ci fornisce informazioni in tempo reale sui consumi.
Nonostante ASUS abbia già annunciato la serie di alimentatori ROG THOR 2, questo modello rimane ancora al top della categoria, non solo per le prestazioni, ma anche e soprattutto per la qualità costruttiva, il sistema di dissipazione con heatsink proprietari ROG, l’elevata efficienza energetica e il rumore ridotto grazie all’ottima ventola Axial-Tech PWM da 135 millimetri; il tutto è condito tra l’altro dalla certificazione Lambda A++ e ben 10 anni di garanzia.
Terminata la panoramica sui prodotti ASUS impiegati per costruire questa build Back To The Future, eccoci a un riepilogo e al risultato finale del nostro lavoro:
Build gaming ASUS Back To The Future
- CPU: Intel Core i9-14900K
- Dissipatore: ROG Strix LC III 360 ARGB
- Scheda madre: ASUS TUF Gaming Z790-BTF WiFi
- RAM: DDR5 Corsair Dominator Platinum RGB, 6.400 MT/s 32 GB
- Scheda grafica: ASUS TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF
- SSD: PNY XLR8 2 TB PCI-E
- Alimentatore: ASUS THOR 1000P2 Gaming
- Case: ASUS TUF Gaming GT302 ARGB
- Ventole: 4x ASUS ARGB PWM 140×28 mm
Impressioni, assemblaggio e risultato finale
Messa in piedi la configurazione hardware, partiamo con l’installazione spacchettando il case TUF Gaming GT302 ARGB, davvero spazioso e comodo nella fase di montaggio, oltre che dotato di tutte le accortezze del caso riguardo il cablaggio (guide passacavi) e il supporto alla componentistica con connettori inversi della gamma ASUS BTF. Proprio per questo motivo il vassoio della scheda madre presenta numerose feritoie, indispensabili per poter alimentare tutte le componenti e le periferiche del caso e, inutile dirlo, perfettamente compatibili con le schede madri ASUS BTF.
Come anticipato sopra, l’alimentatore non è in vista e alla fine potrebbe anche non essere del tutto modulare; noi però consigliamo sempre unità di alimentazione con cavetteria completamente rimovibile, se non altro per evitare di affollare a nostra volta tutta la parte posteriore del case, indispensabile per sistemare anche i cavi e i connettori che provengono da periferiche, pannello I/O frontale e, in questo particolare caso, da un impianto a liquido AiO con tre ventole oltre alle quattro installate sul case di fabbrica.
Un’altra opzione che consigliamo di valutare, sempre riferita alla PSU, riguarda la scelta di un alimentatore con supporto al nuovo standard PCI-E 5.1, ovvero che sia dotato dell’ultimo connettore PCI-E 12V-2×6. Oltre che una sicurezza in più lato affidabilità, questa opzione ci permette di eliminare subito due dei tre cavi che alimentano la scheda grafica.
Facciamo chiarezza su questo punto. Bisogna ricordare che il connettore proprietario GB-HPWR della TUF Gaming Z790-BTF WiFi può erogare sino a 600 watt, ma per farlo dalla parte posteriore del PCB dovremo collegare un singolo PCI-E 12V-2×6 o, in alternativa, tre cavi PCI-E 8pin, ingombrando leggermente di più la zona che da metà case scende alla PSU. La funzionalità non dovrebbe essere compromessa, infatti nel nostro caso il validissimo ASUS THOR 1000P2 Gaming è sprovvisto del nuovo connettore a 16 pin, ma non per questo lo andremo a cambiare.
Il risultato finale ottenibile in termini di cablaggio, quantomeno frontale, è secondo noi ottimo, ordinato e pulito, sempre considerando che potremmo migliorare con un dissipatore AiO a singolo cavo e ventole a cascata; sul cablaggio posteriore vale più o meno la stessa considerazione, anzi, eventuali ventole del case con sistema daisy-chain aiuterebbero a mantenere l’ordine, lo stesso vale per i connettori PCI-E citati poco sopra.
