I processori Intel Core 14a gen Raptor Lake-S “Refresh” sono una realtà, dopo tanta attesa e le moltissime indiscrezioni trapelate nelle scorse settimane, la nuova generazione di processori desktop dell’azienda di Santa Clara è ora disponibile con le tre opzioni Core i9-14900K, Core i7-14700K e Core i5-14600K, senza dimenticare le relative varianti senza GPU Integrata serie KF (Core i9-14900KF, Core i7-14700KF e Core i5-14600KF). Dopo aver dato una prima occhiata al nuovo top di gamma Intel Core i9-14900K, che con i suoi 6 GHz è il chip più veloce attualmente presente sul mercato se guardiamo ai vari parametri di frequenza (anche all-core), oggi andremo a metterlo sotto torchio per vedere se le migliorie apportate da Intel garantiscono effettivamente un concreto aumento delle prestazioni, o meglio, se questo incremento ne giustifica l’acquisto rispetto al suo predecessore, il Core i9-13900K che avevamo provato lo scorso autunno.
Sia chiaro, vista la nostra esperienza relativa alle prestazioni della piattaforma Raptor Lake-S Core 13a gen, non ci aspettiamo miracoli, o meglio, ci aspettiamo delle migliorie ma non tali da stravolgere l’esperienza utente, rispetto alla precedente generazione. Il nodo produttivo Intel 7 Ultra (ex 10 nanometri) è ormai al limite, le frequenze che raggiungono i nuovi Core 14a gen sono ottenibili anche sui precedenti modelli (ma solo via overclock), tuttavia vale la pena secondo noi verificare cosa e come ha fatto Intel per migliorare le già ottime prestazioni dei Core 13a gen e, cosa altrettanto importante, come si comporta il nuovo flagship in fatto di temperature e consumi.
Indice:
- Intel Core i9-14900K: frequenze alle stelle per spingere di più in gaming e produttività
- Configurazione hardware e modalità di test
- Core i9-14900K: quanto scalda, quanto consuma e come interpretare i risultati
- Core i9-14900K vs Core i9-13900K: testa a testa nei benchmark
- Vale la pena comprare il nuovo flagship Intel? Le nostre considerazioni
Intel Core i9-14900K: frequenze alle stelle per spingere di più in gaming e produttività
Visto che Intel non ha apportato alcuna modifica al socket LGA 1700, all’architettura CPU così come al nodo produttivo che rimane l’Intel 7 Ultra (da questo la nomenclatura Raptor Lake Refresh), il produttore statunitense non poteva far altro che giocare con le frequenze operative e infatti è quello che ha riservato ai processori desktop Core 14a gen, tra i chip consumer più spinti proposti finora sul mercato. Il Core i9-14900K arriva con la stessa configurazione “hardware” del suo predecessore: ci sono 8 P-Core “Raptor Cove” con supporto Hyper-Threading e ben 16 E-Core Gracemont “Enhanced”, migliorati per prestazioni ed efficienza rispetto a quelli che equipaggiavano la serie Alder Lake-S Core 12a gen. Il totale dei core fisici arriva quindi a 24 (32 thread), mantenendo inalterati anche i 36 MB di Smart Cache (L3). Non cambiano neanche i valori di TDP, o Thermal Design Power, che rimangono di 125 watt per il Processor Base Power (PBP o PL1) e 253 watt per il Maximum Turbo Power (MTP o PL2).
Prima di vedere cosa cambia invece in termini di frequenze di clock tra un Core i9-14900K e un Core i9-13900K, soprattutto per i vari livelli di Turbo/Turbo Boost e TVB 3.0, un breve ripasso al resto delle caratteristiche di questo processore che, ribadiamo, non si discostano dal flagship Core 13a gen. A bordo troviamo intanto 20 linee PCI-E, 16 sono PCI-E Gen 5.0 per la scheda grafica dedicata, mentre 4 linee sono PCI-E 4.0; il chip integrato è un Intel UHD 770 dotato di 32 Execute Unit, una frequenza pari a 1,65 GHz e supporto per tecnologie come Intel Quick Sync, Clear Video HD, senza dimenticare l’output video HDMI 2.1/DP 1.4b direttamente sulla scheda madre.
