La nuova generazione X3D è arrivata, gli appassionati era in attesa da tempo fin dalla primissima presentazione di Zen5. La serie “CPU da gaming” per eccellenza è tornata, il AMD Ryzen 7 9800X3D è il primo a mostrarsi e ha delle novità che potrebbero renderlo interessante anche agli occhi di chi, fino a questo momento, ha evitato la serie X3D perché troppo verticale sul gaming. Ecco cosa c’è di nuovo nella recensione di AMD Ryzen 7 9800X3D.
Indice:
- AMD Ryzen 7 9800X3D: cosa cambia sulla seconda generazione della 3D V-cache
- AMD Ryzen 7 9800X3D: i numeri sulla carta
- AMD Ryzen 7 9800X3D migliora dove serve: produttività e overclock
- AMD Ryzen 7 9800X3D: domina il gaming, punto
- AMD Ryzen 7 9800X3D: consumi e temperature
- AMD Ryzen 7 9800X3D: prezzo e conclusioni
AMD Ryzen 7 9800X3D: cosa cambia sulla seconda generazione della 3D V-cache
Il nuovo Ryzen 7 9800X3D introduce la seconda generazione della tecnologia AMD 3D V-cache, con una svolta significativa nella gestione termica che abilita un po’ di novità. Questa volta, AMD ha posizionato la 3D V-cache sotto i core ‘Zen5’ anziché sopra, come avveniva con i core ‘Zen3’ e ‘Zen4’ delle generazioni precedenti. Questa configurazione permette al calore generato principalmente dai core, di essere a diretto contatto con il sistema di raffreddamento. Poiché la cache è meno sensibile al calore, può funzionare in modo ottimale anche sotto il pacchetto dei core, riducendo la temperatura complessiva del sistema. Il vantaggio è notevole: fino al 46% in più di resistenza al calore.
Con una miglior gestione termica, il Ryzen 7 9800X3D può sostenere frequenze di clock più elevate, aumentando la base clock di 500 MHz e il boost clock di 200 MHz rispetto al Ryzen 7 7800X3D. Sebbene l’incremento del boost clock possa sembrare contenuto, il risultato si traduce in una gestione multi-core più stabile e in prestazioni multi-thread comparabili a quelle del Ryzen 7 9700X liscio, andando ad eliminare quel limite di prestazioni in produttività dei precedenti X3D ed abilitando anche possibilità di overclock.
AMD Ryzen 7 9800X3D: i numeri sulla carta
Il Ryzen 7 9800X3D e il 7800X3D condividono la stessa configurazione di core e thread (8 core / 16 thread), ma il 9800X3D vanta un incremento di frequenza con una base clock di 4,7 GHz rispetto ai 4,2 GHz del 7800X3D. Anche il boost clock del 9800X3D è superiore, arrivando a 5,2 GHz rispetto ai 5,0 GHz del modello precedente. In termini di cache, il Ryzen 7 9800X3D e il 7800X3D hanno entrambi 96 MB di cache L3 un dato cruciale per chi utilizza applicazioni che beneficiano di una cache ampia, in particolare nei contesti di gaming.
Guardando il TDP, il 9800X3D e il 7800X3D hanno entrambi un TDP di 120 W, che permette loro di mantenere alte prestazioni senza surriscaldamenti eccessivi. Il 9700X, invece, ha un TDP più flessibile, configurabile a 65W o 105W, a seconda delle esigenze di potenza e raffreddamento. Tuttavia, con il PPT (Default Socket Power) settato a 162 W per il 9800X3D e il 7800X3D, contro gli 88 W del 9700X.
Per quanto riguarda il raffreddamento, il 9800X3D è progettato per operare con temperature di 70-90°C sotto carico, con una TjMax di 95°C. AMD raccomanda un raffreddamento liquido da 240-280mm o equivalente per il 9800X3D e il 7800X3D a differenza del 9700X che può essere raffreddato efficacemente con un dissipatore ad aria di fascia media.
AMD Ryzen 7 9800X3D: piattaforme di test
Per la recensione del Ryzen 7 9800X3D, abbiamo allestito una piattaforma di test di altissimo livello per esaltarne al massimo le capacità. Il processore è stato montato su una scheda madre ROG CROSSHAIR X870E HERO (con anche la nuova modalità Gaming Turbo), dotata di due banchi di RAM DDR5 a 6000 MHz. La dissipazione è stata affidata a un sistema di raffreddamento ASUS ROG RUYJIN 3 Extreme da 360 mm, ideale per mantenere sotto controllo le temperature durante i carichi intensivi. Come unità di archiviazione abbiamo utilizzato un SSD PCIe 4.0 da 1 TB, il Samsung 990 Pro, per garantire tempi di accesso e velocità di caricamento al top. A completare la build, una NVIDIA RTX 4090 Founders Edition, in grado di gestire al meglio le prestazioni grafiche richieste nei benchmark.
