Negli ultimi tempi è sbocciato l’amore tra Microsoft e Linux. Dopo un paio di decadi in cui il colosso di Redmond è stato il principale concorrente del “software libero”, negli ultimi anni stiamo notando come Microsoft stia cercando di rendere il suo sistema operativo Windows 10 sempre più funzionale e aperto a novità “libere”. Nello specifico, ha aperto il sistema operativo Windows 10 al kernel Linux, così da abbracciare una fetta ancora più ampia di utenti.
L’ultimo passo fatto dagli sviluppatori di Microsoft per migliorare la compatibilità del kernel Linux all’interno di Windows 10 è l’aggiunta al supporto del file system exFAT (con relativa pubblicazione delle specifiche).
Per chi non lo sapesse, exFAT è il file system successore di FAT32 e introduce diverse migliorie pratiche, fra cui il supporto a file più grandi. Dato che FAT32 è un file system a 32 bit, non può supportare file di dimensioni superiori a 4 GB; exFAT invece è un file system a 64 bit, quindi non ha la stessa limitazione.
Per quanto riguarda il supporto generale a Linux, Microsoft ha sviluppato un proprio kernel basato su Linux in maniera tale da essere ottimizzato per la più recente versione del Windows Subsystem for Linux (WSL).
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