Lato compatibilità RAM, i processori Intel Core 14a gen mantengono il doppio supporto DDR5 5600/DDR4 3200, anche se è ormai chiaro che offrono il meglio con le memorie DDR5 ad alta frequenza (da DDR5 6.800 MT/s in su) con l’ausilio della tecnologia XMP 3.0 (Xtreme Memory Profile). Quanto al resto della piattaforma, questa nuova serie Core 14a gen vede l’ingresso sul mercato di nuovi modelli di schede madri Z790 (vedi ASUS), anche questi dei refresh che, allo stesso tempo portano novità sul versante affidabilità, overclock e capacità di espansione/connettività grazie all’implementazione del WiFi 7 che si sposa con un ottimo reparto I/O per le periferiche PCI-E Gen 4.0 (SSD in primis) e un incremento delle porte USB-C 3.2 gen 2×2 20 Gbps di ultima generazione (oltre a Thundebolt 4 40 Gbps sui modelli supportati).
Prima di passare ai test sul campo, facciamo però un riepilogo sulle specifiche tecniche del Core i9-14900Ke paragonate a quelle del Core i9-13900K:
Intel Core i9-14900K – Scheda tecnica
- Processo Produttivo Intel 7 (Ultra) – 10nm SuperFin Enhanced 3a gen
- Architettura Raptor Cove + Gracemont Enhanced
- Core/Thread 24C/32T (8C/16T+16C/16T)
- Intel Smart Cache 36MB
- Frequenza Base 3,2 GHz (P-Core), 2,4 GHz (E-Core)
- Frequenza Turbo Boost Massima 6,0 GHz (P-Core), 4,4 GHz (E-Core)
- Supporto DDR5/DDR4 DDR5 5600 – DDR4 3200
- Grafica Intel UH 770
- PCI-E 16 linee PCI-E 5.0 + 4 PCI-E 4.0
- TDP (PL1) o Processor Base Power (PBP) 125 watt
- TDP (PL2) o Maximum Turbo Power (MTP) 253 watt
- Tau (Turbo Time Parameter) 56 secondi
- Socket LGA 1700
- Prezzo 589 dollari
Intel Core i9-13900K – Scheda tecnica
- Processo Produttivo Intel 7 (Ultra) – 10nm SuperFin Enhanced 3a gen
- Architettura Raptor Cove + Gracemont Enhanced
- Core/Thread 24C/32T (8C/16T+16C/16T)
- Intel Smart Cache 36MB
- Frequenza Base 3,2 GHz (P-Core), 2,4 GHz (E-Core)
- Frequenza Turbo Boost Massima 5,8 GHz (P-Core), 4,3 GHz (E-Core)
- Supporto DDR5/DDR4 DDR5 5600 – DDR4 3200
- Grafica Intel UH 770
- PCI-E 16 linee PCI-E 5.0 + 4 PCI-E 4.0
- TDP (PL1) o Processor Base Power (PBP) 125 watt
- TDP (PL2) o Maximum Turbo Power (MTP) 253 watt
- Tau (Turbo Time Parameter) 56 secondi
- Socket LGA 1700
- Prezzo 589 dollari
Come facilmente si intuisce dalle specifiche, i processori sono praticamente identici, fatta eccezione per le massime frequenze ottenibili su P-Core ed E-Core. Ricordiamo che il Core i9-13900K si ferma a 5,5 GHz per il clock boost all-core e 5,8 GHz dual-core, i 16 E-core invece operano a un massimo di 4,3 GHz; il nuovo Core i9-14900K invece spinge i tutti i P-Core a 5,6 GHz (5,8 GHz Turbo Boost 3.0), arrivando a ben 6,0 GHz su due core, il tutto incrementando anche la frequenza dei 16 core efficienti a 4,4 GHz. Rimangono invariati gli altri parametri, anche se possiamo dirvi che in realtà il nuovo Core i9 14 gen è caratterizzato da un assorbimento di corrente leggermente superiore al suo predecessore nella modalità “unlocked”, ossia quando sblocchiamo completamente i parametri via BIOS per ottenere le migliori prestazioni.
Configurazione hardware e modalità di test
Ancora un passaggio prima di vedere i benchmark sul campo, ambito dove il nuovo top di gamma Intel se la vedrà con il suo antenato, Core i9-13900K e l’AMD Ryzen 9 7950X, un degno avversario con i suoi 16 core/32 thread Zen4 con frequenza Boost sino a 5,7 GHz. Riguardo la scheda madre, non potevamo che scegliere la nuovissima Gigabyte Z790 AORUS ELITE X WiFi 7, che avevamo provato in anteprima e che a breve vedremo in azione con altri test dedicati; per le RAM invece abbiamo provato due kit DDR5, un Kingston Fury DDR5 6.200 MT/s e le Corsair Dominator Platinum RGB 6.400 MT/s che avevamo recensito qualche settimana fa.