Questa stessa configurazione è stata utilizzata anche per il Ryzen 7 7800X3D, permettendo un confronto diretto tra le due generazioni di processori AMD e assicurando condizioni di test omogenee. Abbiamo inoltre inserito nel confronto il nuovo Intel Core Ultra 9 285K, montato su una piattaforma ASUS ROG Maximus X890 Hero. Anche qui, la configurazione è stata mantenuta identica per RAM, SSD e scheda video, garantendo parità di condizioni in tutte le sessioni di test.
Per tutti i test, AMD ci ha richiesto di utilizzare Windows 11 Pro 23H2 con la patch KB5041587, e abbiamo seguito questa specifica anche per le piattaforme di confronto. Inoltre, chipset, driver e versioni BIOS di tutte le piattaforme sono stati aggiornati alle ultime versioni disponibili. Per il Ryzen 7 9800X3D e il Ryzen 7 7800X3D abbiamo utilizzato in anteprima una versione BIOS specifica per la serie X3D, che sarà disponibile pubblicamente da domani, garantendo così il miglior supporto possibile per le nuove CPU AMD.
AMD Ryzen 7 9800X3D migliora dove serve: produttività e overclock
Con il Ryzen 7 9800X3D AMD apre finalmente le porte all’overclock diretto sui processori dotati di 3D V-cache, senza limiti imposti. Questo significa poter spingere frequenze e tensioni in modo preciso, come si farebbe con i Ryzen 9000 standard. Ma per chi cerca un bilanciamento ideale tra efficienza e prestazioni, la strada maestra resta l’attivazione del Precision Boost Overdrive (PBO), che garantisce il miglior mix tra potenza e consumi, specie in ambito gaming e utilizzo misto.
Per chi invece vuole sperimentare e massimizzare le prestazioni in scenari specifici, soprattutto con carichi intensivi su tutti i core, l’overclock manuale diventa l’opzione preferita. AMD offre delle linee guida per ottimizzare PBO, con una serie di step per aumentare il boost clock e gestire la curva della tensione in modo dinamico:
- PBO Advanced impostato su “motherboard” per lasciare la gestione dei limiti di potenza a livello di scheda madre.
- PBO Scalar tra 7X e 10X, per spingere il moltiplicatore.
- CPU Boost Clock override tra +100 e +200 MHz, per spremere quei MHz extra nei momenti di carico.
Uno strumento chiave è il Curve Optimizer, che permette di modellare la tensione su ciascun core per ottimizzare la stabilità e migliorare l’efficienza. Un buon punto di partenza? Una regolazione iniziale di -10 o -15 per ciascun core, monitorando la stabilità del sistema. La piattaforma consente fino a -50 step, anche se non tutti i core supportano margini così spinti. Chi preferisce una configurazione più automatica può utilizzare la funzione “Derive” di Ryzen Master, che genera valori di base su cui poi si può lavorare manualmente.
AMD ha introdotto anche il Curve Shaper, un controllo fine che permette di regolare la curva della tensione in base alle bande di temperatura e frequenza, migliorando la stabilità nei carichi più intensi. Al momento disponibile solo nel BIOS, sarà presto integrato anche in Ryzen Master (che abbiamo provato in anteprima).
L’overclock sul Ryzen 7 9800X3D ha generato numeri nei benchmark che si avvicinano al Core Ultra 9 285K di Intel e al Ryzen 9 9950X di AMD, ma queste prestazioni teoriche non si traducono in un vero miglioramento nell’uso quotidiano. Durante i test, il sistema è andato spesso incontro a crash, e anche la gestione delle RAM è diventata più complicata, con frequenze instabili e latenze difficili da mantenere. Le temperature, inoltre, sono aumentate in modo considerevole, rendendo necessaria una dissipazione molto più aggressiva. Al momento, nemmeno in gaming vale la pena spingersi così in là con l’overclock, ma è importante ricordare che siamo ancora alle prime versioni BIOS.
AMD Ryzen 7 9800X3D: i benchmark parlano chiaro
Il Ryzen 7 9800X3D introduce miglioramenti evidenti rispetto al suo predecessore Ryzen 7 7800X3D in termini di produttività, lo dimostra semplicemente un benchmark come Cinebench R23, dove si registra un incremento del 15.5% in single-thread e un aumento del 23.7% in multi-thread. Questo salto è dovuto alla nuova architettura, alla gestione ottimizzata del multi-core che la 3D V-Cache di seconda generazione rende possibile con una gestione termica migliore (che abilita anche l’overclock su questa generazione).
