Torniamo col nostro appuntamento sulle build gaming in vista del Black Friday 2023, probabilmente il periodo migliore dell’anno per mettere su un sistema da gioco senza sacrificare troppo il portafogli. Dopo i nostri consigli su come assemblare una build da 800 euro e poi con soli 500 euro, oggi miriamo a realizzare un PC per giocare con un budget di 1.000 euro, una cifra già più importante che permette di ridurre i compromessi o quantomeno di costruire un sistema con prestazioni e qualità leggermente migliori.
Detto questo, in tali scenari si dovrebbe cercare anche di costruire una piattaforma che non sia troppo “obsoleta”, un termine forse sopravvalutato oggi vista la velocità con cui viaggia il progresso tecnologico, ma comunque da tenere sempre in considerazione a meno di voler creare un PC che rimarrà sotto (o sopra) la nostra scrivania per qualche annetto. Al momento le opzioni che abbiamo considerato sono due, ossia gli ultimi due socket AMD e Intel (AM5 ed LGA 1700); AMD AM5 probabilmente ha un ciclo vitale superiore in quanto più recente rispetto a Intel LGA 1700, prossimo invece al pensionamento visto che Intel lo abbandonerà già dalla prossima generazione di CPU.
Questo però non significa che puntare su una soluzione Alder Lake Core 12a gen o Raptor Lake 13a gen sia una cattiva idea; la retrocompatibilità offerta da Intel con le ultime tre generazioni di processori gioca a favore dei prezzi, decisamente inferiori nella fascia media (medio-bassa o medio-alta fate voi) se pensiamo ad esempio alla controparte Ryzen 7000, molto valida comunque per prestazioni ed efficienza energetica. Tale ragionamento ci ha spinti nuovamente su una piattaforma Intel, se non altro perché come di consueto la prima componente che abbiamo preso in esame è la scheda grafica, ovvero quella che va a erodere la maggior parte del nostro budget di spesa.
Indice:
Scheda video – MSI GeForce RTX 4060 VENTUS 2X BLACK 8G OC
Nelle precedenti guide ci siamo subito soffermati sulla scheda grafica, fondamentale per una build gaming non solo dal punto di vista dell’esperienza utente, ma anche per quanto riguarda l’impatto sul costo finale del nostro PC. Se fino a 800 euro ci siamo fermati su una “essenziale” AMD Radeon RX 6600, questa volta dobbiamo alzare il tiro, o quantomeno provarci. Guardando a cosa offre il mercato, l’unica opzione degna di nota per dimensionare la nostra build sui 1.000 euro attualmente è la NVIDIA GeForce RTX 4060 8 GB (Recensione).
Nel dettaglio abbiamo scelto la MSI GeForce RTX 4060 VENTUS 2X BLACK 8G OC, modello che attualmente “fluttua” tra i 330-340 euro; costruire una piattaforma con la cifra rimanente sembra di primo acchito fattibile, sempre cercando di mirare a prestazioni e soprattutto alla qualità. Questa versione custom targata MSI è tra le più economiche e a basso profilo, pur garantendo un dissipatore a doppia ventola TORX 4.0, modalità semipassiva Zero Frozr e un leggero overclock di fabbrica. La NVIDIA GeForce RTX 4060 8 GB è la soluzione “entry-level” della serie RTX 40 Ada Lovelace, ottima per giocare in Full-HD a dettagli alti con ray-tracing e valida anche per qualche titolo in QHD (senza troppe pretese) soprattutto grazie al supporto DLSS di NVIDIA.
Motorola edge 50 neo
8/256GB, 50+13+10MP, Display 6.36'' pOLED 120Hz, IP68, batteria 4310mAh, ricarica 68W, Android 14, ricarica wireless, eSIM
Processore – Intel Core i5-13400F
Per la CPU ci serviva qualcosa di performante in gaming al miglior prezzo possibile. La scelta è ricaduta sull’Intel Core i5-13400F che rimarrà validissimo anche quando l’azienda annuncerà i nuovi modelli Core 14a gen Raptor Lake Refresh da 65 watt al CES di Las Vegas di gennaio. Questo processore offre 10 core, con 6 P-Core e 4 E-Core, garantendo una frequenza Boost di 4,6 GHz e una piattaforma con supporto DDR5 e PCI-E Gen 5.0. Il Maximum Turbo Power (MTP) è dichiarato in 148 watt, permettendoci di non esagerare con il consumo complessivo della build che tra l’altro sarà raffreddata ad aria.
Dissipatore Thermalright Peerless Assassin 120
Il Core i5 che abbiamo scelto sarà raffreddato da un Thermalright Peerless Assassin 120, dissipatore a doppia torre molto generoso in dimensioni che terrà sicuramente a bada il chip Intel. La presenza di due ventole ci permetterà di gestire il sistema con regimi rotativo molto contenuti, aiutati anche da un’elevata capacità dissipante della base in rame nichelato e le 6 heatpipe sempre in rame che attraversano il generoso corpo di alette. Nella fascia 30-40 euro questo Thermalright è probabilmente una delle migliori opzioni.
