Dopo aver rilasciato il major update a Google Chrome 72 sul finire del mese di gennaio, gli sviluppatori di Google hanno provveduto a rilasciare un nuovo aggiornamento al browser web su Windows , Mac e Linux integrando una “0-day patch“.
Per chi non lo sapesse, uno “0-day” è una falla di sicurezza pericolosissima presente sin dalla versione iniziale del software o del sistema operativo. Si tratta del pericolo maggiore a cui sono esposti i software, dal momento che gli sviluppatori non sono al corrente di una vulnerabilità sin dalla primissima versione.
Nel momento in cui il bug viene risolto, lo 0-day perde parte della sua originale importanza perché non può più essere usato contro i sistemi aggiornati alla versione in cui viene risolta la vulnerabilità di quel preciso sistema
Il nuovo aggiornamento di Google Chrome porta la versione alla 72.0.3626.121 e va a sistemare la falla di sicurezza denominata CVE-2019-5786.
Mercoledì 27 febbraio, il gruppo interno di analisi delle minacce di Google ha scoperto lo 0-day che era apparentemente utilizzato da cracker sin dal rilascio dell’aggiornamento di Chrome. Agli utenti viene consigliato di aggiornare Chrome su tutte le piattaforme.
Una nuova versione di Chrome per Android è stata rilasciata poco dopo la versione desktop, mentre Chrome OS è stato aggiornato martedì. Gli utenti Mac, Windows e Linux possono andare su chrome://settings/help per avviare manualmente il download se il browser web non si è ancora aggiornato in automatico.
Una volta completato, Chrome avviserà gli utenti di completare il processo e riavviare il browser. In caso contrario, si aggiorna la volta successiva che gli utenti chiudono l’applicazione desktop.
Prima di lasciarvi, vi vogliamo ricordare che Chrome 72 ha introdotto anche le API WebAuthn del sistema operativo, permettendo di abilitare Windows Hello per la verifica dell’utente a due fattori, oltre al supporto per sistemi U2F su USB, Bluetooth Low Energy e NFC.
Su Mac e Chrome OS, Chrome 72 aggiunge il supporto per i dispositivi di autenticazione esterni che si collegano tramite BLE. Ciò consente a un’interfaccia utente di guidare gli utenti durante l’accoppiamento e il processo 2FA.
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