Per chi ha già avuto a che fare con cuffiette TWS di Huawei non sarà certo una sorpresa scoprire che le Freebuds Pro 4 sono tra le migliori auricolari true wireless che possiate considerare in questo momento. Le prime sotto il marchio Huawei Sound, un nome con cui Huawei intende comunicare performance senza compromessi e garanzia di qualità per i prodotti di fascia alta. Le nuove Freebuds Pro 4 provano a migliorare un già ottimo prodotto come la Freebuds Pro 3 e lo fanno proponendosi ad un prezzo sorprendentemente interessante di 199 Euro, scopriamole nella nostra recensione.

Design ed ergonomia

Da fuori non cambiano molto dal modello precedente, la forma rimane la stessa, elegante e sinuosa, il peso irrisorio di 5,8 e anche il case rimane di forma ovale, con una cerniera solida e resistente, esattamente come lo era per le Freebuds Pro 3 che ci accompagnano ormai da un anno senza battere ciglio. Le colorazioni sono 3, Black, Green e White, in tutti e tre i casi con una bordatura dorata che le rende quasi lussuose.

Recensione Huawei Freebuds Pro 4: suono eccellente e chiamate pulitissime 1

Una novità del nuovo modello è rappresentata dalla dotazione di gommini in memory foam in 3 taglie, oltre ai 3 in silicone sempre presenti. Non tutti si trovano a proprio agio con i i gommini in schiuma, ottimo quindi che Huawei permetta la scelta senza dover acquistare nulla a parte. Vi consigliamo però di provarli per un certo periodo per abituarsi, variando anche le diverse taglie presenti in confezione. A lungo andare sperimenterete un comfort superiore al silicone se indossate gli auricolari per lungo tempo, oltre che un maggior isolamento passivo dal rumore ambientale, quantificato da Huawei in un miglioramento di addirittura il 30%.

Non manca infine la certificazione IP54 per la resistenza ad acqua e polvere, non totale ma sicuramente sufficiente per tenere al riparo le cuffietta da pioggia e sudore.

Scheda tecnica

  • Earbuds: 29,1 x 21,8 x 23,7 mm; peso 5,8g
  • IP54
  • Case: 46,9 x 65,9 x 24,5 mm; peso 47g
  • Dual Driver a 4 magneti da 11 mm + driver planare
  • Bluetooth 5.2
  • L2HC 4.0; LDAC; AAC, SBC
  • 48 Khz/24 bit lossless audio (2,3 Mbps)
  • Risposta in frequenza 14 Hz-48 kHz
  • 3 microfoni
  • microfono a conduzione ossea
  • ANC
  • Chip Kirin A2
  • Multipoint 2 dispositivi
  • Sensore infrarossi, hall, giroscopio, accelerometro, touch, pressione
  • Rilevamento movimenti della testa
  • Batteria: 510 mAh per il case, 55 mAh per ogni auricolare
  • Ricarica wireless
  • Compatibilità Android e iOS

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Qualità in chiamata

Semplicemente il gold standard per le chiamate BT. Quando si avvia una chiamata con le Freebuds Pro 4 avvengono una serie di processi molto complessi che permettono di riuscire a parlare e farsi sentire in ambienti veramente rumorosi, con una cancellazione del rumore di disturbo fino a 100 dB e eliminazione del fruscio del vento a 10 m/s (36 Km/h, un valore che può essere interessante per chi va in bici)

In primo luogo troviamo 3 microfoni per ogni buds a cui si aggiunge un quarto sensore a conduzione ossea VPU (voice pick up). I primi 3 analizzano il rumore ambientale e lo compensano con una forma d’onda inversa, mentre il sensore VPU si occupa di “prelevare” la voce dell’utente isolandola dal resto del segnale. Lato software un algoritmo chiamato AI Call Noise Cancellation analizza tutti i dati e restituisce una chiamata limpida anche nelle situazioni più complesse. In tutto ciò, a discrezione dell’utente, le cuffiette hanno sufficiente potenza di calcolo per continuare a gestire la cancellazione attiva del rumore, in modo che la chiamata sia chiara per entrambi gli interlocutori.

