A partire dal prossimo aggiornamento del sistema operativo Windows 10, attualmente noto come 19H1, e oltre a Windows Sandbox, Microsoft introdurrà una funzionalità chiamata “Reserved Storage“. La funzione “prenderà in ostaggio” dello spazio di archiviazione dall’HDD o dall’SSD per i file temporanei creati da app e servizi, ed è progettato per rendere gli aggiornamenti di Windows 10 più semplici.
Allo stato attuale, se si provasse a installare gli aggiornamenti senza avere abbastanza spazio di archiviazione, il sistema mostrerebbe un errore. Con la prossima versione di Windows 10, il sistema sfrutterà circa 7 GB di spazio riservato quando è il momento di aggiornare il PC e, dopo di che, i file temporanei verranno cancellati.
Microsoft ha notato che, se ciò non bastasse, Windows 10 indicherà di espandere lo spazio di archiviazione con un’unità USB o di liberare spazio cancellando qualcosa. La quantità di spazio di archiviazione riservata inizia da 7 GB, il che potrebbe essere un grosso problema per i dispositivi che hanno pochissimo spazio di archiviazione, come 32 GB o 64 GB.
Questo inoltre varierà nel tempo in base a come si utilizza il PC e due fattori che potrebbero influire su di esso sono le funzioni opzionali e le lingue installate.
Microsoft aveva pensato inizialmente di utilizzare un disco rigido virtuale per questa funzione ma, alla fine, ha deciso di aggiungere il supporto anche al file system NTFS. In sostanza, la partizione di manutenzione indica quanto spazio è necessario e lo spazio libero visibile diminuisce di molto.
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