Adobe continua a spingere i limiti dell’innovazione creativa con il suo Firefly Video Model, un modello di intelligenza artificiale generativa progettato per semplificare e accelerare il processo di video editing. Lanciato in occasione della conferenza Adobe MAX 2024, Firefly introduce una serie di strumenti all’avanguardia, tra cui Generative Extend, Text-to-Video, e Image-to-Video, ora disponibili su Premiere Pro e tramite la web app Firefly.

Questa tecnologia permette di estendere brevi clip video e generare sequenze direttamente da immagini statiche o prompt testuali, riducendo la necessità di rishoot e ottimizzando la produzione creativa. Sebbene l’estensione sia limitata a due secondi per le clip video e cinque secondi per i video generati, la funzionalità Generative Extend offre una soluzione immediata per quei momenti in cui una ripresa non è abbastanza lunga o necessita di piccoli aggiustamenti. Può estendere l’audio ambientale e gli effetti sonori fino a dieci secondi, contribuendo così a uniformare l’editing. Vediamo tutti i dettagli.

Text-to-Video e Image-to-Video: strumenti per la generazione di contenuti su misura

I nuovi strumenti Text-to-Video e Image-to-Video permettono di creare clip video a partire da descrizioni testuali o immagini di riferimento, una novità per il settore. Gli utenti possono creare stili visivi unici, come filmati realistici, animazioni 3D e stop motion, con un controllo aggiuntivo su aspetti cinematografici come angolazione della camera, movimenti e distanza di ripresa.

Prompt: Cinematic closeup and detailed portrait of an elderly man in the middle of a street at night. the lighting is moody and dramatic. The color grade is blue shadows and orange highlights. the man has extremely realistic detailed skin texture and visible pores. movement is subtle and soft. the camera doesn’t move. film grain. vintage anamorphic lens.

Image-to-Video offre un controllo ancora maggiore, consentendo di caricare un’immagine di riferimento per aggiustare o integrare una scena. Questo strumento è particolarmente utile per la creazione di b-roll, aiutando i creativi a visualizzare reshoot o completare scene mancanti. Tuttavia, bisogna tenere presente che i video generati possono presentare piccoli errori, come sfondi instabili o dettagli visivamente incoerenti, che suggeriscono che la tecnologia non sia ancora in grado di sostituire completamente le riprese tradizionali.

Prima:

Dopo:

Adobe ha sottolineato come queste nuove tecnologie siano “commercialmente sicure”, poiché addestrate esclusivamente su contenuti su cui Adobe ha i diritti di utilizzo, una garanzia importante in un contesto in cui altri modelli AI, come quelli di Runway e Meta, sono sotto scrutinio per l’uso di dati non autorizzati. Inoltre, i video generati possono essere contrassegnati con Content Credentials, per indicare chiaramente l’uso dell’AI e i diritti di proprietà, garantendo trasparenza nella diffusione online.

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Photoshop si rinnova: rimozione delle distrazioni e nuove funzioni AI

Parallelamente, Photoshop ha ricevuto un aggiornamento significativo con l’introduzione di nuovi strumenti alimentati dall’AI, pensati per automatizzare e semplificare le operazioni più complesse. Uno dei più rilevanti è il Distraction Removal, che consente di rimuovere automaticamente oggetti indesiderati dalle immagini, come persone, cavi e altre distrazioni comuni, senza necessità di selezioni manuali. Questa funzionalità si aggiunge alla già popolare funzione Remove Tool, che permette di eliminare dettagli con una semplice spazzolatura.

L’utente può ora scegliere se utilizzare AI generativa o non generativa per migliorare le immagini. L’opzione generativa, alimentata dal modello Firefly, permette di ottenere risultati foto-realistici e rispondere meglio a comandi complessi rispetto alle versioni precedenti.

Photoshop ha integrato anche una serie di altre novità, tra cui Generative Fill e Generate Background, che permettono di espandere o sostituire sezioni delle immagini in base al contesto circostante, rendendo più semplice la creazione di immagini coese. La versione web di Photoshop ha anche ricevuto miglioramenti per quanto riguarda la selezione automatica degli oggetti, velocizzando ulteriormente il flusso di lavoro.

Nuove possibilità per Illustrator e InDesign

Anche Illustrator e InDesign beneficiano di nuove funzionalità AI. Illustrator, ad esempio, ora include la funzione Objects on Path, che permette di allineare e muovere oggetti lungo una traiettoria in modo semplice e preciso, migliorando la flessibilità creativa. InDesign ha integrato il tool Generative Expand, che consente di adattare le immagini alle diverse esigenze di layout, rendendo il processo di design più intuitivo.

Un futuro promettente per l’AI creativa

La conferenza Adobe MAX ha portato alla luce non solo nuovi strumenti, ma anche un rinnovato impegno da parte di Adobe verso uno sviluppo etico e responsabile dell’AI. Il modello Firefly, utilizzato in tutti i principali strumenti creativi di Adobe, è stato addestrato su contenuti pubblici o concessi in licenza, evitando l’uso non autorizzato di contenuti degli utenti, come accaduto con altre piattaforme AI.

La possibilità di aggiungere Content Credentials ai file creati con l’AI offre ai creatori uno strumento di trasparenza fondamentale per proteggere i loro diritti di proprietà, in un’epoca in cui la generazione automatica di contenuti sta diventando sempre più diffusa. Adobe, inoltre, ha co-fondato l’iniziativa Content Authenticity Initiative per promuovere la trasparenza nei contenuti digitali, con oltre 2.500 membri a livello globale.