Nei nostri test le cuffiette si sono comportate sempre molto bene, chiaramente più l’ambiente in cui ci troviamo è rumoroso e più la nostra voce sembrerà “ricostruita”, ma d’altra parte è proprio quello che succede quando l’algoritmo è costretto a tagliare sempre più frequenze per abbattere il disturbo, inevitabilmente anche la nostra voce andrà ad impoverirsi di sfumature. La cosa impressionante però è che persino in un ambiente chiuso con decine e decine di persone che parlano la chiarezza della conversazione è garantita, siamo davvero ad un livello mai visto.

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Qualità del suono e ANC

La qualità del suono delle Freebuds Pro 4 è in assoluto tra le migliori che possiamo trovare sul mercato tra le cuffiette TWS consumer. La principale novità dal modello dello scorso anno non è nell’hardware ma nella possibilità di gestire una trasmissione audio lossless fino a 2,3 Mbps sfruttando il codec proprietario L2HC 4.0. Bisogna però chiarire che per arrivare a questi numeri è necessario abbinare le Freebuds Pro 4 ad un Huawei Mate X6 con EMUI15, mentre abbinandole ad un Huawei Pura 70 Pro/Ultra si scende a 1,5 Mbps. Se colleghiamo le cuffie ad un altro smartphone invece si arriva a 990 Kbps con codec LDAC.

Il suono è eccellente, senza dubbio il migliore che ci sia capitato di valutare per delle cuffiette true wireless: bassi corposi e profondi ma mai trascinati, ogni strumento appare ben separato dagli altri, la scena musicale è molto ampia e soprattutto, alzando il volume, la distorsione praticamente non esiste. Impressionante poi la separazione che si ottiene tra la parte vocale e gli strumenti in background, inizialmente potrebbe quasi sembrare straniante ma ci si abitua in fretta e il suono con altre cuffiette vi sembrerà immediatamente piatto e ovattato.

All’interno dell’app si può scegliere tra diversi profili di equalizzazione: default, bass boost, treble boost, voices, symphony, Hi-Fi Live, Balanced e Classical, inoltre è possibile creare fino a 3 profili personalizzati agendo su un equalizzatore a 10 bande. Possiamo altresì scegliere due profili per quanto riguarda la trasmissione: priorità alla qualità della connessione e priorità alla qualità audio.

Se per quanto riguarda la qualità audio siamo ai vertici del settore, di certo le Freebuds Pro 4 non sono da meno se si parla di latenza. Guardando film o video su uno smartphone di ultima generazione con almeno Bluetooth 5, la latenza è praticamente nulla, permettendoci un’esperienza visiva appagante.

Venendo alla cancellazione attiva del rumore (ANC) possiamo scegliere 3 livelli progressivi di funzionamento: comfort, generale e ultra, a cui si aggiunte il setting “dinamico” che regola la quantità di suono cancellato in modo automatico in base all’ambiente in cui ci troviamo. Il controllo del rumore può essere poi gestito in app oppure direttamente dalle cuffiette su “ANC attivo”, “ANC spento” o Awareness, cioè una modalità trasparenza che capta i suoni ambientali e li amplifica, con un focus particolare sulla voce attivabile o disattivabile a discrezione dell’utente.

