Il router e il computer fisso o portatile emanano onde elettromagnetiche e, se sì, quanto sono pericolose? Si parla troppo spesso soltanto degli smartphone come gadget che possono generare radiazioni, quando in realtà molti altri apparecchi tecnologici che utilizziamo quotidianamente e che sono presenti nella nostra casa possono rientrare in questo insieme di dispositivi su cui prestare più attenzione.

Se è vero come è vero che il cellulare intelligente è il device col quale siamo a contatto di più, anche fisicamente, portandolo in tasca e posizionandolo a contatto con il nostro volto per le telefonate o mantenendolo in mano per lungo tempo per navigare o altro, non si deve dimenticare che anche il computer – fisso o portatile – è parte integrante della nostra vita di tutti i giorni e il router è sempre lì, magari in salotto o direttamente in camera e per sua natura diffonde “onde”. Ma c’è parecchia confusione in merito.

Le onde elettomagnetiche e i dispositivi di casa

Partiamo da un presupposto fondamentale: niente allarmismi. Come abbiamo già spiegato ampiamente ad esempio con il discorso relativo alla pericolosità delle nuove reti 5G, anche in questo caso si rientra nella stessa concezione che tutto ciò che entra in commercio rispetta rigorosamente le richieste degli enti di sicurezza e tutela della salute.

Che cosa sono le onde elettromagnetiche? Sono l’insieme di un campo elettrico (dato da una tensione, una differenza di potenziale) e uno magnetico (generato dal movimento del flusso degli elettroni) e sono presenti e generati sia in natura sia da dispositivi artificiali come elettrodomestici, radio, televisioni, smartphone e così via.

Che cosa generano le onde elettomagnetiche

L’effetto biologico che possiamo percepire è quello dovuto al riscaldamento che la parte del nostro corpo subisce quando rimaniamo a lungo e a contatto con un apparecchio. Basti pensare ad esempio all’orecchio dopo una lunga telefonata.

Quando si parla di riscaldamento, inoltre, i valori sono decisamente inferiori a quelli necessari per minimo di rischio per la salute. I valori imposti dalla legge italiana sono inoltre molto cauti e ben al di sotto di quelli definiti come soglia.

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A quali frequenze operano i dispositivi tecnologici in casa

Computer e router sono dispositivi che generano campi a frequenza intermedia tra i 300 hertz e i 10 megahertz (i router, ad esempio, lavorano sui 2,4 o 5GHz), mentre gli smartphone rientrano nell’insieme a radiofrequenza da 10 megahertz fino a 30 gigahertz. .

Nei computer, le onde elettromagnetiche possono essere emesse dall’alimentatore così come dal dispositivo stesso, ma entrambi questi componenti sono schermati ad hoc per ridurre al minimo le emissioni, che sono comunque di minuscola entità e non comportano preoccupazioni. Va da sé che utilizzando prodotti ufficiali e non di dubbia provenienza (soprattutto per i caricabatteria), la qualità della schermatura sarà garantita, tuttavia anche nella peggiore delle ipotesi c’è da stare tranquilli.

Molti utenti pensano che questa azione combinata di computer e router “frigga il nostro cervello a lungo andare”; senza contare l’azione dello smartphone, sempre al nostro fianco. Quanto c’è di vero in tutto questo? Poco, anzi niente.

Quali pericoli si corrono

Quale migliore fonte se non quanto affermato da AIRC che sul sito ufficiale ha allestito una pagina proprio per fugare ogni dubbio in merito alla domanda sulla eventuale pericolosità dei campi elettromagnetici che aumenterebbero la probabilità dell’insorgenza del cancro.

La spiegazione è che no, non ci sono in questo momento prove scientifiche sufficienti a sostenere con certezza un rapporto diretto di causa ed effetto che leghi l’esposizione a campi elettromagnetici alla comparsa di tumori. Tuttavia, sono necessari ancora altri studi e osservazioni sul lungo periodo.

Precauzioni

Quali precauzioni adottare per evitare anche il minimo rischio? Per quanto riguarda il router non ci sono indicazioni particolari salvo quella – paradossale, ma comunque da sottolineare – di non rimanere troppo a contatto con il dispositivo, ma non ci sarebbe motivo.

Per il computer, fisso o portatile, come sempre il consiglio è quello di effettuare una pausa di quindici minuti ogni due ore di utilizzo oltre che di posizionarsi a una distanza di sicurezza dalle parti sensibili come monitor e alimentatore. Nel caso dell’uso di un portatile, meglio non trascorrere troppo tempo con il dispositivo in grembo o a diretto contatto con il corpo.

Come sempre, il buon senso è l’arma migliore, al netto della realtà dei fatti ossia che anche non rispettando queste precauzioni non si corrono grossi rischi.