Per chi ancora guarda alle DDR4, ricordiamo compatibili con Intel Core 12a, Core 13a e Core 14a gen, pensiamo che l’utilizzo di moduli di “vecchia generazione” (per quanto ancora validi) vada a penalizzare la prestazione assoluta di queste CPU; sia chiaro, la differenza non è sempre marcata in tutti gli ambiti di utilizzo, ma non si può negare che le nuove DDR5 ad alta frequenza abbiamo una marcia in più e, cosa più importante, il confronto con il Ryzen 9 7950X vede anche AMD ormai lanciata sulla nuova tipologia di RAM. I produttori hardware, ma anche aziende come Microsoft e Apple, puntano sempre alla novità anche sotto il profilo software (vedi ultimi aggiornamenti di Windows ad esempio), quindi non ci sorprende che Intel, AMD e i relativi partner puntino ormai sull’accoppiata DDR5/PCI-E 5.0, senza dimenticare l’introduzione del WiFi 7 sulle più recenti schede madri con chipset Z790.
Ma vediamo in dettaglio la configurazione hardware utilizzata:
- Processori: Intel Core i9-14900K, Intel Core i9-13900K e AMD Ryzen 7950X
- Dissipatore: NZXT KRAKEN ELITE 360 RGB
- Schede madri: Gigabyte Z790 AORUS ELITE X WiFi 7, ASUS TUF GAMING X670E-PLUS (AMD)
- Memorie: 32 GB Kingston Fury 6.400 MT/s (AMD) C32, 32 GB Corsair Dominator Platinum RGB 6.400 MT/s C32
- Scheda grafica: PNY GeForce RTX 3080
- Storage SSD: Corsair MP600 PRO LPX 2TB
- Alimentatore: Corsair RM1000x 1000W
- Sistema Operativo Windows 11 PRO e driver aggiornati all’ultima versione disponibile
Riguardo invece i benchmark effettuati, abbiamo cercato di spaziare dal rendering, passando per la produttività, arrivando ovviamente ai giochi, rigorosamente testati a 1080P per avere un impatto maggiore sul processore.
Suite benchmark CPU:
- Cinebench R23
- Cinebench R24
- Corona Benchmark
- Blender – Scena BMW
- 7-Zip Benchmark 32MB
- WinRAR test Multi-thread
- PCMark 10
- 3DMark Time Spy CPU Test
- AIDA64 Extreme Crittografia AES
- Mozilla Kraken (Web browsing)
- CPU-Z Benchmark integrato
- Watch Dogs: Legion – Alto 1080P
- Red Dead Redemption 2 – Alto 1080P
- Shadow Of The Tomb Rider – Alto 1080P
- CS:GO – Alto 1080P
- Hitman 3 – Standard 1080P
- Far Cry 6 – Alto 1080P
Core i9-14900K: quanto scalda, quanto consuma e come interpretare i risultati
Prima di darvi qualsiasi dato su consumi e temperature del Core i9-14900K, c’è da fare una piccola premessa che riguarda la natura di questo preciso modello di processore e più in generale della serie Core K di Intel che, come più volte ribadito, permette di sbloccare completamente i parametri di potenza di fabbrica oltre al moltiplicatore di clock per un eventuale overclock. Modifica delle frequenze di clock a parte, quando installiamo una di queste CPU serie K su una scheda madre che lo supporta, in questo caso la Gigabyte Z790 AORUS ELITE X WiFi 7, c’è la possibilità di far gestire questi parametri in automatico dalla stessa motherboard (parliamo di Power Limit e Current Limit in primis), forzare i limiti entro le specifiche Intel per rientrare nei 253 watt del MTP (Maximum Turbo Power), oppure disabilitare qualsiasi limite per potenza e corrente, utile soprattutto se puntiamo all’overclock e a un incremento di frequenze ed eventuali tensioni (VCORE in primis).
