Durante il Computex 2025, MSI ha mostrato al mondo il volto più concreto della sua innovazione, svelando soluzioni che parlano di potenza, efficienza e intelligenza artificiale distribuita. Ma non è tutto. Un passaggio rapido nella sede centrale di Taipei ci ha permesso di intravedere anche ciò che ancora non è pronto per il pubblico ma che ha già destato parecchia attenzione. Senza perderci in ulteriori chiacchiere, ecco le quattro novità MSI presentate al Computex che ci hanno colpito e che arriveranno a breve.

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MSI MAG PANO 130R PZ e MEG MAESTRO 900: due case diversi ma entrambi da sogno

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Non sono mancati i dettagli capaci di catturare l’attenzione anche lontano dalla scena principale. Tra questi, i nuovi case da gaming di MSI hanno lasciato il segno, ognuno a modo suo. Il MAG PANO 130R PZ è uno di quei prodotti che riesce a far dimenticare il concetto di “entry-level”. Con un prezzo stimato attorno ai 100 euro, propone una costruzione sorprendentemente solida, un design pulito ma scenografico, vetro temperato su più lati e supporto alle nuove motherboard Back-connect. Si presenta come una scelta accessibile, ma con una cura costruttiva e una completezza che in genere si trovano in fasce ben più alte.

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Poi c’è lui, il MEG MAESTRO 900, che sposta l’asticella verso l’alto. Non è un case da custom build estrema, ma ha tutta l’ambizione per farsi notare. Bordi smussati a diamante, vetri ovunque, dettagli a metà tra il funzionale e il decorativo. Ma soprattutto, un layout interno modulare e ruotabile che trasforma il case in una base di test avanzata o in uno showcase per build spettacolari. È un prodotto di fascia enthusiast, pensato per chi vuole il meglio senza entrare nel mondo delle custom build esasperate.

A completare il pacchetto, il MAG VISION LITE 12, un piccolo display secondario da 12,3 pollici che può essere montato internamente o esternamente su diversi case MSI. Una chicca pensata per chi vuole arricchire la propria configurazione con uno schermo aggiuntivo utile per il monitoring o per mostrare contenuti personalizzati. È compatibile con più orientamenti e si adatta perfettamente alla filosofia modulare che MSI sta portando avanti.

MSI MPG 271QR QD-OLED X50: qualità ed AI per stare tranquilli

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Ci sono prodotti che sembrano pensati per anticipare il tempo, e il nuovo MSI MPG 271QR QD-OLED X50 fa esattamente questo. Non è solo uno dei primi monitor QD-OLED da 27 pollici al mondo con risoluzione 2K e refresh rate a 500 Hz, ma è soprattutto uno dei primi a portare davvero l’intelligenza artificiale dentro il display. Non più come semplice etichetta, ma come tecnologia che lavora in background, per proteggere e ottimizzare.

Il cuore di questa trasformazione è il sistema AI Care Sensor che lavora su NPU con un sensore CMOS always-on capace di rilevare la presenza e i movimenti dell’utente con una frequenza di scansione pari a ogni 0,2 secondi. In tempo reale, il monitor regola luminosità e funzionamento, prevenendo il rischio di burn-in grazie a OLED Care Intelligence, una gestione dinamica che spegne lo schermo quando non serve e modula la visualizzazione in base al comportamento dell’utente.

È un gesto di attenzione, quello di MSI, che non riguarda solo l’esperienza d’uso ma anche la longevità di un componente delicato come l’OLED. E a ulteriore conferma della solidità del progetto, arriva una garanzia di tre anni, pensata per dare tranquillità anche a chi guarda con sospetto alla tecnologia QD-OLED.

Nel concreto, si tratta di un pannello straordinario: 500 Hz di refresh rate, tempo di risposta di 0,03 ms, neri profondi, certificazioni VESA ClearMR 21000 e DisplayHDR True Black 500. Ma ciò che colpisce davvero è il connubio tra reattività estrema e consapevolezza intelligente. Un monitor che sa quando agire e quando fare un passo indietro, in sintonia con chi lo sta usando.

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Le special edition delle RTX 50

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C’è sempre qualcosa di affascinante nel modo in cui MSI reinterpreta la propria storia, e al Computex 2025 l’ha fatto attraverso tre Special Edition delle nuove schede video RTX serie 50. Più che semplici varianti estetiche, sono omaggi al passato, ma con lo sguardo rivolto in avanti.

La più iconica è senza dubbio la NVIDIA RTX 5090 Suprim Titanium Edition. Non è verniciata, non è anodizzata. È titanio grezzo, nudo, che riflette la luce in modo naturale e cattura lo sguardo anche da spento. Un oggetto da collezione prima ancora che una GPU, dove la potenza della 5090 incontra una presenza scenica unica.

Poi c’è la RTX 5070 Cyclone Visual, un ritorno stilistico che non si limita alla nostalgia. Il design richiama le storiche Cyclone di MSI, ma lo fa con un tocco moderno, arricchito da un display circolare integrato che aggiunge dinamismo e funzionalità. È un perfetto equilibrio tra eredità e innovazione.

E infine, forse la più sorprendente di tutte, la RTX 5060 Ti Twin Frozr Special Edition. Più compatta, più delicata nei tratti, ma curata nei minimi dettagli. Riprende le linee dei vecchi modelli Twin Frozr e le veste con un look contemporaneo che ha saputo rubare la scena. C’è chi l’ha definita persino più bella della 5090 in titanio, e a guardarla da vicino, non è difficile capirne il motivo.

MSI EdgeXpert: il super mini pc pensato per l’AI

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Ogni fiera ha il suo momento di chiusura, quello in cui si capisce che non si sta più parlando solo di novità, ma di un vero salto di paradigma. Per MSI, quel momento è arrivato con la presentazione dell’EdgeXpert MS-C931, un AI supercomputer in formato desktop mini pc, frutto della collaborazione con NVIDIA e alimentato dalla piattaforma DGX Spark. È una macchina pensata per l’edge computing, ma capace di prestazioni simil data center.

Al cuore del sistema c’è il nuovo NVIDIA GB10 Grace Blackwell Superchip, una soluzione che combina CUDA core di ultima generazione, Tensor Core di quinta generazione e una CPU NVIDIA Grace con 20 core Arm, il tutto collegato tramite NVLink-C2C, un’interconnessione chip-to-chip che offre una larghezza di banda fino a cinque volte superiore al PCIe 5.0. La CPU e la GPU dialogano attraverso un modello di memoria unificato, che permette di sfruttare appieno gli 1.000 TOPS in FP4 per compiti di inferenza avanzata.

Il dato più sorprendente, però, è la forma. Tutto questo è racchiuso in appena 1,2 kg di peso, in un corpo che misura 15 x 15 centimetri. Un oggetto che si tiene in una mano e che può eseguire modelli linguistici fino a 200 miliardi di parametri in completa autonomia, o spingersi fino a 405 miliardi collegandone due in rete tramite ConnectX 7. È una rivoluzione portatile, un’infrastruttura AI che entra fisicamente sulla scrivania di uno sviluppatore, un ricercatore, un docente.

Con 128 GB di RAM LPDDR5X unificata, Wi-Fi 7, 10 GbE, quattro USB-C, Bluetooth 5.3 e supporto nativo al sistema operativo NVIDIA DGX OS, l’MS-C931 è costruito per diventare la spina dorsale delle nuove generazioni di applicazioni in ai. MSI non ha ancora parlato di prezzi o di disponibilità generalista, ma le pre-vendite sono già attive, previa richiesta diretta.