Dopo aver riportato l’attenzione sui PC da gaming “economici” con il nostro articolo dedicato a come assemblare una build da 800 euro per giocare a bene a 1080P, torniamo sull’argomento accettando quella che possiamo definire una sorta di sfida (almeno guardando ai prezzi attuali), ovvero cercare di mettere in piedi un sistema desktop da gaming con un budget ancora più limitato, ossia 500 euro. Creare da zero una piattaforma PC-desktop per giocare con soli 500 euro è a oggi quasi un’impresa, o meglio, è ampiamente possibile, ma guardando ai costi delle schede grafiche di ultima/penultima generazione e ai requisiti dei giochi più recenti, dobbiamo subito essere coscienti che non potremo mirare in alto, andando incontro a più di un compromesso.
In questi casi, ma più in generale quando abbiamo un budget di spesa limitato, non è una cattiva idea guardare al mercato dell’usato, se non per tutti i componenti, almeno per quelli che impattano di più sui costi, ossia blocco processore/motherboard e scheda grafica. Come discusso nella precedente guida, questo approccio però ci potrebbe esporre a problemi di affidabilità o di altra natura (a meno di un vero affare da venditore fidato), motivo che nel nostro caso ci spinge a continuare sulla strada del “nuovo”; sarà una scelta dell’utente decidere quale opzione scegliere, usato, nuovo o un mix di questi due in base alle proprie esigenze e disponibilità.
Venendo alla genesi della nostra build gaming da 500 euro invece, vogliamo subito fugare qualsiasi altro dubbio, soprattutto in merito alla convenienza nel valutare un PC gaming di questa fascia di prezzo piuttosto che una console. Senza troppi giri di parole, risulta evidente che se cercate una soluzione solo per giocare, l’opzione console, che sia una PS5 che una Xbox poco importa, può essere ovviamente considerata; al contrario, chi cerca un PC lo fa anche perché necessita di una macchina che svolga anche altri compiti, quindi la questione è molto semplice e taglia qualsiasi possibilità per dispositivi ludici di altro tipo.
Indice:
Scheda video – Powercolor AXRX 6600 8 GB Fighter
Come discusso nella nostra guida dedicata, la scheda video è quel componente che più di tutti va a incidere sul costo totale di una build gaming e, più in generale, su tutte le tipologie di sistema con GPU dedicata. Detto questo, le alternative in questa fascia di prezzo non sono moltissime, in particolare se miriamo a giocare qualche titolo di ultima generazione a dettagli medio/alti. Puntando quindi al minimo per avere un’esperienza utente soddisfacente, per giocare a 1080P (anche su monitor Full-HD con refresh rate sopra i 75 Hz) la migliore scelta attualmente è secondo noi l’AMD Radeon RX 6600 8 GB, mantenendo sostanzialmente il livello di prestazioni grafiche non troppo lontano dalla nostra build da 800 euro. La variante custom PowerColor AXRX 6600 8 GB è quello che può fare al caso nostro, costa poco più di 200 euro e permette di giocare molti titoli a 1080P con dettagli alti a un buon frame-rate, mentre ottimizzando ulteriormente le impostazioni dei dettagli in game su medio-alto o medio potremo sfruttare anche qualche monitor a 1440P o, in alternativa, puntare a un buon monitor FHD con frequenza di aggiornamento a 120/144 Hz.
Parlando invece nel dettaglio della PowerColor AXRX 6600 8 GB, si tratta di una custom niente male, inserita nella serie Fighter dell’azienda che si distingue per una buona qualità costruttiva e un ottimo sistema di dissipazione a doppia ventola con tre heat-pipe in rame Direct-Touch e ventole che supportano la modalità Mute (ovvero semipassiva). Basata su architettura AMD RDNA2, la GPU della Radeon RX 6600 8 GB è dotata di 1.792 Stream Processor e abbinata a memorie di tipo GDDR6 (8 GB) su bus a 128 bit; la GPU ha una frequenza base di 2.044 MHz in game che arriva a 2.491 MHz in modalità OC Boost, la VRAM invece ha una velocità di 14 Gbps, il tutto per TBP di 132 watt e un connettore di alimentazione ausiliario PCI-E 8pin. La Radeon RX 6600 8 GB supporta ovviamente le tecnologie proprietarie targate AMD, FSR incluso, mentre non dimentichiamo le quattro uscite video con tre Display Port 1.4 e una HDMI 2.1. Insomma ha tutto quello che serve per giocare bene spendendo poco, ribadiamo senza troppe pretese; supporta anche il ray-tracing ma non è il suo forte, soprattutto se non abilitiamo l’FSR.