Inutile quasi sottolineare che sbloccando i vari limiti da BIOS abbiamo la possibilità di sfruttare tutta la potenzialità del chip che, allo stesso tempo, scalderà e consumerà molto di più rispetto alle impostazioni di fabbrica. La maggior parte delle schede madri di fascia alta ed enthusiast, sbloccano questi parametri di default e questo non è sempre un bene in quanto ogni motherboard effettua questa operazione con valori differenti, molte volte esagerando nella gestione del VCORE e del Power Limit, portando a temperature fuori controllo e spesso oltre la soglia che porta al throttling. Se seguite come noi il settore, avrete visto più volte i top di gamma Core i9 navigare nel terreno dei 95-100 °C come se niente fosse; questo però succede solo se testiamo il processore in modalità “unlocked”, al contrario il test su consumi e temperature deve avvenire secondo noi da guide Intel, diversamente i dati sarebbero molto imprecisi e la gestione delle temperature di una CPU come il Core i9-14900K o anche il Core i9-13900K diventa impossibile anche con il migliore degli impianti a liquido.
Detto questo, ma andava chiarito secondo noi, possiamo dire che il Core i9-14900K si comporta in modo analogo al suo predecessore che, altro dato da tenere a mente, può essere più o meno valido dal punto di vista della qualità del silicio. Per intenderci, la tensione (VCORE) richiesta dai due processori per operare alla stessa frequenza di clock, facciamo un esempio 5.600 MHz, potrebbe essere differente a parità di impostazioni e scheda madre. La nostra prova quindi, per essere quanto più attendibile possibile, è stata condotta seguendo le linee Intel e impostando un Maximum Turbo Power di 253 watt sia per Core i9-14900K che per Core i9-13900K.
Per mettere sotto torchio i due processori in esame, abbiamo scelto la nostra classica sessione su Cinebench da 500 secondi e, come da pronostico, le differenze si vedono. Se vi state chiedendo i valori di temperatura con Power Limit sbloccato, tenete presente che in entrambi i casi arriviamo facilmente a 98 C e 100 C (14900K) nonostante il dissipatore AiO da 360mm a pieno regime. In questi casi sbloccare il Power Limit non aiuta se non abbiamo modo di smaltire il calore prodotto dalla CPU, soprattutto considerando che la scheda madre imposta il VCORE a oltre 1,45 volt, troppi per entrambi i chip che arrivano o superano quota 300 watt. Per avere comunque qualche dato relativo a carichi “ordinari”, abbiamo riportato anche i consumi rilevati con applicativi come 7-Zip o qualche gioco ad alto refresh con risoluzione 1080P.
Core i9-14900K vs Core i9-13900K: testa a testa nei benchmark
Passando alle prestazioni, il filo conduttore non cambia molto, quindi tenendo conto che la differenza tra Core i9-14900K e 13900K si ferma a soli 200 MHz in più sulla possibile frequenza Boost, non ci aspettiamo miracoli. Le cose ovviamente sono leggermente diverse se guardiamo al confronto con Ryzen 9 7950X, spesso molto distante dal nuovo flagship Intel soprattutto nei giochi.
Venendo ai dati dei benchmark, non si può negare che il Core i9-14900K sia il nuovo punto di riferimento per le prestazioni single-core, ma anche in multi-core non si scherza e basta guardare ai risultati in ambito rendering per rendersene conto, non solo sul nuovo e pesantissimo Cinebench R24, ma anche su Blender dove recuperiamo tempo utile nei nostri rendering. Il chip Intel si prende lo scettro in tutti (o quasi) gli ambiti, andando a recuperare sostanzialmente il gap che c’era su alcuni benchmark tra il Core i9-13900K e il Ryzen 9 7950X.
Se passiamo ai benchmark nel gaming lo scenario è esattamente quello che ci aspettavamo: Core i9-14900K domina in questa selezione di giochi e il tutto, come visto in precedenza, con consumi assolutamente nella norma che si allontanano dai picchi che registriamo su applicativi limite con Cinebench in loop. Detto questo, sappiamo benissimo che alcuni titoli sono ottimizzati Intel e altri AMD, ricordando che manca all’appello il Ryzen 9 7950X3D che non abbiamo fatto in tempo a reperire per inserirlo nella prova.