In linea con le piattaforme di test utilizzate, abbiamo messo a confronto in produttività il nuovo AMD Ryzen 7 9800X3D vs Intel Core Ultra 9 285K. Intel Core Ultra 9 285K mantiene un distacco significativo nei test professionali grazie anche alla sua architettura con 24 core e 24 thread. Questo vantaggio si riflette in Cinebench R23, dove Intel supera AMD del 13% in single-thread (2386 vs. 2103) e raggiunge un impressionante 82% in multi-thread (40915 vs. 22437). Il Ryzen, con i suoi 8 core e 16 thread, offre prestazioni valide in multi-thread, ma non è in grado di competere con la configurazione multi-core avanzata di Intel, progettata per gestire carichi di lavoro complessi.
In Geekbench-AI, il Core Ultra 9 285K mantiene un leggero margine in Single e Half Precision (8165 e 8453 contro 8000 e 8320 del Ryzen), con un Quantized Score superiore (15548 contro 15000). Sebbene meno pronunciati, questi numeri confermano la capacità di Intel di gestire in modo efficiente le operazioni AI. Intel mantiene un leggerissimo vantaggio anche in UL Procyon Office Productivity, con un punteggio di 9454 contro 9362 di AMD, e in PugetBench per Premiere Pro, dove arriva a 16274 contro i 13898 del Ryzen, con un margine del 17.1%.
Nonostante i progressi del Ryzen 7 9800X3D, il Core Ultra 9 285K rimane superiore, particolarmente stabile e potente nelle applicazioni professionali, confermandosi una scelta affidabile per chi richiede massima efficienza nei carichi di lavoro intensivi. Sarà interessante vedere come andrà un possibile futuro Ryzen 9 9950X3D.
AMD Ryzen 7 9800X3D: domina il gaming, punto
Il passaggio dal Ryzen 7 7800X3D al nuovo Ryzen 7 9800X3D offre un miglioramento tangibile nelle prestazioni di gaming a 1080p con impostazioni elevate (testato con una RTX 4090). In titoli impegnativi come Cyberpunk 2077, il 9800X3D registra una media di 270 fps, con un incremento del 6.5% rispetto ai 253 fps del 7800X3D. In Black Myth: Wukong, i due processori sono pressoché alla pari, con 137 fps per il 9800X3D contro 139 fps per il 7800X3D. In F1 2024, il 9800X3D segna 370 fps rispetto ai 361 fps del predecessore, mostrando un miglioramento di circa il 2.5%.
In Final Fantasy 14, il 9800X3D raggiunge 311 fps contro i 289 fps del 7800X3D (+7.5%). Counter-Strike 2 e Spider Man Remastered mostrano incrementi ancora più marcati, con 807 fps rispetto ai 745 fps del 7800X3D (+8.4%) e 231 fps rispetto ai 213.14 fps (+8.8%).
In media, il Ryzen 7 9800X3D offre un miglioramento complessivo del 5.2% rispetto alla precedente generazione nei giochi testati (molti più di quelli che abbiamo preso in analisi qui), un miglioramento non incredibile ma su alcuni titoli ben presente, sappiamo già che la 3D V-cache si fa sentire molto su alcuni titoli ed allo stesso tempo molto meno su altri.
Il Ryzen 7 9800X3D mette in chiaro i vantaggi della seconda generazione di 3D V-cache nel confronto diretto con l’Intel Core Ultra 9 285K. In titoli come Cyberpunk 2077, la differenza è notevole: il 9800X3D raggiunge 270 fps rispetto ai 178 fps del Core Ultra 9, mostrando un vantaggio del 51.7%. Anche in F1 24 si vede la potenza del Ryzen, con 368 fps contro i 268 fps dell’Intel, un margine del 37.3% che fa sentire il passo in avanti nelle sessioni di gioco più impegnative.
Passando a Final Fantasy 14, il Ryzen segna 311 fps rispetto ai 261 fps dell’Intel, con un distacco del 19.2%. La differenza si avverte anche in giochi come Black Myth: Wukong, dove il 9800X3D totalizza 137 fps contro i 121 fps del Core Ultra 9. Anche se più contenuto, il vantaggio resta chiaro in Spider Man Remastered, con il Ryzen a 231 fps rispetto ai 217 fps dell’Intel.