MSI Katana 17 B13VGK-1022IT,
17,3'' FHD 144Hz, i7-13620H, Nvidia RTX 4070, 8GB/1TB
Processore Intel Core i3-10100F
Scelta la scheda video siamo scesi di circa 200 euro dal nostro budget iniziale, passiamo quindi al processore che, per abbattere i costi, sarà meno potente e in questo caso un quad-core, parliamo dell’Intel Core i3-10100F “Comet Lake”, ossia un chip della famiglia Core 10a gen. Basato su socket LGA 1200, il Core i3-10100F è dotato di 4 core e 8 thread logici grazie alla tecnologia Hyper-Threading, supporta memorie RAM DDR4 e integra 6 MB di Intel Smart Cache; la frequenza Boost di questa CPU arriva a 4,3 GHz rimanendo in un TDP (Thermal Design Power) di 65 watt.
Altre caratteristiche di rilievo da segnalare sono: l’assenza del chip grafico integrato (da qui il suffisso F), il supporto per tecnologie come Intel Turbo Boost 2.0 e Intel Optane, chiudendo con un reparto I/O che garantisce compatibilità con lo standard PCI-E 3.0 (16 piste). Riguardo il dissipatore, vista la natura del Core i3 preso in esame con TDP di soli 65 watt, rimaniamo con la soluzione stock Intel che non dovrebbe crearci particolari problemi, permettendoci tra l’altro di risparmiare ulteriormente.
Scheda Madre – Gigabyte H510M V2
Visto il nostro budget, il “taglio” va fatto su tutte le componenti, cercando comunque di optare sempre per brand affidabili o comunque prodotti conosciuti. Visto che la nostra build non ha particolari pretese per estetica (in parte diciamo) o eventuali overclock, sistemi di dissipazione custom o led RGB del caso, la scheda madre deve essere essenziale, economica ma comunque con un buon rapporto qualità/prezzo. In questa fascia di prezzo non è semplice scovare schede madri convenienti, inoltre i prodotti economici di qualche generazione fa (in realtà si tratta del socket precedente all’attuale LGA 1700 di Intel) sono difficili da reperire, senza contare che non vengono interessati da eventuali promozioni e offerte. Detto questo, il nostro intuito ci ha portati su una soluzione con chipset Intel H510, l’ideale per questa piattaforma che si concretizza nella Gigabyte H510M V2.
Questo modello targato Gigabyte ha tutto quello che ci serve in quanto a dotazione, offrendo tra l’altro un VRM a 4+2 fasi, un PCB di buona fattura, connettore EPS 8pin e una buona sezione di espansione. Per i meno ferrati in materia, ricordiamo che il chipset H510 è in realtà un H470 di precedente generazione appositamente rimarchiato; questa caratteristica permette di avere a disposizione un prodotto prestazionalmente di fascia più alta a un costo inferiore, spiegando la presenza di uno slot M.2 per SSD, LAN gigabit e connettori USB 3.2 gen 1 sia sul frontale che sul pannello posteriore. La Gigabyte H510M V2 offre poi due slot per memorie RAM DDR4 sino a 3.200 MT/s, uno slot PCI-E x16 dedicato alla scheda grafica, 6 porte SATA, audio HD con Noise Guard, output video e un totale di 10 porte USB di vario tipo; unica mancanza una scheda WiFi integrata, compensata se vogliamo dalla porta Gigabit LAN.
RAM DDR4 Lexar ed SSD Crucial
Passando alla memoria RAM non abbiamo bisogno di un kit DDR4 particolarmente costoso, puntiamo anche su una buona densità e per questo abbiamo scelto delle Lexar THOR DDR4 3200 MT/s da 16 GB in configurazione Dual-Channel, ossia 2x 8 GB. Questi moduli garantiscono velocità di trasferimento sino a 3.200 MT/s e oltre a supportare la tecnologia Intel XMP 2.0 sono caratterizzati da timing non troppo rilassati e impostati a CL 16-18-18-38, senza dimenticare il dissipatore in alluminio curato anche nell’estetica.