Vale la pena comprare il nuovo flagship Intel? Le nostre considerazioni
Giunti al termine di questa prova sul potentissimo Intel Core i9-14900K, possiamo subito affermare che il nuovo flagship Intel è estremo sotto tutti i punti di vista, allineandosi in questo senso a quelli che sono stati i suoi predecessori negli ultimi tre-quattro anni, Core i9-13900K in primis. Prima di parlare di differenze, prestazioni e convenienza, non si può omettere il fatto che il nodo produttivo Intel 7 sia ormai giunto al limite; se con i prodotti Core 13a gen rimaneva qualche minimo dubbio ora lo abbiamo del tutto rimosso. Ci teniamo a precisare che questa considerazione vale in modo particolare per il Core i9-14900K, i modelli anche serie K di fascia inferiore non hanno caratteristiche tali da mettere in crisi i sistemi di dissipazione “ordinari” (anche a liquido) o le schede madri. Come più volte ribadito nei nostri articoli, questa tipologia di CPU è una categoria a parte, richiedendo tra l’altro anche una certa abilità/esperienza per testarli o “settarli” a dovere, con o senza le restrizioni dei parametri di potenza dettati da Intel.
Premesse doverose a parte, rimanendo in questo contesto facciamo un plauso alla nostra Gigabyte Z790 AORUS ELITE X WiFi 7 che non ha avuto problemi di sorta (soprattutto nell’erogazione della corrente), senza dimenticare tra l’altro che i primi BIOS non sono sempre il massimo della stabilità e dell’affidabilità (vale per tutti i brand, sia chiaro) e da qui a qualche settimana avremo a disposizione nuove versioni che probabilmente miglioreranno prestazioni, temperatura/gestione delle curve e compatibilità generale con le RAM. A questo proposito vi rimandiamo a un nostro imminente approfondimento dove vedremo anche il comportamento della piattaforma sotto il profilo della gestione RAM DDR5.
Venendo invece alle prestazioni e a quella che è la domanda che ispira il titolo di questo approfondimento, la risposta non è troppo difficile. Se vi trovate già su una configurazione con un Core i9-13900K la risposta ovviamente è no; non ha senso cambiare CPU per un percentuale minima di miglioramento, soprattutto se pensiamo al prossimo debutto di Arrow Lake-S. In maniera analoga, non pensiamo che chi possiede un PC con Ryzen 9 7950X consideri un aggiornamento a Raptor Lake, se non altro visto che parliamo di un processore presentato solo un anno fa (il Ryzen 9), con un costo dell’intera piattaforma che sarebbe difficile da ammortizzare (motherboard su tutti). Discorso diverso se invece vi trovate a dover assemblare da zero una piattaforma ad alte prestazioni per il gaming e la produttività senza problemi di budget; in quest’ottica il processore Intel offre attualmente il meglio che possiamo reperire, equiparabile al Ryzen 9 7950X3D in gaming. La CPU Intel offre sostanzialmente le migliori prestazioni in single-core e in gaming dovrebbe dominare nella maggior parte dei giochi (meno in quelli ottimizzati solo per AMD). Come tutti i modelli Intel serie K, siamo di fronte a un prodotto non facile da gestire sotto il profilo termico e dei consumi, per questo pensiamo che non sia proprio adatto a tutti, richiedendo quantomeno un minimo di competenza nel tuning. I BIOS che arriveranno nelle prossime settimane miglioreranno sicuramente la situazione, senza stravolgere comunque la natura del processore che, ricordiamo, è pensato per chi mira a spremere ogni singolo megahertz dal sistema e, in modo particolare, a chi si cimenta con l’overclock estremo.
Avendo già utilizzato quotidianamente il Core i9-13900K per un annetto, non abbiamo avuto particolari sensazioni quando lo abbiamo sostituito con questo Core i9-14900K, ma vi assicuriamo che se dovete passare da una configurazione “standard”, magari con una CPU di fascia media o comunque datata, il salto è veramente impressionante. Reminder che può sembrare inutile: se optate per una CPU di questa tipologia, non risparmiate mai su scheda madre e alimentatore. Rimanete sintonizzati perché il Core i9-14900K tornerà presto sulla nostra bench test per ulteriori approfondimenti che toccheranno anche l’overclock e la gestione delle temperature. Chiudiamo con il prezzo. Intel Core i9-14900K si può acquistare a 589 dollari, quindi la stessa cifra del suo predecessore che, come emerso da questo articolo, sicuramente può dire ancora la sua; in quest’ottica ci aspettiamo quindi un taglio dei prezzi della precedente generazione, come del resto da tradizione Intel. L’Intel Core i9-14900K si può acquistare presso i principali rivenditori del settore, incluso Amazon Italia dove attualmente ha un costo di 571 euro (vedi link).
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