Ecosia e Qwant hanno annunciato una collaborazione per la realizzazione e lo sviluppo di European Search Perspective (in sigla EUSP), un indice di ricerca completamente europeo per motori di ricerca, un’alternativa indipendente da Google, Microsoft Bing e da altri sistemi extracomunitari.
“La missione è chiara: sviluppare una tecnologia democratica e sovrana nel continente (Europa, ndr) nello stesso momento in cui l’intelligenza artificiale generativa ridefinirà profondamente l’esperienza di ricerca online”, si legge nel comunicato stampa con cui è stato presentato il progetto venerdì scorso, 8 novembre.
Cos’è EUSP e perché creare un sistema di ricerca alternativo
La proprietà di EUSP è divisa a metà fra Ecosia, una società tedesca impegnata nella sostenibilità ambientale conosciuta soprattutto per l’omonimo motore di ricerca, e Qwant, un’azienda francese anch’essa proprietaria di un motore di ricerca che dichiara di non profilare gli utenti. “La ricerca più green che ci sia” e “Il motore di ricerca che non sa niente di te” sono i loro slogan dai quali già si possono intuire i principi fondamentali delle due aziende impegnate in questo nuovo progetto.
Storicamente, sia Ecosia che Qwant hanno usato la piattaforma Bing di Microsoft come base e infrastruttura, con la prima che lo scorso anno è passata a fare riferimento anche sui risultati di ricerca di Google. L’obiettivo di entrambe è liberarsene con European Search Perspective, un indice di ricerca attento alla privacy che fungerà da risorsa chiave per Ecosia e Qwant, ma anche per tutti gli altri motori di ricerca e società tecnologiche che vorranno utilizzarlo.
Entro il primo trimestre del prossimo anno inizierà a essere implementato nei motori di ricerca di Ecosia e Qwant in Francia, per poi essere usato a partire dalla fine del 2025 anche per una significativa parte del traffico in Germania, secondo le previsioni delle due aziende. Non è tuttavia al momento noto quando e se il progetto coinvolgerà anche altri paesi.
Riguardo al perché creare un indice di ricerca come EUSP alternativo ai più importanti Google e Bing, ha in parte risposto l’amministratore delegato di Qwant e European Search Perspective Oliver Abecassis: “È estremamente positivo per l’Europa avere una tecnologia di ricerca sviluppata nel Continente. L’European Search Perspective darà libertà di scelta e di pensiero a tutti i cittadini europei“. Abecassis ha inoltre detto al network americano CNBC che “siamo aziende europee e dobbiamo costruire una tecnologia che garantisca che nessuna decisione di terzi – per esempio, la decisione di Microsoft di aumentare i costi per accedere alle sue API di ricerca – possa mettere a rischio la nostra attività”.
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