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Controlli e software

I due auricolari sono dotati di diverse superfici ricettive che permettono all’utente di controllare numerose funzioni. Tramite uno o più “pinch”, cioè stringendo tra pollice e indice lo stelo dell’auricolare, è possibile gestire le chiamate (risposta, fine chiamata, rifiuto chiamata), oppure le tracce audio (play/pausa, canzone successiva, canzone precedente). Un “pinch prolungato” permette invece di modificare la modalità ANC, in questo caso si può scegliere tra quali modalità deve scorrere il ciclo di comandi, di default un pinch prolungato permette di passare da ANC on – ANC off – Awareness, ma possiamo appunto escludere dalla lista quel che desideriamo. Per il pinch prolungato è anche possibile personalizzare il comando tra bud di destra e di sinistra, eventualmente attivando il risveglio dell’assistente vocale.  Troviamo poi il controllo con un “tap”, cioè un rapido colpetto sulla parte superiore dello stelo, in questo caso possiamo nuovamente gestire musica o chiamate ed è possibile personalizzare il comando tra bud destra e sinistra, scegliendo l’azione per un doppio tap (comando diversificato se si sta ascoltando musica o si è in chiamata) oppure un triplo tap. Infine, è disponibile anche la gesture “swipe”, che funziona per il controllo del volume e si attiva scorrendo sullo stelo.

Molto simpatiche le gesture di riconoscimento del movimento della testa, vi basterà fare “si” o fare “no” muovendo la testa per rispondere o rifiutare una chiamata, può essere utile se avete le mani impegnate o sporche, comodo.

Le cuffiette fanno parte dell’ecosistema HarmonyOS Next, lavorano quindi al meglio in abbinata ad altri dispositivi Huawei, tuttavia l’app di gestione AI life è disponibile sia per Android che per iOS, ma sugli iPhone manca la funzionalità di gestione del parco dispositivi connessi. Le cuffie possono infatti memorizzare una ventina di dispositivi associati, oltre a rimanere connesse contemporaneamente con due dispositivi.

Per il resto abbiamo accesso a tutti i controlli del suono e dell’ANC, possiamo poi effettuare un test del fit dei gommini, per assicurarci che quelli scelti siano effettivamente i migliori, sempre da qui si può regolare il funzionamento della varie gesture, troviamo altresì una funzione “find” che permette di far suonare gli auricolari, c’è il tasto “updates” per aggiornare le cuffiette e infine ulteriori setting tra cui “latenza dinamica” che va a impostare automaticamente la modalità a bassa latenza quando si avvia un gioco, on/off del suono di ricarica del case, wear detection automatico per attivare il play/pausa quando le cuffie vengono indossate o rimosse.

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Autonomia e ricarica

Le cuffiette impiegano poco meno di 45 minuti per ricaricarsi completamente quando sono all’interno del case, ma bastano 5 minuti per avere un’oretta abbondante di ascolto musicale. Il case con cavo impiega circa 1 ora per la ricarica, mentre via wireless (max 5 watt) sono necessarie quasi due ore.

L’autonomia è molto buona ma dipende dal tipo di trasmissione e codec utilizzato, con ANC e LDAC siamo su circa 4 ore e mezza, si sale a circa 5 ore se invece si trasmette in priorità latenza con codec AAC. Spegnendo l’ANC si sale di circa 1 ora e mezza rispetto a questi risultati. Le chiamate BT con ANC attivo esauriscono la batteria in poco più di 3 ore, ma tenete presente che è molto difficile misurare questo valore, abbiamo fatto una stima monitorando l’autonomia in mezz’ora e ricavando di conseguenza l’autonomia totale. Anche qui con ANC disattivo i risultati salgono di un’ora circa.

Tenete presente che il case consente di ricaricare completamente le cuffie 4 volte abbondanti, quindi in un utilizzo tipico con ascolto a volume medio e ANC attivo siamo su una ventina di ore con trasmissione in alta risoluzione. Abbassando la qualità audio e disattivando l’ANC si sale attorno alle 30 ore di operatività.

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In conclusione

Siamo alle battute finali della recensione delle Huawei Freebuds Pro 4, cuffiette true wireless davvero eccellenti in ogni aspetto, compreso il prezzo di 199 Euro, che risulta ben più conveniente rispetto ai principali competitor,  Apple AirPods Pro 2 in primis.

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fino al 30 gennaio: Huawei Band 9 in regalo

Pro:

    • Qualità del suono
    • Ergonomia
    • Qualità in chiamata
    • Qualità dell'ANC

Contro:

    • Design non per tutti
    • Non è un grande upgrade dalle Freebuds Pro 3

Voto finale:

9.0