Bosch ha annunciato che ha ultimato lo sviluppo di sensori LiDAR da usare nelle auto a guida autonoma: la produzione su larga scala può finalmente cominciare. L’obbiettivo dell’azienda è quello di abbattere i costi, preventivando volumi di vendita elevati: in questo modo Bosch potrà monetizzare sul numero di sensori adottati dalle aziende, che a loro volta potranno acquistare i nuovi sensori ad un prezzo inferiore, incentivando l’adozione su larga scala di sistemi a guida autonoma.
Cos’è e come funziona LiDAR
LiDAR è un acronimo che sta per Light Detection and Ranging (o Laser Imaging Detection and Ranging), ed è una tecnica di telerilevamento che utilizza un impulso laser al posto delle classiche onde radio che troviamo nel radar. La sorgente di un sistema LiDAR è un laser, un fascio di luce coerente e convogliato verso il punto da osservare: i sensori effettuano una misurazione dell’ambiente circostante analizzando i dati del laser, calcolando la distanza dagli oggetti.
Secondo l’azienda, i sensori LiDAR sviluppati sarebbero adatti a tutti i tipi di guida autonoma, consentendo di realizzare una accurata mappa 3D in tempo reale dell’area nelle vicinanze del veicolo. Bosch ovviamente non è l’unica azienda che sta sviluppando sensori per la tecnologia LiDAR, ma ha tutta l’intenzione di voler acquisire una posizione dominante sul mercato.
Waymo, la controllata di Google/Alphabet che si focalizza su soluzioni a guida autonoma, ha dichiarato che avrebbe cominciato a vendere sensori LiDAR a meno di 5000 dollari l’uno. Luminar, altra azienda concorrente, ha svelato un suo sistema proprietario che potrebbe costare meno di 1000 dollari per auto.
Quanto costano i sensori LiDAR
Non sappiamo quando e a che prezzo Bosch comincerà a vendere i propri sensori, ma la concorrenza può far solo bene: spinge il prezzo della tecnologia in basso, che diventa così accessibile sia per i produttori di auto che per l’utente finale che acquisterà un’auto a guida autonoma.
Sono anni che Bosch sviluppa e produce sistemi per la guida autonoma e assistiti, tra cui sensori a ultrasuoni, radar e telecamere: queste ultime, grazie a meccanismi di intelligenza artificiale, riescono a riconoscere e classificare oggetti, veicoli e pedoni, e predirne il movimento.
Non solo guida su strada, ma anche sviluppo di parcheggi auto completamente automatizzati: Daimler e Bosch sono le prime aziende ad aver realizzato il primo parcheggio al mondo senza conducente, grazie ai sensori Bosch installati su alcuni modelli di Mercedes-Benz. A Berlino invece ha concluso la sua sperimentazione il primo bus senza conducente, che guida in modo del tutto automatico.
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