Nel complesso, il Ryzen 7 9800X3D si impone con un margine medio del 25.9% nei giochi testati. La combinazione di potenza e fluidità che deriva dalla 3D V-cache rende il Ryzen 9800X3D una soluzione robusta e affidabile per il gaming di alto livello, dimostrando che AMD ha saputo ottimizzare non solo le frequenze ma anche la gestione dei carichi pesanti, garantendo prestazioni superiori nei titoli più esigenti. Come al solito, ci sono anche titoli che non hanno nessun boost dalla 3D V-cache.
AMD Ryzen 7 9800X3D: consumi e temperature
Il Ryzen 7 9800X3D si dimostra validoin termini di consumi e gestione delle temperature. Durante le operazioni quotidiane di base, il consumo resta sotto i 30W, mantenendo temperature intorno ai 50°C, garantendo così un funzionamento fresco e silenzioso. Con carichi di produttività più intensi, il consumo sale a circa 50W, con temperature attorno ai 60°C. In ambito gaming il Ryzen 7 9800X3D consuma meno di 80W e raggiunge temperature di 80°C, una gestione termica equilibrata per sessioni prolungate. Tuttavia, nei benchmark sotto pieno carico, il consumo può toccare i 110W e le temperature salgono fino a 92°C, avvicinandosi ai limiti massimi, ma comunque gestibili con un adeguato sistema di raffreddamento.
AMD Ryzen 7 9800X3D: prezzo e conclusioni
AMD con il Ryzen 7 9800X3D ha fatto un lavoro interessante, sicuramente meglio di quanto aveva proposto con la serie Ryzen 9000 classica. In fondo era atteso da tutti, si era capito che il focus di AMD si fosse spostato sulla serie X3D. Se si guarda alle pure prestazioni in gioco, il miglioramento rispetto alla precedente generazione non è così impattante da giustificarne l’upgrade, questo AMD Ryzen 7 9800X3D va a sostituire il precedente modello sempre più difficile da trovare ad un buon prezzo.
Se il miglioramento generalizzato in gaming può apparire interessante solo ad un pubblico enthusiast, un utente meno smaliziato dovrebbe dare più uno sguardo ai miglioramenti nelle operazioni lavorative e di routine che vedono un bel boost sia sul singolo core che in multi core. Il core count non cambia ma Zen5 ed i cambiamenti della seconda generazione della 3D V-cache hanno permesso a questo AMD Ryzen 7 9800X3D di raggiungere livelli prestazionali che non lo penalizzano più in altre operazioni fuori dal gaming. A dirla tutta, con i futuri BIOS ed un po’ di overclock ci si potrebbe trovare davanti a risultati estremamente interessanti.
Il prezzo è il punto debole. AMD Ryzen 7 9800X3D arriverà prestissimo in Italia ad un prezzo di 539 Euro. Un listino che nelle fasi di ingresso sul mercato non lo renderà particolarmente appetibile ma che appena calerà quel tanto che basta permetterà a questo AMD Ryzen 7 9800X3D di essere la scelta mush have per un PC da gaming che si rispetti. Solo questione di tempo, come già successo in passato per la linea X3D.
Su quali schede madri possono installare AMD Ryzen 7 9800X3D?
Su tutte le schede madri con socket AM5 sia di nuova generazione che di precedente. Importante aggiornare il BIOS che tutti i produttori rilasceranno per le nuove CPU.
Le prestazioni fuori dal gaming sono scarse per AMD Ryzen 7 9800X3D?
No, non è più cosi. AMD ha migliorato molto le prestazioni fuori dal contesto di gioco. Oggi un PC con X3D può tranquillamente essere utilizzato anche come macchina da lavoro.
Si può fare overclock sul nuovo AMD Ryzen 7 9800X3D?
Si, AMD ha sbloccato il moltiplicatore grazie ad una migliore gestione termica della costruzione del chip. Al momento l’overclock non offre ancora grandi miglioramenti ed è parecchio instabile ma con i prossimi BIOS sarà una strada percorribile.
Che dissipatore devo utilizzare per un AMD Ryzen 7 9800X3D?
AMD consiglia un dissipatore a liquido da almeno 280mm. Noi consigliamo un 360mm per stare tranquilli. Se hai un vecchio dissipatore ad aria top gamma a doppia torre potrebbe andar bene ma con temperature intorno ai 90° anche in gaming.
Il processore AMD Ryzen 7 9800X3D consuma tanto?
No, il Ryxen 7 9800X3D consuma meno di 80W in sessioni di gioco intense. Si tratta di un ottimo bilanciamento tra prestazioni e consumi.
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