Aqara è indubbiamente uno dei brand più affermati nel mercato della smart home, grazie a una costante evoluzione e a un numero sempre crescente di nuovi dispositivi che rendono sempre più semplice la gestione intelligente delle nostre case. Uno degli aspetti più interessanti dei dispositivi intelligenti per la casa è indubbiamente quello di ridurre gli sprechi energetici e Aqara FP1E è un dispositivo che nasce proprio con questo scopo.

Si tratta sostanzialmente della versione europea del primo rilevatore di presenza del brand, mai arrivato sul nostro mercato, un modello più economico e meno evoluto di Aqara FP2 (qui trovate la nostra recensione) ma altrettanto valido nel funzionamento. Lo abbiamo inserito nel nostro ecosistema domestico da quasi due mesi ed è quindi venuto il momento di raccontarvi come si è comportato nella nostra recensione completa.

Semplice ma preciso

Aqara Presence Sensor FP1E

Se avete provato Aqara FP2 saprete già quale tipo di prodotto avete di fronte. Parliamo infatti di un rilevatore di presenza, che utilizza un sensore con onde millimetriche (mmWave) per rilevare non solo il movimento delle persone ma anche la loro presenza all’interno di una stanza. In questo modo è possibile, ad esempio, mantenere accesa una luce quando la stanza è occupata, e spegnerla quando le persone presenti escono.

Una simile soluzione non è ottenibile con un tradizionale sensore di movimento, visto che una persona seduta, magari mentre guarda un film in TV, potrebbe non muoversi per diversi minuti, impedendo quindi al sensore di capire se nella stanza c’è qualcuno. Aqara FP1E invece risolve questo problema, monitorando continuamente la presenza, proprio come un radar, e per questo necessita di una alimentazione continua.

Dalla parte inferiore del sensore esce un cavo con una porta USB-A che serve per mantenere costantemente alimentato il sensore e rilevare qualsiasi cambiamento. Il piccolo dispositivo riconosce movimenti e presenza fino a 6 metri di distanza, anche se dà il meglio di sé in stanza di piccole dimensioni (noi ad esempio lo abbiamo provato nel nostro studio, che misura circa 4×3 metri). L’angolo di copertura è di 120 gradi, lasciando quindi un’ampia libertà di posizionamento nella stanza.

Aqara Presence Sensor FP1E

Grazie allo snodo a 360 gradi della base magnetica, è possibile fissare il sensore praticamente ovunque, direttamente su una superficie metallica o su altre superfici utilizzando la piastra metallica da fissare al muso o sui mobili. A differenza del modello FP2, che si collega alla rete tramite WiFi, Aqara FP1E ha bisogno di un hub Zigbee (noi lo abbiamo collegato ad Aqara Hub M3 che abbiamo recensito poco tempo fa) per poter essere inserito nell’ecosistema domestico.

Una volta connesso all’app Aqara non ci sono particolari impostazioni da effettuare. Di fatto è sufficiente selezionare il raggio di rilevamento del sensore, da zero a sei metri ed eventualmente avviare la procedura di AI Spatial Learning, che consente al sensore di essere calibrato nel caso di falsi riconoscimenti. È sufficiente accertarsi che non ci sia nessuno nella stanza, nemmeno i nostri animali domestici, e avviare la procedura che in pochi secondi effettuerà una scansione accurata.

Come si comporta

Aqara Presence Sensore FP1E si dimostra decisamente valido, pur se con qualche limitazione. Non è infatti in grado di indicare la posizione di una persona nella stanza, quindi non consente di creare delle automazioni particolarmente evolute, ma è comunque più che sufficiente per stanze di piccole dimensioni, con una planimetria semplice.

Noi lo abbiamo testato nel nostro studio, circa 15 metri quadrati, ma anche in cucina per verificare eventuali interferenze provocate da elettrodomestici o tende. In nessun caso abbiamo rilevato un falso positivo, il sensore ha sempre rilevato correttamente la presenza o l’assenza di persone, attivando di conseguenza le automazioni programmate.

Nel nostro studio abbiamo programmato lo spegnimento delle luci quando non viene rilevata alcuna presenza, e la riaccensione quando una persona rientra (utilizzando anche un sensore di luminosità per evitare di accendere le luci in pieno giorno). In cucina abbiamo invece aggiunto la gestione delle tende motorizzate (con Aqara Roller Shade Drive E1 che abbiamo recensito qualche tempo fa): tende aperte quando qualcuno entra in cucina, tende chiuse quando una persona esce, ma questi sono solo un paio di esempi, visto che le automazioni possibili sono virtualmente infinite.

Nessun problema di rilevamento in totale assenza di luce, il sensore può essere utilizzato anche per rilevare l’ingresso di una persona in una stanza e accendere le luci, anche se in questo caso c’è un ritardo di un paio di secondi circa. In questi casi è più comodo un sensore di movimento che rileva l’ingresso in una stanza in tempo reale, senza alcun ritardo.

In conclusione

Ancora una volta Aqara ha fatto centro, con un prodotto molto efficace, preciso nelle rilevazioni e semplice da configurare e utilizzare. Il prezzo è indubbiamente superiore a quello di un rilevatore di movimento a infrarossi ma qui siamo di fronte a un prodotto decisamente diverso, ideale per rilevare la presenza delle persone invece che i movimenti, permettendo di creare automazioni decisamente evolute.

Pro:

    • prezzo competitivo
    • preciso nel rilevamento
    • semplice da configurare

Contro:

    • non fornisce la posizione esatta degli utenti
    • non si possono creare zone

Voto finale:

9.2