C’è da ammettere che il rilascio iniziale dei nuovi AMD Ryzen 7000 è stato un po’ tiepidino. Le CPU inizialmente scaldavano più del previsto, i costi della piattaforma erano tremendamente alti e l’utilizzo esclusivo delle RAM DDR5 di certo non ha aiutato. Sono però passati dei mesi da quando le nuove CPU Ryzen 7000 sono sul mercato ed adesso, nel 2023, stanno cambiando un bel po’ di cose. Prezzo e maturità della piattaforma in primis.
AMD Ryzen 7000 su ASUS ROG Strix B650-A Gaming Wi-Fi
Prima di ogni cosa, le CPU al giorno d’oggi, se installate su schede madri con BIOS aggiornato, scaldano molto meno. Attenzione però non tutti i produttori di schede madri hanno rilasciato aggiornamenti sotto quel fronte lì. Abbiamo ritestato il Ryzen 9 7950X, il Ryzen 7 7700X e il Ryzen 5 7600X su un bel po’ di schede madri ASUS ROG, tutte con BIOS aggiornato e i cambiamenti in termini di surriscaldamento sono notevoli. Il tutto chiaramente senza nessun sacrificio in termini di prestazioni.
Ma di questi argomenti ne abbiamo già parlato in passato, ciò che più è importante sottolineare è l’arrivo sempre più massiccio delle B650. Anche in questo caso, l’arrivo delle B650 non è una novità ma più passano le settimane e più il loro prezzo si sta adeguando con anche una disponibilità sul mercato più solida.
Abbiamo messo le mani sulla ASUS ROG Strix B650-A Gaming Wi-Fi, una ATX costruita alla grande, pesantuccia come tutte quelle del brand per via dei materiali di qualità. Spesso e volentieri si tende a sottovalutare l’impatto estetico di una scheda madre, questa B650-A Gaming Wi-Fi bianca è fantastica. Nonostante sia una B650 ha delle esclusive niente male per chi ama assemblare e mettere spesso le mani al proprio PC. La presenza del Q-Relase button per il rilascio rapido delle schede video è una manna dal cielo.
Altra grande semplificazione di ASUS ROG il blocco meccanico dei moduli M.2 detto Q-Latch, in parole povere non ci sarà più bisogno di quelle fastidiosissime vitine minuscole per fissare i moduli SSD M.2 Parlando proprio di SSD M.2 il chipset B650 supporta il PCIe 5.0 in piena regola sul primo slot. Su questa Strix il primo slot supporta il PCIe 5.0, ovviamente anche il 4.0, mentre gli altri due slot sono 4.0.
In molti avrebbero preferito delle B650 anche in versione DDR4 ma purtroppo AMD ha deciso di cambiare tutto con l’arrivo delle schede madri AM5. In ogni caso, se proprio DDR5 deve essere, questa Strix supporta RAM DDR5 a 6400 MT/s con pieno supporto ad AMD EXPO e tutti i fine tuning possibili e immaginabili. Anche per chi è amante di un overclock non esagerato si sta tranquilli, 12+2 stadi di alimentazione da 60A per gestire al meglio il flusso di corrente dei Ryzen 7000, il tutto con dissipatori enormi e ampi margini di miglioramento in BIOS con AMD Precision Boost Overdrive.
Lo scenario che si sta configurando è il seguente, schede madri di qualità ad un prezzo più basso in grado di ospitare CPU Ryzen 7000 che costano sempre meno e che ora sono anche in numero maggiore. Chiaramente l’arrivo delle B650 da l’opportunità a chi vuole risparmiare di accedere ad una piattaforma longeva e con già parecchie opportunità di upgrade già in questo 2023. Tra le altre cose, l’arrivo di nuove CPU da una ragione in più anche a quelli spaventati dai costi delle schede madre top gamma X670 e X670E.
Prezzi in calo e nuovi Ryzen 7000 in arrivo
La battaglia sul prezzo con Intel sta dando i benefici per tutti gli amanti delle CPU AMD. Il drop del prezzo delle CPU AMD Ryzen 7000 iniziato al Black Friday non accenna a fermarsi e probabilmente con l’arrivo delle versioni lisce dei Ryzen 7000 annunciati al CES ed anche delle versioni X3D, è probabile che un nuovo riallineamento ci sarà a breve. Basta semplicemente andare su Amazon Italia per trovare questi prezzi per i Ryzen 7000 attuali:
- AMD Ryzen 5 7600X a 289 Euro su Amazon Italia
- AMD Ryzen 7 7700X a 384 Euro su Amazon Italia
- AMD Ryzen 9 7900X a 488 Euro su Amazon Italia
- AMD Ryzen 9 7950X a 628 Euro su Amazon Italia
Con questo drop significativo di prezzo e con il supporto delle B650, una combo Ryzen 5 7600X o Ryzen 7 7700X su base B650 non è assolutamente male per essere ancora nei primi mesi di rilascio e tenendo in considerazione il periodo di prezzi eccessivamente alti che stiamo ancora vivendo a 360°. Ad onor del vero, anche con l’arrivo degli X3D, chi ha già messo le mani sulla combo X670E + Ryzen 7 o 9, si vede già pronto ad un futuro upgrade anche a breve giro. In fondo chi punta al mercato high end ha un ciclo di rinnovo molto più veloce rispetto a chi crea build low budget.
La piattaforma AM5 sta diventando quella da puntare?
Il lancio dei Ryzen 7000 è stato tormentato, le vendite non hanno entusiasmato come la precedente generazione ma è chiaro che la nuova piattaforma è viva e pronta a dire la sua sul lungo termine. Il vantaggio è AMD è proprio questo, supportare il socket AM5 per parecchi anni, saranno almeno 4. Una bella differenza rispetto al rivale storico Intel che con la tredicesima generazione pare abbia già esaurito il socket LGA 1700, durato giusto due anni.
Sebbene in fase iniziale i costi più bassi della piattaforma Intel, che può optare anche sulle più economiche RAM DDR4, abbia fatto virare in molti sul Team Blue, ora con il passare dei mesi, con una piattaforma in crescita, molti si stanno chiedendo se sia il caso di scegliere il Team Red. Effettivamente per una spesa a lungo termine, sia di fascia alta che bassa, adesso, dal 2023 in poi, AMD sembra aver trovato la quadra per la sua proposta di schede madri e di CPU. I Ryzen 7000 lisci per chi vuole contenere i costi della build e i Ryzen X3D per chi invece vuole il massimo delle prestazioni in gaming daranno un nuovo boost ad AM5.
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