L’ordine esecutivo firmato da Donald Trump nei confronti di Huawei non sta riguardando solo Google e la sua collaborazione sul fronte degli smartphone. Anche Microsoft ha dovuto sottostare all’ordine, tanto che ha rimosso silentemente e senza alcun commento tutti i MateBook dal proprio store americano.
Lo shop di Microsoft ha rimosso misteriosamente il MateBook X Pro durante il fine settimana e la ricerca di un qualsiasi dispositivo hardware Huawei non ha portato risultati sul Microsoft Store. Tuttavia, è possibile ancora trovare l’elenco dei computer portatili in una cache di Google della scorsa settimana.
Il potenziale divieto di Microsoft di Windows potrebbe anche influenzare le soluzioni server del colosso cinese. Microsoft e Huawei gestiscono entrambe una soluzione cloud ibrida per i server Azure di Microsoft, utilizzando server Huawei certificati Microsoft.
Intel e Qualcomm dovranno inoltre seguire l’ultimo ordine del governo degli Stati Uniti. Mentre l’azienda ha sviluppato i propri processori e modem per smartphone, Intel la rifornisce con chip per server e processori per i suoi laptop. Secondo quanto riferito, Huawei ha accumulato scorte di chip, quindi la compagnia è pronta per un tale divieto con un’autonomia operativa dalla durata stimata in tre mesi.
Mentre all’azienda è stata concessa un’estensione di 90 giorni per fornire aggiornamenti software ai dispositivi Android e mantenere “il funzionamento continuo di reti e apparecchiature esistenti”, questa è un’estensione ristretta che non sembra applicarsi alle licenze Windows per laptop.
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