Vedi ultimo prezzo più basso per Lexar THOR DDR4 3200 MT/s 16 GB
Rimanendo in tema memoria, questa volta per l’archiviazione, siamo più o meno nella stessa situazione, anche se con l’SSD è più semplice pensare a un upgrade o utilizzare all’occorrenza un’unità esterna che già possediamo per i nostri giochi ad esempio. Visto il calo di prezzo dei drive M.2 PCI-E optiamo per un Crucial P3 da 500 GB, unità che si affida all’interfaccia PCI-E Gen 3.0 con prestazioni in lettura sequenziale che arrivano a 3.500 MB/s (1.900 MB/s in scrittura).
L’SSD Crucial è equipaggiato con memorie NAND targate Micron, ha una resisntenza in scrittura di 110 TBW ed è coperto da 5 anni di garanzia; anche le prestazioni in lettura/scrittura casuale non sono male (350.000/460.000 IOPS), senza dimenticare il dissipatore di calore che permette di smaltire il calore di controller e memorie.
Vedi ultimo prezzo più basso del Crucial P3 500 GB
Alimentatore Silverstone e Case Mars Gaming
Veniamo agli ultimi due componenti, l’alimentatore e il case, anche questi scelti con più cura rispetto al solito visto che dobbiamo contenere la spesa ma non possiamo rinunciare del tutto alla qualità, almeno della PSU. In realtà siamo stati abbastanza fortunati con l’alimentatore perché con circa 40 euro ci portiamo a casa un SilverStone SST-ST50F-ES230, unità da 500 watt di buona qualità e decisamente affidabile. Questo modello, che abbiamo personalmente adoperato, non ha il design modulare ma è quantomeno certificato 80Plus, supportando i vari standard di sicurezza e garantisce doppio connettore PCI-E 8pin oltre a un design a singola linea +12V (38A).
Col case abbiamo dovuto cedere del tutto al budget ristretto e tra tanti case economici abbiamo scovato un Mars Gaming MC-1000. Si tratta di uno chassis mid-tower senza alcuna pretesa (si potrebbe cambiare con uno di pari fascia), che supporta schede madri micro-ATX (buono quindi per la nostra Gigabyte) e che comunque non rinuncia del tutto all’estetica grazie al pannello frontale con design metal-mesh e pannello finestrato. A bordo è presente anche una ventola da 120 millimetri in estrazione, oltre a un pannello con audio HD e due porte USB di cui una USB 3.0 5 Gbps.
Costo totale e considerazioni finali
La spesa totale per la nostra build gaming da 500 euro è stata come di consueto conservativa; la configurazione che abbiamo messo in piedi ha un costo finale di 493,15 euro, ma prima di cercare di “reinvestire” la somma rimanente (magari in un altro SSD PCI-E o kit RAM) bisogna dire che abbiamo trovato un’ottima offerta per il Core i3-10100F, un processore che di solito costa 80-85 euro ma attualmente si trova su Amazon a 69,90 euro. Per un quad-core con supporto Hyper-Threading e frequenza boost a 4,3 GHz il prezzo è buono, le prestazioni della Radeon RX 6600 di PowerColor non dovrebbero essere troppo sacrificate, permettendo comunque di giocare diversi titoli a risoluzione 1080P con un buon livello di dettaglio.
Possiamo dire senza problemi che la sfida è stata vinta anche se, ribadiamo, un budget così limitato ci mette di fronte a diversi compromessi, se non qualitativi (dipende) quantomeno prestazionali. In realtà l’unico reparto che si potrebbe/dovrebbe migliorare è lo storage; se si guarda ai PC preassemblati in vendita oggi (nel 2023) 500 GB di archiviazione possono sembrare pochi, lo sono in effetti per applicativi come i giochi, ma in questi casi si può rimediare anche con un drive esterno che a oggi molti di noi già possiedono. Inserire nella configurazione un SSD da 1 TB, come ad esempio il Crucial P3 da 1 TB, ci avrebbe fatto sforare di circa 15-20 euro, che non sono tanti ma sono comunque fuori budget; c’è da dire però che componenti come SSD e RAM sono spesso interessati da forti sconti e promozioni, motivo per cui vi consigliamo di iscrivervi al nostro canale Telegram delle offerte: ecco il link diretto.
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