Unione Europea e Cina continuano a trattare per trovare una soluzione al problema relativo al settore delle auto elettriche, soggette al momento a dei dazi “provvisori” con la possibilità che divengano definitivi nelle prossime settimane.

Non c’è da stupirsi, pertanto, se entrambe le parti stiano provando a risolvere una questione che, altrimenti, nei prossimi mesi potrebbe essere causa di ripercussioni economiche su larga scala, ipotesi che sia l’Unione Europea che la Cina vorrebbero evitare.

La svolta per le auto elettriche cinesi in Europa

Secondo le autorità comunitarie, i produttori cinesi di auto elettriche ricevono sovvenzioni statali che sono da considerare sleali sotto il profilo della concorrenza e, pertanto, hanno deciso di sanzionarle imponendo dei dazi a questi veicoli nel momento in cui vengono commercializzati nei mercati dei Paesi UE.

Alcune case automobilistiche cinesi hanno collaborato con l’indagine condotta dalle autorità comunitarie in cambio di dazi più bassi mentre la Cina si è fermamente opposta alla misura.

Ebbene, pare che una soluzione potrebbe essere trovata a metà strada: le autorità comunitarie, infatti, sarebbero disposte ad allentare sui dazi nel caso in cui i produttori di auto elettriche cinesi accettassero di fissare un prezzo per i rispettivi modelli superiore ad una soglia minima determinata.

Si tratta di una soluzione che in passato l’Unione Europea aveva escluso ma, a quanto pare, potrebbe avere cambiato idea al fine di scongiurare uno scontro frontale con il governo cinese.

Nel caso in cui le due parti dovessero trovare un accordo, si tratterebbe di una vittoria per entrambe, in quanto l’UE potrebbe preoccuparsi di meno dell’afflusso di auto elettriche a prezzi ultra convenienti costruite con pesanti sussidi in Cina (e importate in mercati come la Germania, la Svezia e i Paesi Bassi) mentre le case automobilistiche cinesi potrebbero preoccuparsi meno delle tariffe e riuscire allo stesso tempo a generare profitti all’estero rispettando i prezzi minimi.