Sistemato il tutto, siamo molto soddisfatti di come è riuscita la build ASUS BTF, a dir poco ottima anche sul versante airflow e temperature considerando che sotto il cofano abbiamo un Core i9-14900K da 24 core e una potente NVIDIA GeForce RTX 4070 Ti SUPER. Riguardo la rumorosità, che in realtà non è l’obiettivo finale del progetto (almeno non il principale in questo caso), possiamo dire che a pieno regime il rumore si fa sentire solo se iniziamo a stressare per tempi prolungati CPU e GPU.
Tutte le componenti in prova supportano comunque la modalità semipassiva con ventole ferme che possono essere impostate manualmente, e via software, per essere accese solo entro range di temperatura prestabiliti. Il tutto si può controllare con le utility dedicate ASUS, così come potremo gestire gli effetti luce ARGB con ASUS Aura Sync.
Quanto costano e dove acquistare i componenti ASUS BTF
Se vi sono piaciuti i nuovi componenti ASUS BTF, o comunque siete interessati a questo nuovo approccio al PC building che mira a semplificare il cablaggio e nascondere cavi e adattatori, a seguire vi lasciamo qualche link all’acquisto, sempre considerando che per il resto della configurazione potreste anche cambiare e optare per prodotti diversi o di altri brand.
- Acquista ASUS TUF Gaming GeForce RTX 4070 Ti SUPER BTF su Amazon a 1.099 euro
- Acquista ASUS TUF Gaming Z790-BTF WiFi su Amazon a 382,99 euro
- Acquista ASUS TUF Gaming Z790-BTF WiFi su Yeppon a 382,99 euro
- Acquista ROG Strix LC III 360 ARGB bianco su Amazon a 256,95 euro
- Acquista ROG Strix LC III 360 ARGB bianco su EPRICE a 243,17 euro
- Acquista ROG Strix LC III 360 ARGB bianco su YEPPON a 238,99 euro
- Acquista ASUS TUF Gaming GT302 ARGB bianco su Amazon a 182,90 euro
- Acquista ASUS TUF Gaming GT302 ARGB nero su Amazon a 175,99 euro
- Acquista ASUS TUF Gaming GT302 ARGB bianco su NextHS a 169,90 euro
- Acquista ASUS TUF Gaming GT302 ARGB nero su NextHS a 169,90 euro
Considerazioni
In apertura abbiamo sottolineato come la maggior parte delle componenti ASUS BTF siano rivolti alla fascia alta e medio-alta del segmento consumer desktop, o comunque a quell’utenza che, per raggiungere il miglior risultato estetico possibile, non ha problemi a investire su componentistica, periferiche ed eventuali costi aggiunti che derivano da accessori o prodotti con precise peculiarità e design.
Nel nostro caso il risultato di una build del genere non poteva che essere positivo; avere a disposizione dei prodotti prestanti e di qualità, ma soprattutto ottimizzati nel design per favorire e garantire un cablaggio quasi del tutto nascosto alla vista, è un valore aggiunto di non poco conto e sicuramente decisivo per tutti quegli assemblatori che prediligono installazioni e cablaggi impeccabili oltre che appositamente celati.
Non abbiamo particolari critiche da muovere al nuovo ecosistema ASUS BTF che, intendiamoci, per il momento rimane una soluzione di nicchia, ma sicuramente funzionale a livello pratico e visivo, a patto come visto di utilizzare tutte componenti predisposte (salvo dover accettare qualche compromesso estetico). Abbiamo visto che ASUS vanta a listino anche qualche prodotto più economico della gamma BTF, ma ribadiamo che almeno per il momento dobbiamo mettere in conto di spendere qualche euro in più, se non altro perché i competitor si muovono in tale direzione e i componenti con design dei connettori inversi non sono ancora molti.
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