Scheda Madre – ASUS TUF Gaming B660M-PLUS WiFi
Per scegliere la scheda madre ci siamo serviti dell’ottima retrocompatibilità dei processori Raptor Lake LGA 1700, caratteristica che ci ha portato a scegliere una ASUS TUF Gaming B660M-PLUS WiFi. La scheda ASUS è posizionata nella fascia media, soprattutto perché si tratta di una soluzione con supporto DDR5 che, inevitabilmente, fa lievitare i costi. Allo stesso tempo, abbiamo a disposizione una scheda valida sotto il profilo qualitativo che garantisce anche supporto PCI-E 5.0, DDR5 6.000 MT/s e una buona capacità di espansione con doppio slot M.2 PCIe 4.0 (dissipati), Wi-Fi 6E, LAN Realtek 2.5Gb, USB 3.2 Gen 2×2 Type-C Aura Sync e AI Noise Cancelation a due vie.
RAM DDR5 Kingston ed SSD Lexar
Passando alla memoria RAM DDR5, abbiamo optato per un kit Dual-Channel da 16 GB, nel dettaglio le Kingston FURY Beast DDR5 5600 caratterizzate da un dissipatore molto valido e ovviamente supporto Intel XMP 3.0. I moduli Kingston hanno una velocità di trasferimento dati di 5.600 MT/s con CAS Latency CL 40 e, almeno dalle nostre prove, sono molto valide sotto il profilo dell’overclocking; la capacità di 16 GB ci permetterà di gestire molti giochi e applicazioni, dandoci un certo margine anche in applicativi diversi dal gaming.
Rimanendo in tema memoria, questa volta per l’archiviazione, non potevamo scendere sotto quota 1 TB per l’SSD di sistema; certo si potrebbe abbinare un secondo drive per i dati, ma in questo caso lasciamo spazio all’utente che, molto spesso, utilizza già un drive esterno quantomeno per i giochi (non è una regola intendiamoci). Abbiamo optato per un veloce Lexar NQ790 1 TB PCIe 4.0, unità ad alte prestazioni che garantisce velocità di trasferimento sequenziali sino a 7.000 MT/s. L’SSD Lexar, compatibile anche con console come la PS5, è dotato di dissipatore di serie e prevede una cache SLC dinamica per ottimizzare le prestazioni.
Alimentatore Be QUIET e Case Cooler Master
Veniamo agli ultimi due componenti, l’alimentatore e il case, anche questi scelti con un criterio leggermente diverso rispetto al solito visto che il budget ce lo consente. Il nostro alimentatore sarà un BE QUIET! SYSTEM POWER, unità da 600 watt di buona qualità con design semi-modulare che ci permette di fare anche un cablaggio decente e comunque esteticamente più gradevole. Questa PSU probabilmente non è un top di gamma, ma vista la configurazione da gestire risulta anche sovradimensionato; tra le caratteristiche da segnalare, oltre ai cavi modulari (escluso il 24pin e il connettore EPS 12V), c’è anche la certificazione 80Plus Bronze e una ventola PWM da 120 millimetri.
Chiudiamo la nostra build con una case Cooler Master MasterBox Lite 3.1, uno chassis che supporta schede madri micro-ATX e mini-ITX caratterizzato da un buon rapporto qualità prezzo. La soluzione Cooler Master, che in questa fascia di prezzo si distingue solitamente per la qualità non troppo sacrificata, offre un pannello finestrato e in generale un design gradevole che, come già detto in passato, risulta sempre un aspetto molto soggettivo.
In linea di massima, il case, a meno di acquistare prodotti scadenti o mal progettati, non va a inficiare la nostra esperienza utente più di tanto, a meno che non si pensi a particolari upgrade della GPU o del sistema di dissipazione che, a quel punto, “spostano” la fascia di prezzo della build. Il Cooler Master MasterBox Lite 3.1 non avrà alcun problema di sorta a supportare la nostra scheda madre o il dissipatore, offrendo tra l’altro una porta USB 3.0 sul frontale e spazio a sufficienza per un eventuale radiatore a tripla ventola.
Costo totale e considerazioni finali
La spesa totale per la nostra build gaming da 1.000 euro ha sforato leggermente il budget di spesa, toccando quota 1.059,55 euro, ma in questa occasione possiamo dire senza particolari compromessi. La configurazione che abbiamo messo in piedi risulta molto equilibrata e soprattutto valida per giocare senza problemi titoli di ultima generazione a 1080P a dettagli alti, compreso il ray-tracing se abilitiamo il DLSS di NVIDIA (dove compatibile). Come anticipato sopra, la NVIDIA GeForce RTX 4060 8 GB può dare anche qualche soddisfazione a 1440P, soprattutto negli e-Sports, ma anche in altri titoli più impegnativi se rinunciamo a qualche dettaglio e ci facciamo “aiutare” dalla tecnologia di supersampling targata NVIDIA.
In vista del Black Friday i prezzi di questi prodotti dovrebbero ulteriormente scendere, permettendoci sicuramente di abbattere il muro dei 1.000 euro, con ulteriori opzioni di scelta per componenti come alimentatore e case. Per questo motivo vi invitiamo a iscrivervi al nostro canale Telegram delle offerte prezzi.tech (link diretto) e a quello WhatApp (link diretto) per essere sempre aggiornati sui prezzi migliori.
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